53. Harry Styles

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Los Angeles, Stati Uniti

Harry Styles' pov

Delle urla mi svegliano di colpo.

«Vaffanculo Kendall! Sparisci!» grido con la rabbia che mi fa ribollire le vene.

La ragazza apre la porta e con la coda dell'occhio la vedo con un completino striminzito da scout e una pistola giocattolo in mano.
«In pieeediiii!»

Prima che io possa realizzare lei inizia a spararmi delle mini palline di plastica con la sua stupida pistola.
Inizia a beccarmi sulle gambe e sul petto.
Io prendo ad urlare e cercare di evitare quei piccoli aggeggini che arrivano ad una velocità assurda a contatto con il mio corpo lasciandomi cerchi rossi sulla pelle.

«Tu sei pazza!!» urlo e scappo per la stanza per evitare di essere colpito.
Kendall però ha una mira infallibile e mi becca sempre, mentre non la smette di ridere.

All'improvviso qualcuno apre la porta. «Harry perch- CHE STAI FACENDO KENDALL?»

«Ben fermala ti prego!» urlo disperato mentre un'ennesima pallina gialla mi colpisce i gioielli di famiglia.

Lo scozzese la prende da dietro e le blocca le mani facendole cadere quella pistola.
Io la raccolgo rapidamente mentre Kendall si dimena e ride.
«Stavo scherzando dai!» si giustifica la modella.

Io la guardo.

«Harry caro, perché mi guardi così? Ti piace il mio completino selvaggio?» chiede con fare provocante.

Io scuoto la testa e sollevo la pistola giocattolo.
Kendall sgrana gli occhi. «No... no no, non lo farai... Harry...»

Non aspetto altro e inizio a spararle addosso queste palline.

Lei urla e cerca di ripararsi invano, impedita dalla stretta di Ben.

Le palline finiscono poco dopo, ma appena in tempo per aver ridotto la faccia di Kendall ad uno stato orribile.

Lascio cadere la pistola e scoppio a ridere. Ben la lascia andare e si unisce a ridere con me quando vede la sua faccia e la sua scollatura piene di macchie rosse.

Kendall dolorante si guarda allo specchio.

«Oh no! Guarda come sono conciata! Ti odio Styles! Ti odio!» sbraita e va via.

Batto il cinque a Ben e ridiamo ancora insieme.

«Quella è davvero fuori di testa» sentenzia il ragazzo.

«Già. Alice non ha ancora risposto?» gli chiedo speranzoso.

«Ehm... aspetta che guardo» e dà un'occhiata al suo telefono «uhm...no, non ancora. Ha solo visualizzato. Ora da loro sarà sera, aspettiamo quando è sera da noi, perché magari lei sarà già sveglia.» mi propone.

Annuisco sconsolato e vado a prepararmi un bagno caldo.
«Se sai qualcosa da Simon dimmelo, per favore. E se vedi Niall digli che gli devo parlare» chiedo a Ben prima di chiudermi in bagno.

Lui annuisce.
Posso fidarmi di questo ragazzo.
Non è stato lui a spifferare tutto a Simon e me l'ha dimostrato con il fatto che abbia fatto in modo di avere una copia della mia SIM da usare sul suo telefono, in modo tale da poter stare in contatto con Alice. Certo, sarà sempre attraverso il suo, ma per ora è così.

Behind a screen HSWhere stories live. Discover now