20. Bugie

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Un'ora dopo

In volo...

Alice's pov

L'aereo sta per atterrare e io sono troppo in ansia. Non ho chiuso occhio per niente durante il viaggio come avevo programmato per la troppa agitazione.

La mia avventura inizierà quando poggerò i piedi a terra.

C'è una bambina fastidiosa che continua a piangere e ha collaborato a non farmi riposare.

Grazie bambina.

Amo i bambini, ma quelli che piangono per niente non li sopporto.

Continuo ad ascoltare la musica finché una voce avverte che l'aereo sta per atterrare.

Il mio cuore inizia a battere sempre più forte.

Iniziamo a scendere e percepisco il momento in cui l'aereo tocca terra.

Una volta fermo, tutti si alzano e prendono il proprio bagaglio.

Ci siamo, sto per scendere.

I miei piedi toccano terra e provo una sensazione strana.

Sto facendo la cosa giusta?

Non è questo il momento di pensare Sofia, ormai è fatta.

Mentre cammino in direzione dell'uscita dell'aeroporto faccio dei profondi respiri e mi guardo attorno.

Sono a qualche centinaio di chilometri da casa ma mi sembra di essere in un altro continente, tipo in America.

Appena sono fuori tra i tanti pullman parcheggiati vedo il mio riconoscendolo per la scritta su di esso.

Lo raggiungo in fretta e attiro l'attenzione dell'autista che è alla sua postazione a leggere il giornale.

«Scusi, questo porta a Helensburgh?» chiedo cortesemente.

«Certo signorina.» mi risponde con un sorriso.

«Ah perfetto! Devo pagare a lei?»

«Si! Le sistemo la valigia nel bagagliaio intanto?» chiede posando il giornale e alzandosi.

«Sarebbe davvero gentile da parte sua.» dico sorridendo per la dolcezza del signore.

Lui scende dal pullman, solleva la mia valigia e la mette nel bagagliaio del pullman, insieme ad altri due o tre bagagli.

Entrambi saliamo e io pago il biglietto all'uomo che poi mi augura buon viaggio.

Partiremo tra 15 minuti.

Io ovviamente salgo al piano di sopra perché chi non adora andare di sopra in un pullman a due piani?

C'è già un po' di gente qua e là seduta ma è talmente grande che non ci faccio tanto caso.

Per fortuna il posto più bello è libero, quello al piano di sopra in prima fila, dove c'è il vetro che ti fa vedere la strada davanti a te.

Behind a screen HSWhere stories live. Discover now