44. Open your eyes

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«Benjamin sei tu allora!» Anna barcolla confusa mentre mi guarda con quegli occhi verdi spalancati.

«Sì ma c'è una spiegazione per tutto!» inizio a tremare come una foglia e non so più cosa dire o cosa fare.
Mi hanno scoperto, tanto vale arrendersi e scappare prima che Alice si svegli e mi colga sul fatto.

«Come hai potuto fare questo alla mia bambina?!» la donna bionda mi si avvicina con uno sguardo assassino.

«N-Non l'ho fatto di proposito ma giuro che uscirò dalla sua vita!» dico con un nodo in gola.

«Ti conviene! Quando si sveglia le dico tutto così saprà che razza di cantanti segue!» sbraita Anna che non mi sembra così tanto dolce e innocente come a quella sfilata di Parigi.

«La prego signora, non le dica niente! Io sparirò ma non le rovini questo bel sogno.» la prego e sento i miei occhi farsi lucidi.

La donna mi guarda ancora più male. «Te lo scordi! Io... Io...»

Non fa in tempo a parlare che sviene e picchia la testa a terra.
«Signora!!» urlo e mi accascio a terra.
È svenuta.

Chiamo il suo nome ma non mi risponde e quando sento arrivare delle persone la appoggio delicatamente a terra e mi rimetto il giubbotto per evitare che altri mi riconoscano.

«Che è successo?!» mi chiede un medico che arriva qualche istante dopo.

«È svenuta all'improvviso!» urlo con l'ansia che invade ogni centimetro del mio corpo.

Medici e infermieri si danno subito da fare per soccorrerla e lasciano di nuovo me e Alice da soli.

La guardo, le prendo la mano e gliela bacio trasmettendole tutto l'amore che ho in corpo bagnandogliela anche un po' di lacrime.

«Non è un addio questo, amore mio, te lo giuro. O non mi chiamo Harry Edward Styles. E fidati che mi chiamo proprio così.» le lascio un altro bacio a stampo su quel suo palmo liscio color latte e, in lacrime, le do le spalle, apro la porta e la chiudo dietro di me, per poi correre via da quel posto senza destare sospetti.

Alice's pov

Apro lentamente gli occhi e nonostante sia tutto offuscato vedo una figura vestita di nero uscire dalla stanza in cui mi trovo.

Metto a fuoco e la vedo andare via attraverso la porta di vetro.

Chi era? Ma soprattutto, dove sono?

Cerco di mettermi seduta ma sento un dolore non tanto forte ma neanche lieve sulla nuca che mi costringe a rimanere sdraiata.

Faccio una smorfia di dolore e cerco di mettere insieme le poche cose che ricordo: ho in mente quella donna che mi ha rapito e poi quella coperta viola sotto la quale c'era quell'uomo misterioso.
Poi non ricordo cosa sia successo, né che fine abbiano fatto i due.

D'un tratto la porta si apre e sento una voce emettere un suono di sorpresa.
«Alice! Sei sveglia! Guardate ragazzi!» una voce squillante irrompe nella stanza silenziosa.

Vedo tre figure avvicinarsi, una delle quali ha lunghi capelli biondi. Metto a fuoco e riconosco due di loro.

«Ciao Sophia!» dico accennando un sorriso.

«Dio, quanto ci hai fatto preoccupare... è da più di una settimana che sei scomparsa Ali...» dice la mia amica asciugandosi le lacrime.

«Come ti senti?» mi chiede Tommaso.

«Bene, credo.» borbotto.

«Ma non c'è il tuo ragazzo? Era qui con te!» dice Sophia guardandosi attorno.

A quelle parole il mio cervello va in tilt. «COSA? Benjamin era qui?!» urlo incredula.

«Eh sì! Non si è presentato ma ha detto di essere il tuo ragazzo...» mi spiega la bionda.

Mi perdo un po' nei miei pensieri.
Come faceva a sapere dove fossi? Magari qualcuno l'ha avvertito. Ma chi?
Scuoto la testa per eliminare tutte quelle domande e guardo i miei amici.
«Sophie, per favore, dimmi com'era lui...»

Mi guarda stranita ma inizia a parlare. «Non l'abbiamo visto in faccia, si copriva il volto. Era tutto vestito di nero con un giubbotto di una bella marca e stivaletti grigio scuro abbastanza imbarazzanti. Poi era molto alto e... aveva una voce profonda con un bellissimo accento inglese. Ma scusa, perché vuoi saperlo? Non l'hai mai visto?»

Ignoro la sua domanda e fisso il vuoto per mettere insieme quelle poche informazioni al fine di immaginarmelo.
Dev'essere così bello...
Ma perché mai si copre il volto?
Forse ha paura che troppe ragazze potrebbero innamorarsi di lui nel vederlo.

Scuoto la testa e guardo Sophia. «Ti sbagli, lui ha l'accento scozzese.» sentenzio.

«No no Ali fidati, il suo era un perfetto accento inglese, britannico del Cheshire precisamente.» dice con fare intellettuale.

Io la guardo confusa. «Ti dico che è impossibile, Benjamin è scozzese.»

«Alice, sono laureata in lingua e letteratura inglese con specializzazione in dialettistica. Non ho dubbi.» mi spegne.

«Alice, io non sono laureato in questo campo ma essendo diplomato anch'io in lingue straniere ti assicuro che quello era un accento inglese, non scozzese.» aggiunge Tommaso appoggiando le mani sulle spalle della sua bella.

Guardo nel vuoto di nuovo. O sono confusa io e non sto capendo niente oppure questi due sono proprio fuori strada. Anche se credo di stare per impazzire io.

«Comunque» cambio argomento «che ci faccio qui?»

«Hai avuto un incidente e ti ha portato qui questo Benjamin e Manuel, il fratello di Tommy. Non sappiamo nient'altro.» mi spiega la mia amica.

Porto la mano alla testa perché le troppe informazioni me la stanno facendo esplodere.
Noto che il dorso della mia mano è leggermente bagnato, così la porto alle labbra.
«Ma queste sono lacrime.» dico tra me e me.

Qualche ora dopo

«Ah Alice! Sei già in piedi? Come ti senti?» dice un infermiera quando entra nella mia stanza.

«Eh sì, sto bene grazie. Posso vedere mia mamma ora? Come sta? Sai dopo il mancamento che ha avuto. Me l'ha detto il dottore.»

«Sta bene, ha solo preso una bella botta in testa ma niente di grave. Se te la senti ti posso portare da lei.» mi propone con fare molto gentile.

«Volentieri.»

Mi prende a braccetto e insieme raggiungiamo la stanza dove si trova mia mamma, semi sdraiata che beve un po' d'acqua.

«Mamma!» esclamo appena la vedo.

«Alice, tesoro mio, che bello vedere che stai bene!» dice appoggiando subito il bicchiere vuoto sul tavolino accanto a lei.

L'infermiera ci lascia sole e io mi avvicino alla mia bionda mamma per stringerla forte.
Lei mi prende le mani e mi guarda con quegli occhi verdi tanto simili ai miei con uno sguardo preoccupato.

«Sunny, devo dirti una cosa molto importante.»

Il mio cuore inizia a battere forte prevedendo nulla di buono.

Spazio autrice

Ciao ragazze!
Scusate se ho fatto un capitolo abbastanza mini ma volevo finire così per lasciare un po' di suspense. 😍😏

Fate tanti commenti su cosa ne pensate del casino che sta combinando Harry. 🤔😂

Al prossimo capito
All the love. A

Behind a screen HSDär berättelser lever. Upptäck nu