13. Bidoni e lattine

89 10 375
                                    

AAAAAISH! Maledetto, maledetto, maledetto! Ho bisogno di tirare qualcosa!❞ borbotto fra me e me, scalciando la prima lattina a terra che mi capita fra i piedi, in preda ad un enorme nervosismo.

Ascoltami, Oh Ji An. D'ora in avanti devi lasciar perdere tutti quelli lì e concentrarti solo su di me, chiaro?

Le misteriose parole di Kyungcoso, pronunciate da lui qualche ora fa, mi rimbombano nella testa da prima.

Ma che cos'è, un vecchio che ha bisogno della badante che gli cambi il pannolone ogni mezz'ora?! Si è del tutto rincitrullito!

E menomale che sono riuscita per grazia di Joshua ad evitare ulteriori sue frasi maligne con l'arrivo in pompa magna del manager Kim, che ha parcheggiato l'auto di fianco alla decappottabile ed è sceso a salutarci. Fortunatamente anche lui si è rivelato utile in qualche modo.

E tutto il resto, beh... tutto il resto è storia.

Sono appena uscita dalla LOEN, e dire che firmare quel foglio è stata una tragedia è dire poco.

Insomma, per quei lunghi due secondi che mi sono sembrate ore, con la penna in mano e il foglio sul tavolo solamente in attesa di essere firmato, avevo davanti a me il manager Kim che mi guardava coi suoi soliti occhi da maniaco, a sinistra Kyungcoso col fiato sul collo e tutt'intorno a me gli altri membri del gruppo, chi deluso, chi emozionato - Jaeho continuava a farmi il terzo grado su Eun Chan per chissà quale oscuro motivo - e chi completamente indifferente alla cosa.

Aish! Dannato Kyungcoso, gli spaccherei quella dannata macchina a calci, qui e ora!

E per giunta devo sorbirmi nuovamente la sua presenza anche domani, nonostante sia sabato, quando avrei potuto benissimo dormire fino a tardi e cazzeggiare tutto il giorno! Doppio aish!

Insomma, poi sono passati solo pochi giorni ma mi sembra di conoscerlo da secoli, e uscire di qui è stata una liberazione!

Grrrrr... ho proprio bisogno di un Chunji come antistress per sfogarmi, quasi quasi lo vado a cercare al bar di prima.

E poi Bogum... Park Bogum. Razza di cugino smidollato!

Dove diamine si sarà cacciato, adesso? Starà forse forzando la porta del mio appartamento a mia insaputa?

Non faccio in tempo nemmeno a contemplare altre alternative, che sento il cellulare squillare ripetitivamente.

Pronto?❞ rispondo svogliata, senza nemmeno guardare di chi si tratta.

Ji An-ah!❞ sento esclamare con sorpresa dall'altro capo.

Ecco, ti pareva. Parli del diavolo...

Che vuoi?!❞ reagisco, continuando a camminare, forse con una faccia un po' troppo arrabbiata per i miei stessi gusti.

I tuoi amichetti simpatici se ne sono andati tutti via, lasciandomi qui da solo...

Oh no, eccolo che ricomincia con la solfa...

Chissà perché!❞ dico acida, gesticolando a caso e attirandomi alcuni sguardi perplessi della gente nei dintorni.

Models ➲ History/Teen TopDove le storie prendono vita. Scoprilo ora