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12. Incontri indesiderati

Fortunatamente il semaforo diventa verde prima che io possa dire o fare qualcosa, e, sentendo i clacson impazziti delle automobili dietro di noi, anche Kyungil è costretto a ricomporsi, allontanandosi da me.

Fiuuuu, c'è mancato poco a che delirassi per la troppa vicinanza.

Ma cosa credeva di fare, eh? Brutto maniaco...

Nei cinque minuti che seguono continuamo il viaggio in un silenzio stranamente imbarazzante, interrotto ogni tanto dalle sue risatine, che probabilmente sta cercando di nascondere senza successo sotto i baffi.

❝Siamo arrivati❞ sentenzia finalmente serio dopo qualche altro minuto, accostando la macchina del tutto selvaggiamente vicino al marciapiede.

Mi guardo intorno, perplessa.

❝E da quando in qua sarebbe questa la LOEN? Io vedo solo un parco❞ chiedo basita, alternando lo sguardo fra lui e il paesaggio verde tutto intorno a me.

❝Ssshhh, ora capirai❞ mi fa lui in tutta risposta, uscendo velocissimamente dall'auto e sbattendo la portiera con forza.

Capirò? Capirò cosa?!

Lo stronzo se ne resta lì, fra la strada e il marciapiede, con le braccia conserte ad aspettare che scenda anch'io.

Tsk, che gentleman, eh!

Una volta sbattuta a mia volta la portiera, lo guardo dal marciapiede mentre mi viene incontro, per poi afferrarmi con convinzione il polso e cominciare a camminare lungo il perimetro del parco.

❝Yah, lasci la macchina parcheggiata così alla selvaggia?❞ gli domando, sempre più incredula dei suoi atteggiamenti da menefreghista. Sì, insomma, pensavo che almeno alla sua auto ci avrebbe tenuto, ma a quanto pare...

Lui mi risponde facendo spallucce e proseguendo come se niente fosse, lasciandomi a dir poco interdetta.

❝Si può sapere dove diamine stiamo andando?! E poi lasciami il polso, mi fai male!❞ gli faccio presente, cominciando a dimenarmi con forza.

Tuttavia niente da fare, Kyungforzuto non demorde. E io che altro posso fare se non seguirlo, saltellando come una cavalletta per star dietro ai suoi passi?

Tutto ad un tratto, però, mi viene in mente un'idea che potrebbe lasciarmi campo libero per scappare. Ma sì, certo!

❝Ehm... senti, sai che ti sei scordato la mascherina? Ti stanno guardando tutti❞ gli dico a voce abbastanza alta perché possa sentirmi, ma purtroppo non sortisco l'effetto sperato.

❝Dove stiamo per arrivare adesso non mi servirà❞ mi risponde infatti lui, lasciandomi ancora con l'ennesimo dubbio.

Insomma, si può sapere che razza di intenzioni ha?! Dovremmo essere già alla LOEN per firmare quel diamine di contratto, e invece guarda un po' che giri del diavolo che mi fa fare, passeggiando - o meglio, saltellando - in un anonimo parco.

Il maniaco non si degna di dirmi altro, continuando a camminare imperterrito a passi di gigante, fino a che non arriviamo davanti ad un bar/ristorante con la visibile insegna Kimchi & friends, che onestamente non avevo mai notato prima.