Capitolo 11.

648 44 0
                                    

Scuola, si ricomincia.

-Buongiorno signorina, come hai passato questi giorni di sospensione? Hai riflettuto? Ti comporterai bene?

Mi chiese quella racchia della professoressa di italiano, quanto la odio.

-Sono stata benissimo e non ho pensato nemmeno un secondo a lei.

Risposi.

-Vuole andare a farsi un giro in presidenza?

E ma che palle.

-Oh andiamo, vado fuori! Tanto lo so che quest anno per colpa sua verrò bocciata un'altra volta.

E andai fuori.
Girando per i corridoi a quell'ora c'erano in giro solo i brutti ragazzi, ed io dovevo stare molto attenta, sarei potuta finire male.
Gira voce che una ragazza fece lo stesso e finì sverginata da uno di loro nel bagno.
Io volevo farlo con Diego.

-Ehi piccola, non ti si vede mai da queste parti, come mai adesso sei qui?

Mi domandò un ragazzo più basso di me, aveva sicuramente 16 anni.

-Di un po', tu quanti anni hai? Sei un po' bassino per essere preso sul serio.

Risposi, gli amici che si trovavano dietro di lui scoppiarono a ridere.
Ma che cazzo si ridono che al massimo si passano 14/16 anni l'uno.

-Ne ho 16 e mezzo! E tu stai attenta a come mi tratti perché finiresti molto male! Sai com'è...io svergino le ragazze.

Oh ma dategli una medaglia, complimenti.
Era un bel ragazzo, brufoli a parte.

-Oh ma bravo! Senti coso, ho quasi 19 anni, stammi lontano altrimenti con le idee che hai in testa finirei io quella che verrà accusata di stupro.

Che ridicolo.
Non disse nulla e se ne andò, io feci altrettanto e chiamai Diego.

-Buongiorno amore.

-Oh sy, buongiorno. Sei a scuola?

-Si, sono in giro nei corridoi a smerdare i fighi di 16 anni.

-Oh, divertente.

-Tu che fai?

-Nulla sono nel letto, mi sono appena svegliato.

-Ti ho svegliato io scommetto.

-Si, ma non fa nulla, hai fatto bene a chiamarmi.

-Ho 2 ore con quella di italiano e non so che fare per tutto quel tempo, mi sto annoiando tantissimo.

-Perché non entri in classe?

-Mi ha sbattuta fuori, ceh, voleva mandarmi dalla preside ma era meglio che stessi lontana da lei e basta.

-Che hai combinato?

-Mi ha chiesto se in questi giorni avevo riflettuto sulle mie azioni nei suoi confronti e le ho semplicemente risposto di no.

-A modo tuo?

-Certo.

-Oh sy, lascia la scuola.
Nemmeno a 30 anni la finirai di questo passo...

-Hai ragione.
Vado a prendere le mie cose e vado via.

-Vuoi che ti venga a prendere?

-No tranquillo, devo andare a casa. Spiegherò a mia mamma la situazione.

-Come vuoi tu.

-A dopo.

-Ciao amore.

Fine chiamata.
Diego aveva proprio ragione, di questo passo non avrei mai ottenuto il diploma.
Entrai in classe per prendere le mie cose.

-Che fa?

-Lascio la scuola, no? Sono stanca di lei, magari quando morirà la andrò a trovare solo per ballare sulla sua tomba.

Dico per poi andarmene.

-Sy, va bene che hai lasciato la scuola, me lo sarei aspettata...ma io l'educazione te l'ho insegnata.

Mia mamma proprio non capiva, se fosse stata nei miei panni avrebbe fatto la stessa cosa.

-Si, mamma. Ma non posso tornare indietro.
Adesso devo lavorare.

Dissi.
Lei rimase un attimo a pensare.

-Se vuoi puoi iniziare a lavorare nella mia azienda di moda.

Disse.
Mia mamma era una stilista, ed io ero brava a cucire quindi avrei creato molte sue bozze.
Dissi di si subito, anche se non era quello che volevo dovevo arrangiare, si guadagnava bene e fino a quando non avrei trovato altro mi sarei tenuta questo.

-Tutte le mattine, escluse il sabato e la domenica, dalle 6.00 fino alle 12.00

EH?

-Cazzo mamma, così presto?

Ops...

-Sy..le parole..
Comunque si, benvenuta nel mondo del lavoro!

Divertente.

------------------------
Ciao! Scusate se non ho aggiornato ma sono rimasta senza internet ed è stata tipo una cosa atroce, ho fatto la ricarica ed eccomi qua! Spero vi sia piaciuto, alla prossima!💋🤙🏻

La psicologia dell'amore.|Izi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora