capitolo 9 - The End

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Puzza di fiori, desolazione e lacrime. 

Mi gira la testa e non riesco ad incrociare lo sguardo di nessuno. Mi sento osservato, lo so, sto attirando l'attenzione. Sono immobile davanti a questa dannata bara e ostruisco il passaggio a coloro che vorrebbero dare un ultimo saluto alla salma. Ma non riesco a muovermi. E' come se le mie gambe fossero state inchiodate al pavimento. Sento mormorii, e troppa roba inutile che mi rimbomba nelle orecchie. 

Quando Hoseok mi prende tra le braccia e mi allontana da lì, mi sento mancare. Non riesco a respirare. Odio essere così debole di fronte a tutto questo. Non riesco a vedere bene e solo quando il mio amico, mi passa un fazzoletto su una guancia, realizzo di essere nel pieno di una crisi di pianto. Nascondo il viso in quel fazzoletto dal profumo famigliare e mi ritrovo a sorridere. Questo buon profumo è così fuori posto qui, proprio come me. 

"Kookie, sono così dispiaciuto. So che tenevi molto a lui. Ma sapendo le condizioni in cui si trovava, credo sia stato un sollievo per lui, potersi spegnere tra le braccia di chi amava." Incrocio per un breve istante lo sguardo di Sehun. E' un mio compagno di corso, ed è sempre stato molto gentile con me, così cerco di rivolgergli un sorriso affettuoso. Annuisco, so che ha ragione, ma proprio non riesco ad accettarlo. Esiste un modo giusto per morire? Davvero non lo so. Non capisco come possa essere possibile, finire la propria vita così. Era così giovane... Aveva ancora una vita intera davanti. 

Seguo Sehun e Hoseok, che si dirigono verso l'uscita, vorrei restare ancora un pò, ma ho bisogno di cambiare aria. Mi farà bene respirare un pò di ossigeno. Devo ricaricare le pile prima di tornare da lui...

"Vai vestito così in ospedale?" Hoseok mi guarda stranito, per un momento mi chiedo cosa ci sia di strano nel mio outfit, poi mi guardo e noto l'abito scuro che avevo faticato tanto ad indossare quella mattina. Non mi accorgo subito delle mani del mio amico che sfilano la mia cravatta e sbottonano la camicia. Mi sorride , di un sorriso dolce, spensierato, nonostante gli occhi arrossati dalle lacrime. Lo lascio scompigliare i miei capelli, sentendomi un bambino. Sfilo la giacca e me la poggio sul braccio. Faccio un inchino di saluto e corro via. 

Il percorso per la sua camera lo conosco ormai a memoria. È un mese che percorro sempre la stessa strada. Quando arrivo alla stanza 121, incrocio Jenny la ragazza di Hoseok. Le sta bene la divisa da infermiera. Nonostante sia solo una tirocinante, sa il fatto suo. Mi fa un cenno del capo e mi lascia entrare. 

Una volta solo nella stanza, mi concedo un breve istante di pausa, poi, lentamente mi dirigo verso l'unico letto presente. 

Taehyung dorme, gli accarezzo la testa. Ancora non riesco ad abituarmi al contatto con la fasciatura che gli cinge il capo. Il naso si è finalmente ripreso, e tutti i lividi sono ormai solo un alone leggero sulla pelle delicata. Mi tiro su le maniche della camicia, arrotolandole fin sopra il gomito. Quando rientro in camera con la bacinella piena di acqua tiepida, Taehyung si è seduto sul letto, lo sguardo perso fuori dalla finestra. Sorrido, poggio la bacinella sulla sedia accanto al letto e mi chino per baciare il mio ragazzo. Da quando ha ripreso conoscenza, è diverso, praticamente il fantasma del ragazzo luminoso che era. Quando sento il suo sapore sulla lingua, mi torna in mente la sera in cui lo abbiamo portato qui. I medici ci avevano preparati alla possibilità di perderlo, la ferita alla testa e l'enorme perdita di sangue, presagivano un unico orribile risultato.
Ho rischiato di perderlo per sempre.
E nonostante sia qui, con le labbra calde premute contro le mie, sono terrorizzato all'idea che qualcosa vada storto. La fasciatura sulla sua testa, è un continuo promemoria. Sento le lacrime riempirmi nuovamente gli occhi. 

"Yah Jungkokieeeee, so di puzzare, ma piangere addirittura? Se chiudi la porta a chiave possiamo farci un pò di coccole puzzolenti" Me lo sussurra a fatica, con la voce roca a cui ormai mi sono abituato. Lo bacio ancora, sempre con assoluta delicatezza. Poi vado a chiudere la porta, ringraziando le infermiere per averci dato la chiave. Lo osservo spostarsi a fatica su un lato del letto, per farmi spazio. Mi avvicino a lui e gli accarezzo il viso. "Taetae, che ne dici se ci diamo una lavata prima?" Lui mi guarda stranito. "Vuoi lavarmi prima di farmi sudare? Devo puzzare davvero tanto" Rido, dolcemente. "Per quello che ho in mente, non perderai nemmeno una goccia di sudore. E no, non puzzi affatto. Voglio solo poterti palpare un pò" Mi lecco le labbra, godendomi quel suo sorriso malizioso, pieno di intenzioni tutt'altro che buone. 

My first Breath....  (Vkook)Where stories live. Discover now