Capitolo 3

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"Sta sempre da solo. Dovremmo fare qualcosa, non credi?" Chanyeol incrociò le braccia mentre guardava la matricola Jeon. Erano passati due mesi dall'inizio dei nuovi corsi e quel ragazzino passava ogni giorno per un consulto. Era un ragazzo intelligente e molto educato, ma ancora non si era fatto degli amici. "In mensa mangia sempre da solo, non capisco. E' talmente carino che potrebbe trovarsi una ragazza in brevissimo tempo." Taehyung sbuffò e si poggiò al muro "Chanyeol, non farti problemi per sciocchezze simili. Sono sicuro che abbia un sacco di amici fuori da qui. Probabilmente non ci sono persone interessanti nella cerchia universitaria. E oltretutto anche io mangio da solo qui in aula. Eppure ho tanti amici." Chanyeol lo guardò di traverso, poi un sorriso apparve sul suo viso. "Ho trovato. Potreste mangiare da soli.....Insieme. Davvero. E' uno dei pochi a non scappare quando capiti tu come supporto, e secondo me potreste essere grandi amici. Oltre al fatto che potrebbe essere l'occasione giusta per dimostrare a tutti che non sei davvero burbero come cerchi di apparire per non so quale motivo." Taehyung scoppiò a ridere, "Chanyeol, il fatto che il tuo ragazzo mi abbia preso in simpatia, non significa che io debba essere costretto a fraternizzare con tutti. Se Jungkook ha bisogno di aiuto nello studio mi offrirò volentieri per aiutarlo, ma non voglio fargli da babysitter. Sarò anche diventato più serio nello studio, ma non sono decisamente un buon esempio di maturità per un ragazzino." Chanyeol lo prese sotto il braccio e cominciò a scompigliargli i capelli. Aveva passato tutti i pomeriggi con Taehyung da quando erano cominciati i corsi, e aveva avuto modo di scoprire ciò che Tae cercava di tenere ben nascosto agli altri. Lo aveva visto trasformarsi da spaventoso tutor a cucciolo affettuoso ogni volta che Hoseok passava a trovarlo. Lo aveva visto mantenere conversazioni brevi, ma amichevoli con l'ex ragazzo, quel Park Jimin. In tutta l'università girava voce che fosse fidanzato con Min Yoongi, l'idolo della squadra di Basket. Taehyung stesso aveva confermato la diceria, chiedendo però di mantenere il silenzio, fino a quando i due non fossero stati pronti ad uscire allo scoperto ufficializzando la loro storia. Nonostante fosse stato lasciato e ferito, Taehyung cercava sempre nel suo piccolo di proteggere quei due. Chanyeol lo ammirava per questo. Se Baekhyun lo avesse lasciato per un altro, di sicuro lui avrebbe piantato un casino, fregandosene di quanto avesse potuto ferire i propri amici, perchè ne avrebbe avuto il diritto essendo stato ferito. Ma Tae era diverso, proteggeva le persone care senza curarsi del dolore che avrebbe accumulato sulle proprie spalle. Era un gran bravo ragazzo. E Jeon Jungkook, aveva bisogno di un amico simile accanto. Così, incurante delle lamentele di Taehyung, Chanyeol organizzò il tutto per far sì che quel giorno Jungkook non avrebbe dovuto mangiare da solo. 

Quando Jungkook vide Kim Taehyung sedersi di fronte a lui per pranzare, per un attimo pensò di aver sbagliato tavolo. Ma dopo essersi guardato intorno, si rese conto che a quel tavolo, fino all'arrivo di Taehyung, c'era solo lui. "Ti disturba se mangio con te? Mi hanno proibito di continuare a pranzare nell'aula di supporto." Taehyung gli offrì un sorriso mortificato, e Jungkook si ritrovò a mormorare qualcosa che sembrava un "non c'è problema". Pranzarono in silenzio, fino a quando Chanyeol non portò al loro tavolo due bottigliette d'acqua, offerte dalla casa. Taehyung scosse il capo esasperato, poi, aprendo la bottiglietta, puntò il proprio sguardo sul piccoletto seduto di fronte a lui. "Posso farti una domanda?" Jungkook si guardò intorno spaesato, per poi guardare timidamente Taehyung negli occhi, aspettando la domanda. "Il nostro presidente ha notato che sei un solitario, e per quanto io comprenda che sia semplicemente dovuto al fatto che sei un tipo abbastanza introverso, sono curioso di sapere cosa ne pensi delle persone qui." Jungkook si morse il labbro per un istante, poi portando lo sguardo sull'etichetta della bottiglietta rispose "Sono un tipo abbastanza timido, questo sì, ma non sono un solitario. Ho dei cari amici nella mia città natale, che sento ogni giorno. Semplicemente non ho ancora conosciuto persone degne di nota. Le uniche persone interessanti le ho trovate tra i senior, e ho fatto amicizia con il padrone del pub dove lavoro." Taehyung si fece più interessato. "Un pub? Il mio amico Seokjin ne ha uno." Jungkook sgranò gli occhi "Sei amico di Seokjin-oppa? Ma..." Taehyung rise "Cosa? E' troppo tenero per essere amico del tuo burbero senior? Sai, comincia a divertirmi questa immagine che avete tutti di me." Jungkook rimase in silenzio. Era sconvolto e incantato dal sorriso genuino del ragazzo seduto di fronte a lui. Non aveva mai visto un sorriso così bello. Possibile che appartenesse allo stesso ragazzo che gli aveva urlato contro il giorno prima per aver sbagliato uno dei quesiti per l'esame? Si ritrovò a sorridere di rimando, non curante delle guance che si tingevano di rosso. 

Nei mesi seguenti, Jungkook e Taehyung mangiarono tutti i giorni insieme, che si trattasse della mensa, dell'aula di supporto, del terrazzo o del pub di Seokjin. Jungkook conobbe i coinquilini di Taehyung ed ebbe modo di farsi apprezzare da tutti. Divenne il nuovo cucciolo della famiglia e grazie a lui, Tae aveva ripreso a sorridere come faceva un tempo. 

"Ehy Kookie, domani ci sarà il saggio della nostra scuola di canto. Ci esibiremo anche io e Taehyung, sarebbe bello se venissi. Verranno tutti, anche Jimin e Yoongi. E credo che al nostro Tae farebbe piacere festeggiare il suo compleanno con le persone a cui tiene." Seokjin aveva lo sguardo perso nel vuoto mentre parlava, Jungkook aveva saputo della storia tra Taehyung e Jimin e ancora non capiva come potessero tutti mantenere i rapporti con quei due, dopo tutto quello che aveva passato Taehyung. Strinse i pugni pensando a quella coppia pavoneggiarsi davanti al suo amico. "Verrò sicuramente. Non vi ho mai sentiti cantare. Sono davvero curioso. E oltretutto Taehyung mi aveva invitato a bere qualcosa per il suo compleanno, quindi non posso mancare." Si sentiva in dovere di proteggere il suo amico, anche se era solo un ragazzino, aveva spalle forti. Non avrebbe permesso a Jimin di ferirlo ancora. 

La sala era gremita di gente. Jungkook si guardò a lungo attorno in cerca di volti conosciuti, fino a quando non sentì Hoseok abbracciarlo da dietro, con quel suo solito sorriso gentile. "Kookieeee! Sei venuto alla fine! TaeTae sarà felicissimo. Era molto nervoso." Sorrisero entrambi, e vennero subito raggiunti da un Namjoon rosso in viso, con un enorme mazzo di fiori rosa. Hoseok strinse la spalla di Jungkook, e gli sussurrò furtivo, che Taehyung aveva chiesto a Nam di prendere finalmente coraggio e confessare i suoi sentimenti a Seokjin, come regalo di compleanno. "Il nostro Taehyung che pensa sempre agli altri e mai a sè stesso. Oh guarda, Jimin! Siamo quiii!" Jungkook strinse i pugni, non aveva mai incontrato Jimin, non c'era mai stata l'occasione. Rimase colpito nel vedere una coppia di ragazzi bellissimi. Avevano due colori di capelli molto particolari, arancione uno e verde menta l'altro. A guardarli insieme, sembravano fatti l'uno per l'altro. Il verde menta teneva un braccio intorno alle spalle dell'arancio. Jungkook li osservò con attenzione, e quando i due gli vennero presentati, si ritrovò a pensare a Taehyung. Quante volte aveva dovuto sorridere, ingoiando il dolore provocato dall'amore di quei due? Strinse il pacchettino contenente il regalo per il suo amico a sè, e senza dire una parola andò a sedersi. Restò a guardare il vuoto fino a quando non apparve Taehyung sul palco. Si mise al centro con sguardo serio, poi incrociò lo sguardo di Jimin e iniziò a cantare.

Quelle parole, quella canzone, la voce di Taehyung rimasero per tutta la serata nella testa di Jungkook. Anche mentre erano a cena, e tutti ridevano e scherzavano, il più piccolo aveva solo voglia di piangere. E di salvare il suo amico da quel dolore. 

Quando la cena giunse al termine, si riunirono tutti per augurare buon compleanno a Taehyung. E d'impulso, Jungkook prese l'amico e lo portò via. "Kookie!! dove stiamo andando?" domandò Tae spaesato. "A casa mia. Avevi detto che volevi bere fino a scoppiare stasera. Ed è quello che faremo." 

My first Breath....  (Vkook)Where stories live. Discover now