Capitolo 8

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Taehyung pov.

"Ma ti sei rimbambito? Cosa cavolo hai in quella testa bacata? Mio Dio, tra tante cavolate che potevi fare, questa davvero è la più assurda!"

Namjoon continua ad urlarmi contro, mentre Jin piange cercando di tenere il suo fidanzato a distanza di sicurezza da me. Sono così confuso, non riesco davvero a capire come siamo potuti arrivare a tutto questo. Ho trovato una persona con cui voglio stare e che riesce a farmi sorridere e stare bene...E credevo che i miei amici sarebbero stati felici per me. Cosa ho fatto di sbagliato?

"Tae,  lasciamo che Jin calmi un pò Namjoon. Andiamo in camera mia." Seguo Hoseok come un bambino che è appena stato sgridato dal papà. Quando entriamo in camera osservo il mio migliore amico mettersi a sedere sul bordo del letto mentre si gratta preoccupato la testa. Chiudo la porta alle mie spalle e mi lascio scivolare sul pavimento, per poi guardarlo smarrito.
Quando, dopo un tempo che mi sembra infinito, Hoseok incrocia il mio sguardo, mi sento morire.
Mi sorride, ma di un sorriso tirato, lo stesso che avevo imparato a fare dopo aver perso Jimin. E mi si stringe il cuore. Cosa ho fatto di così orrendo per ferirli così? Sento le lacrime iniziare a farmi bruciare gli occhi, vorrei parlare, urlare, ma sono terrorizzato e non riesco a far altro che restare in attesa, seduto sul pavimento come un cretino. 

"Tae, io...Non so come dirtelo, ma conoscendoti, devo necessariamente farti questo discorso. Namjoon e Jin non ti odiano, ma hai fatto una cazzata che avrà conseguenze non solo per noi, anzi, noi siamo l'ultimo dei problemi. Ciò che preoccupa tutti noi è quello che succederà a te e a quel povero ragazzo...Io ti giuro, ci credo che tieni davvero a Jungkook, ma credo che...Non sia stata una grande idea quella di cominciare una relazione mentre sei ancora..." Sento la rabbia ribollirmi nelle vene. "Sono ancora cosa? Jimin e io ci siamo lasciati tempo fa, è fidanzato con Suga e io...perchè, perchè è così strano che abbia trovato la mia persona anche io? Junkook è quello che voglio, cosa c'è di sbagliato se finalmente posso essere felice?" Ho gli occhi pieni di lacrime e non vedo arrivare Hoseok che mi prende tra le braccia e inizia a stringermi forte. "Piccolo idiota, credi che quei due di là si siano incazzati perchè non vogliono che tu sia felice? Siamo solo preoccupati. Qualche giorno fa hai cantato una canzone per Jimin, e, dannazione, abbiamo il terrore che tu possa renderti conto di aver agito d'impulso quando sarà troppo tardi, ferendo Jungkook, che si è lasciato illudere e te stesso che lo hai illuso, comportandoti esattamemte come chi hai sempre odiato. Non hai pensato a quel poverino? Si ritroverebbe da solo, abbandonato dall'unica famiglia che si è creato qui. E tutto perchè vi siete fatti prendere da un momento di pura follia." Stringo i pugni e tenendo gli occhi chiusi rispondo lasciando che il mio cuore parli per me "Hoseok...Io, credo che amerò per sempre Jimin...E' e sarà sempre il mio primo grande amore...Trovo ancora difficile stare con quei due senza sentire una leggera fitta di dolore..Ma non è piú come prima, non cerco piú amore da Jimin. Io...Ho scelto la canzone per il saggio mesi fa, perchè volevo dire addio a quella vita che non mi appartiene più da tanto tempo. Jungkook è entrato nella mia vita senza aspettative, lentamente, facendomi sempre sentire di potermi fidare di lui.. È entrato nel mio cuore quando ancora ero troppo impegnato a rimpiangere il passato. Dio mio se solo fossi stato meno stupido, ora sareste tutti felici per noi."
Namjoon apre la porta ed io e Hoseok rotoliamo fuori dalla stanza. Evidentemente stavo urlando.
"Tae, rispondimi solo ad una domanda, allora. Se, per caso ti dicessi che Jimin e Suga si sono lasciati, che faresti?"
Mi alzo in piedi, liberandomi dall'abbraccio di Hoseok. Guardo Nam e parlo a raffica "Si sono lasciati? E perchè diamine siete qui ad imprecare contro di me anzichè fare il possibile per far riappacificare quei due? Hoseok chiama Jimin e fallo venire immediatamente qui, io vado a cercare Yoongi." Faccio per muovermi e noto Jin fissarmi sbalordito, per poi sorridermi dolcemente.
Non capisco. Sono tutti impazziti in questa casa? Mi volto verso Namjoon che sorride a sua volta. Chiedo cosa stia succedendo a tutti e finalmente Hoseok si decide a parlare.
"Tae, calmati. Nam parlava per ipotesi. Spero tu capisca che non ci aspettavamo assolutamente un risvolto simile. Certo avevamo notato come Kook ti guarda, ma...Non avevamo fatto caso a te. È ironico , ma a quanto pare eravamo troppo presi dalle nostre preoccupazioni per il tuo cuore spezzato, da non vedere che le cose stavano davvero cambiando."
Stringo i pugni, rendendomi conto di quanto abbia reso la vita difficile a tutti loro in questi ultimi anni. Tengo la testa bassa, tutto quello che sento è solo dispiacere per non essermi preso cura di loro, per non essere stato abbastanza maturo da non farli preoccupare.
Ed esattamente in quel momento, mentre sono pronto a mettermi in ginocchio per chiedere perdono a tutti loro, che il campanello della porta inizia a suonare. Restiamo tutti immobili per un istante che sembra infinito. Poi Jin si muove, facendoci riprendere a  respirare.
Quando apre la porta, noto prima il sorriso caldo della mamma di casa, e subito dopo il mio cuore salta un battito. Jeon Jungkook è sulla soglia. Sorride sicuro, con le mani nascoste nella sua felpa troppo larga. Mi ritrovo a sorridere come un cretino, vorrei corrergli incontro e stringerlo tra le braccia, lasciare che sia lui a risolvere le cose al posto mio. Aish...Devo davvero crescere.
"C-ciao ragazzi. Scusate se mi sono autoinvitato, ma credo di dover mettere alcune cose in chiaro. Taehyung puó parlare per sè stesso, ma credo vi serva anche la mia versione." Hoseok scoppia in una risata imbarazzata, e solo allora, il mio ragazzo incrocia il mio sguardo. E sorrido, stavolta piú sicuro. Al suo fianco so che tutto andrà per il meglio.

Quando finalmente Namjoon ha finito di esporre le sue ragioni, il sole è tramontato, la luce calda della lampada mi fa sentire a mio agio. Jungkook è seduto al mio fianco, tiene la mano salda sul mio ginocchio. Ha ascoltato in silenzio, con attenzione. Io non ho fatto altro che osservare il suo profilo. La mascella contratta per la concentrazione, le sopracciglia leggermente aggrottate, l'espressione seria. Capisco che sta per parlare perchè mi stringe dolcemente il ginocchio. Stringo i pugni, preparandomi ad ascoltarlo.
"Namjoon Hyung...Io, comprendo benissimo le vostre paure. E mentirei se dicessi di non esserne felice. Mi fa capire che comunque vada tra me e Taehyung, voi ci sarete... E non vi ringrazieró mai abbastanza per questo. Davvero.
Ma tornando al problema principale...Io so perfettamente che quello che Tae prova per me, non è neanche lontanamente paragonabile a quello che provo io. Ma, grazie a tutti voi e soprattutto a lui, ho imparato che le cose cambiano, in bene o in peggio, ma cambiano. E voglio credere a questa possibilità, restando comunque con i piedi per terra, perchè sono consapevole che potrebbe mollarmi in un qualunque momento. Ma diamine, ogni storia d'amore inizia e persiste con la stessa possibilità che ho io con lui. Potremmo lasciarci domani o invecchiare insieme. Tutto quello che posso fare per scoprire cosa accadrà è restare dove il mio cuore desidera."
Ho il viso rigato dalle lacrime. Mi sento un mostro.
Senza rendermene conto ho ferito anche lui, mettendolo in condizione di difendermi, quando è da me che dovrebbero stare tutti alla larga.
Tutti sorridono e mi coccolano, non riesco a guardare nessuno negli occhi. Vorrei prendermi a calci. Come ho potuto essere cosi infantile e superficiale? Come fanno ad amarmi tanto, nonostante tutto?


"Tae? È tutta la sera che sei silenzioso. Ti prego parlami." Stiamo camminando verso casa di Kookie, le strade sono deserte, camminiamo uno di fianco all'altro. Gli accarezzo una guancia, e lui mi sorride. Abbasso involontariamente lo sguardo.
"Sono un disastro. Mi spiace tanto."
Sento la sua risata cristallina riempire l'aria. "Sei esattamente come ti vorrei. Certo, oggi sei troppo silenzioso, ma devo ammettere che mi piaci anche con il broncio." Sorrido, sono davvero fortunato. "Kookie...sono un casino, ma ti prometto che saró un fidanzato perfetto. Mi prenderó cura di te. E saró il bastone della tua vecchiaia" Lo bacio, cosí, per strada, incurante del mondo esterno. Sorrido, ma subito perdo il buon umore. Kookie è concentrato su qualcosa alle mie spalle, lo osservo irrigidirsi e impallidire. Non ho bisogno di voltarmi per capire. "Ehy ragazzi, due froci. Giusto in tempo, ci stavamo annoiando."
Prendo Kookie per mano e iniziamo a correre. Sento i polmoni esplodermi nel petto, poi noto un portone aperto, tiro Kookie davanti a me e lo spingo dentro, non abbiamo il tempo di entrare tutti e due, cosi tiro a me la porta. Resto fuori, lo guardo voltarsi e rendersi conto di quel che ho fatto. Gli dico di chiamare la polizia e di mettersi al sicuro, poi sento qualcosa colpirmi in pieno volto. Poi un pugno e un altro. Mi avvinghio alla maniglia per assicurarmi che resti chiusa, che non arrivino al ragazzo disperato che sto proteggendo.
Cerco di reagire, scalciando alle mie spalle, ma sono troppi. E non ho mai imparato a fare a botte.
Mi fischia un orecchio. Altri pugni. Imprecazioni e puzza di saliva e urina. Sento una sirena in lontananza.  Resto saldo sulla maniglia. Devo proteggerlo fino all'arrivo dei soccorsi.
"Frocio di merda, guarda la tua fidanzatina come piange."
Alzo lo sguardo verso il mio ragazzo. il modo in cui mi guarda...Sento le forze abbandonarmi.
Altri pugni.
Poi un calcio.
Poi il buio.

My first Breath....  (Vkook)Where stories live. Discover now