Epilogo_parte 1

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Penso che ci vorrà un po', ma credo che riuscirò ad abituarmi alla mia nuova, stravagante, meravigliosa vita...
Era da tempo che non riuscivamo a ridere così tanto: io, Percy, Annabeth e perfino Clarisse eravamo in mensa per pranzo e stavamo ricordando ancora una volta la missione...
Certo, non era stata facile, ma sicuramente è la cosa migliore che ci sia capitata. Ricordo esattamente le parole di La Rue quando mi sono imbucata: "Jackson, ancora tu?! Certo che sei degna sorella di tuo fratello..." aveva poi aggiunto ridendo di gusto.
Tutto si era risolto per il meglio, ma ci era mancato un soffio.

Io e Percy avevamo seguito la spedizione dei figli di Ares ed Ermes fino ad un certo punto, poi avevamo dovuto distanziarli per evitare che ci scoprissero, e avevamo intrapreso un viaggio un tantino rischioso sia attraverso l'oceano sia passando da una parte all'altra d'Europa, facendo il caro famoso "giro di Peppe".
Poi li abbiamo raggiunti in Grecia, con qualche informazione e armamento utile.

Con Clarisse io e Percy avevamo trovato il tempio, e poi ci siamo divisi: mentre loro escogitavano una strategia di attacco, sono andata sull'Olimpo a dare supporto ad Annabeth e Thalia, ma soprattutto a dirgli che il tempo stava per scadere.
Non so come, ma ce l'abbiamo fatta: abbiamo placato gli Dei e li abbiamo convinti a darci una mano. Probabilmente la mia sfuriata ci ha fatto rischiare la morte, ma insomma, anche voi vi sareste scaldati sentendo quelle stupidaggini da bambini di 3 anni uscire dalla bocca di presunti "esseri superiori"!
Però diciamo anche che i nostri divini genitori si sono dati una regolata... e hanno capito che non era il caso di scatenare la Terza Guerra Mondiale.

Siamo tornati tutti insieme a liberare Estia, e ci siamo goduti una sfuriata genitoriale da parte di Ares!
Il piano era questo: prima siamo andati solo noi semidei, per ingannare i due Dei minori; poi nel corso della battaglia sono subentrati (con entrata teatrale e trionfale, per carità, non manchi mai e non si pensi che non siano i più fighi eh) gli Dei, dando finalmente una mano concreta. La parte più difficile è stata combattere la prima orda di mostri e soprattutto Phobos e Deimos, che si insinuavano nelle nostre menti, per farci perdere il controllo.

È stato terribile, è come sentire un enorme vuoto dentro, che subito dopo si riempie dei tuoi peggiori incubi, è come sentirsi in un'altra dimensione in cui sei impotente di fronte a ciò che ti accade intorno... Ed è stato in quel momento che ho scoperto il mio potere: mentre Phobos mi stava attaccando, non so come sono riuscita a liberarmi delle visioni a cui ero sottoposta e a reagire. Ho creato una barriera di Foschia intorno a me che ha cominciato a sollevarmi, e a quel punto ho evocato con Percy un'onda che si è schiantata sul dio, per distrarlo. Quando però ero pronta ad attaccare, ho sentito un dolore lancinante alla schiena: la testa ha preso a girarmi così forte che per un momento non mi sono più nemmeno accorta di dove mi trovavo, chi ero, cosa stavo facendo... sentivo solo queste fitte così forti da farmi urlare, da farmi piangere dal dolore. Ad un tratto, però, mi sono sentita infinitamente leggera, un po' stordita, ma soprattutto, libera: mi sono spuntate due enormi ali bianco-dorate, con qualche sfumatura di nero sulle piume. A quel punto, non mi sono resa conto più di nulla, e sono piombata sui mostri nemici con violenza, annientandoli uno ad uno. E potevo ucciderli con la sola forza del pensiero. E potevo prevedere le loro mosse, i loro spostamenti.
Grazie al lavoro di squadra, abbiamo vinto la battaglia, perché insieme noi pazzi semidei siamo inarrestabili!

Ma, come potrete ben immaginare, ero alquanto sconvolta. Beh, è ora che vi dica la verità sul mio conto. Ho chiesto spiegazioni (si, okay, ho sbraitato abbastanza, ma comunque era una richiesta) e questo è quanto: sono un demone. Un angelo maledetto. Sono nata, sì, da Poseidone e da una mortale, ma è successo qualcosa. Ed ecco cosa.
Da piccola, gli Dei (a parte mio padre) volevano uccidermi. C'era una profezia, secondo la quale "La figlia del mare l'Olimpo prenderà,
L'antico potere nelle sue mani tornerà
E il Fato nelle sue mani allo scadere dei dodici anni sarà".
Ero un pericolo come gli Olimpi lo erano per Crono, e temevano che la storia si ripetesse. Per salvarmi, Poseidone propose un patto: una punizione che mi avrebbe impedito di ribellarmi all'ordine divino, che mi avrebbe tenuta, diciamo, incatenata in un ruolo. E Zeus accettò.
Mi trasformarono in un angelo, l'unica forma che potesse contenere i miei poteri innati e soprannaturali, e mi dannarono per la vita: sono destinata a sconfiggere la fine del mondo, o dell'Olimpo, quando verranno, ma morirò perché sprigionerò tutta la mia forza in un solo momento e svanirò in un lampo di luce.







ANGOLO AUTRICE

LEGGETE BECAUSE IT IS VERY IMPORTANT.
Welaaaaa! Lo so, ce l'avete con me perché vi ho dato una certezza ed ora vi ho cambiato il finale. Ma era tutto calcolato! Okay, no, ma l'autore ha diritto di modificare la sua storia o no? Pensate solo a quante volte lo Zio Rick possa aver riscritto una parte di un libro a caso di "Percy Jackson"...
Quindi, ecco a voi una nuova sfida per la nostra eroina.
Forse, dico forse, continuerò la storia su questo libro.
Fatemi sapere nei commenti se vorreste che lo pubblicassi, intanto io comincerò a scriverlo.
Sarà una storia breve, ma ricca di colpi di scena: chi lo sa, magari Skyler potrebbe spezzare la maledizione.... oppure potrebbe morire. Muahahah. Lo scoprirete solo leggendo😈❤️😘

Skyler Jackson Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon