Epilogo_parte 2

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Mi svegliai di soprassalto. Altro incubo. Cercai di calmarmi, ma non ci riuscivo... continuavo ad immaginare la mia fine atroce, il mio corpo che bruciava dallo sforzo, il sangue che scorreva e un grido di puro dolore...

Per fortuna era tutto finito: è stata l'impresa più breve di tutta la storia semidivina a mio parere, ma non per questo è stata facile.
Ho voluto sapere più sulle mie origini misteriose, e grazie alla nostra Sherlock Holmes personale che Wikipedia levati (ovvero Annabeth) abbiamo scoperto che è stata niente di meno che Gea a manipolare la mia profezia. In realtà infatti la profezia diceva solo che sarei stata più forte degli altri semidei, che avrei avuto un potere che mi avrebbe reso quasi pari agli dei. Certo, sempre un problemino per quegli assetati di potere lassù (sorry papi) ma non così grave, dato che ce n'erano stati di semidei straordinari: basti pensare ad Achille, Ercole e compagnia bella..
Sta di fatto comunque che Gea si stava risvegliando. E questo è un grosso problema.
Risvegliandosi, ha attinto alla sua forza più radicale e ha fatto in modo di inculcarmi un potere più antico di quanto potessi immaginare, di cui sono ancora stupita sia riuscita a canalizzare dentro di me: la forza primordiale di Caos.
Gea voleva che distruggessi l'Olimpo, così sarebbe stata lei a governare una volta tornata.
Dopo rapide ma "diversamente mortali" peripezie che non sto a raccontarvi o potreste crepare per lo spavento prima di sentire il finale della storia, ci si è presentata una soluzione. Dico una, perché era l'unica possibile.
Mi hanno bruciato le ali, dove era concentrato tutto il potere di Caos: gli dei in persona hanno contribuito all'opera, durante e dopo, quando dovetti essere medicata.
È stato il dolore più atroce che abbia mai provato, come se fossi privata della mia essenza, ma anche come se in qualche modo questa parte di me si rifiutasse di lasciarmi per far sì che la profezia si avverasse ad ogni modo.
Finalmente era tutto finito, anche se qualcosa non mi ha abbandonato del tutto: posso ancora prevedere le mosse degli avversari in battaglia, e poiché un briciolo della forza di Caos si era comunque insediato nel mio sangue, posso distruggere gli oggetti con solo la forza del pensiero, se voglio.
Gli dei erano un po' preoccupati al riguardo, ma ho giurato sullo Stige che non avevo mai avuto l'intenzione di conquistare l'Olimpo né mai l'avrei avuta, e con questo si sono tranquillizzati.
Da quel giorno ho potuto vivere senza quel peso che mi gravava come un macigno sulle spalle, senza quella pressione che mi ricordava che avrei potuto distruggere il mondo.
Sono diventata una normale semidea (perché ormai questo è il concetto di normale da quando ho iniziato la mia nuova vita) e sono rimasta al Campo Mezzosangue con il mio fratellone, finalmente in pace.

Era solo che ogni tanto quegli incubi mi perseguitavano ancora, perché era successo tutto troppo presto e troppo in fretta; non sarei riuscita a dimenticare il fuoco sulle mie ali tanto facilmente, infatti ho il ricordo vivido tutt'ora.
Sognavo invece ciò che sarebbe potuto succedere se non fossi stata liberata dalla mia maledizione, come se Gea volesse continuamente insinuarsi nella mia mente per rimproverarmi di non aver eseguito i suoi piani, per ammonirmi e dirmi "io mi vendicherò".

Ripresi fiato sdraiandomi sul letto, guardando il soffitto e cercando di calmare il ritmo del respiro: quella volta l'incubo era stato davvero realistico.
Provai allora a chiamare Percy, e lui non mi rispose. L'ansia mi stava davvero salendo, ma pensai che forse era uscito a prendere una boccata d'aria.
Presi la giacca e corsi fuori: al lago, alle canoe, all'armeria, nel campo di fragole, perfino in infermeria, cercai dappertutto ma lui non c'era.
Allora andai subito nella cabina di Atena a svegliare Annabeth.
- Skyler...mmhh... cosa vuoi? Ho sonno...-
la presi per le spalle e la scossi: -Annie, non è uno scherzo, svegliati. - le dissi -È urgente-.

-Dimmi.- rispose -che succede?
-Non lo so.- ero inquieta -Ma Percy non è qui. È scomparso.

Fine.




Nota dell'autrice:
E da qui... beh, qui inizia la saga "Eroi dell'olimpo".💞

Skyler Jackson Where stories live. Discover now