La mummia

16.

Il mattino dopo Harry uscì dalla propria casa molto presto con un voluminoso zaino sulle spalle.

Si recò nella piazza principale della città e noleggiò una macchina.

Dopo essere salito su essa, partì a tutta velocità e percorse le strade del Cairo ancora deserte.

Si lasciò alle spalle il centro abitato e, come era successo mesi prima, si fermò all'inizio del deserto.

Parcheggiò la macchina, noleggiò un cammello e, dopo essere salito, si addentrò nelle dune sabbiose.

Percorse agevolmente la strada che lo separava dalla sua meta e, proprio prima di arrivare all'oasi dove mesi prima si erano accampati, incontrò nuovamente gli uomini vestiti di nero che, durante la precedente spedizione, avevano messo in guardia lui e i suoi amici sulla maledizione che era presente a Hamunaptra.

Questa volta, però, gli uomini in nero non dissero nulla e proseguirono sulla loro strada senza nemmeno salutare Harry.

Quest'ultimo raggiunse l'oasi, scese dal cammello e lo lasciò a riposare all'ombra di alcune piante.

Estrasse il Libro dei Morti dallo zaino e, dopo aver preso un respiro profondo, recitò ancora una volta la formula con la quale aveva riportato in vita Louis.

Quando ebbe finito, attese alcuni istanti, ma non accadde nulla....niente turbini di sabbia, niente scarabei, niente nebbiolina...nulla.

Allora, preso dalla disperazione, la rilesse un'altra volta, convinto di aver sbagliato qualcosa, ma nulla cambiò.

Si passò una mano fra i ricci e, armato di coraggio, si avvicinò alla statua distrutta di Anubi e scese nella tomba.

Non appena giunse nella camera  in cui si trovava  Louis, scoppiò a piangere.

Tutto era stato distrutto  e fatto a pezzi e il sarcofago del sacerdote era scoperchiato.

Sapendo già cosa avrebbe trovato si avvicinò, ma, quando vide con i propri occhi la devastazione del corpo di Louis, si lasciò cadere a terra singhiozzando.

Lo scheletro del sacerdote era stato profanato, le sue vesti distrutte e le ossa giacevano sparpagliate sul fondo del sarcofago.

Harry non avrebbe più potuto riportarlo in vita...

Dopo lunghi istanti di disperazione il riccio si alzò, raccolse da terra il mantello di Louis e vi mise tutte le ossa del suo corpo.

Ne fece un fagotto e, tenendolo fra le braccia, uscì dalla tomba.

Non sapeva chi avesse compiuto un simile scempio, ma sospettava degli uomini vestiti di nero, che conoscevano Hamunaptra e avrebbero potuto entrare nella tomba dopo che lui e i suoi amici se ne erano andati.

Mise nello zaino il libro dei morti e il fagotto delle ossa di Louis, risalì sul cammello e si avviò verso casa.

Ciò che stava per fare sarebbe stato giudicato da molti macabro, ma per lui non lo era...avrebbe sepolto Louis nel suo giardino, così l'avrebbe avuto sempre accanto.