11.

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Quando Harry si svegliò sentì una lieve brezza sul viso, ma non si rese conto di dove fosse, finché non notò le rovine di Hamunatra sotto i raggi della luna.

Si mise a sedere e si accorse di essere adagiato per terra, sopra un mantello dorato.

" Zoor, amore mio, ti ho riportato qui..."

Harry si voltò di colpo sulla destra e vide Louis accanto a sè, con addosso una semplice tunica bianca.

Dato che il riccio non proferì parola, il sacerdote gli si inginocchiò accanto e tentò di prendergli una mano.

Harry si scostò con rabbia e si mise in piedi, urlando:

" Io non sono Zoor, la vuoi capire?"

Stava poi per attaccarlo verbalmente con parole ancor più offensive, quando vide passare negli occhi blu di chi gli stava di fronte un lampo di dolore e di disperazione.

Harry allora si inginocchiò accanto a lui e disse:

" Siamo nel 1923, più di 2000 anni dopo l'epoca in cui tu e Zoor siete vissuti.
Io forse assomiglio al tuo compagno, ma non sono lui...mi chiamo Harry e sono un egittologo, colui che studia gli usi e i costumi del tuo popolo..."

Louis lo guardò con occhi smarriti e poi una lacrima solitaria gli scivolò lungo la guancia.

" Io..." balbettò " Zoor era uguale a te, gli stessi occhi, i capelli, il corpo...la voce...io credevo di averti ritrovato finalmente...."

Harry provò quasi pena per lui, ma poi si ricordò chi o meglio che cosa fosse e cercò di riprendere a ragionare a mente fredda.

" Io devo riportarti da dove sei venuto, non posso permetterti di vagare nel nostro mondo..."

Louis lo guardò sconfitto, ma poi spalancò gli occhi come colto da un'illuminazione.

" Hai un neo a forma di cuore sul fianco sinistro?"

Ad Harry si bloccò il respiro...non voleva rispondere...non poteva rispondere...

" Dimmelo!" insistette il sacerdote.

Harry si sollevò la camicia e mostrò a Louis il neo a forma di cuore che aveva sul fianco.

" Le rose sono il tuo fiore preferito, vero?"

" Ami la luce del sole, ma anche quando piove?"

" Hai paura delle api?"

" Ti piacciono i braccialetti?"

" Adori il profumo del gelsomino?"

" Ami..."

" Basta!" lo interruppe Harry con le lacrime agli occhi " Basta!"

Louis gli si avvicinò e sussurrò:

" Adori i gatti neri, ne hai avuto uno da piccolo e, dopo la sua morte, non ne hai più voluti...diciamo insieme come si chiamava?"

Harry scosse la testa devastato, ma, poi, Louis gli prese una mano e lo guardò.

Allora i due uomini dissero insieme:

" Seschen "

" Il fiore di loto " sussurrò Harry.

Louis gli accarezzò il volto e sorrise, dicendo:

" Io non devo più cercare di riportare in vita Zoor...Zoor si è reincarnato in te. Tu sei il mio Zoor, Harry "

Il riccio sentì il proprio cuore fare capriole nel petto e non si ritrasse quando Louis lo baciò.

La mummiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora