Capitolo Due

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Harry si sveglia di soprassalto. È ancora buio, anche se la stanza di Gemma è illuminata da un inquietante bagliore blu proveniente dal menu del televisore, e lei dorme ancora. Il battito di Harry è accelerato, ma non sa cosa l'abbia svegliato.

E poi si sente un forte schianto al piano inferiore.

Harry pensa che il cuore gli si sia bloccato. Cerca di dirsi sia soltanto il gatto, ma poi potrebbe giurare di sentire una voce. Porca puttana.

Non pensa nemmeno, afferra soltanto la cosa più vicina mentre supera la porta- gli capita una racchetta da tennis. Desidera avere una delle sue mazze da golf a portata di mano, quelle potrebbero essere davvero utili, ma non c'è tempo. Arriva furtivamente al piano inferiore più in fretta che può e poi fa una pausa, cercando di pensare da dove provenga il rumore.

"Cazzo," dice una voce dal salotto. Questo è il ladro meno discreto di sempre.

Harry gira l'angolo e accende la luce, sperando di avere l'elemento sorpresa dalla sua parte. Sfortunatamente, anche i suoi occhi devono adattarsi alla luce, così non gli da molto vantaggio.

"Cosa cazzo?" dice il ladro, e Harry lo guarda strizzando gli occhi mentre si gira, e-

Buon Dio, è il ragazzo più bello che Harry abbia mai visto.

E Harry conosce dei ragazzi attraenti, okay. Ma questo- ha un po' di barba e i suoi capelli sono arruffati, e indossa del nero da testa a piedi. Ha dei piercing e dell'eyeliner e un corpo così bello, e Harry desidera fortemente mettergli le mani sui fianchi, tra le altre cose, e poi ricorda. Questo ragazzo sta cercando di derubarlo. Ed è potenzialmente pericoloso.

È anche improvvisamente molto felice di esser andato a dormire nella stanza di Gemma, e di conseguenza di star indossando un pigiama. Di solito dorme nudo, e non è certo di come finirebbe un confronto come questo se lo fosse.

Il ragazzo sembra sorprendentemente in imbarazzo. "Non doveva esserci nessuno in casa," dice.

"Mi stai derubando?" chiede Harry. Viene fuori confuso, il che è piuttosto accurato, perché- il ragazzo non ha nulla di loro, o un'arma, nemmeno una borsa o qualsiasi cosa per portare via degli oggetti. L'unico segno che sia stato qui che Harry può vedere è il tavolino da caffè ribaltato. Beh, e una finestra aperta. Devono essersi dimenticati di bloccarla. Forse non era nemmeno chiusa.

A quanto pare lui e Gemma non sono bravi quanto i loro genitori nell'assicurarsi che la casa sia sicura.

"Tu se il ragazzino degli Styles," dice il ragazzo.

"Ehm," dice Harry, un pochino turbato dal fatto che questo bellissimo ragazzo pensi a lui come a un ragazzino. "Sì? Voglio dire, sei in casa mia?"

"Immagino sia così," dice il ragazzo. Incrocia le braccia. "Beh se devi chiamare la polizia, potresti semplicemente farlo-"

Harry si acciglia. "Non mi hai risposto," dice. "Riguardo al se mi stai derubando."

Il ragazzo si sposta, e poi i suoi occhi sembrano fissarsi sulla racchetta da tennis. "Mi volevi attaccare con una racchetta da tennis?"

La frase suona così incredula che Harry si sente in imbarazzo. "Sì," dice testardamente. "Mi vuoi rispondere?"

"Beh immagino che tecnicamente io ti stia derubando," dice il ragazzo con un sospiro. "Però non avrei preso nulla di valore. Voglio dire, probabilmente."

"Giusto," dice Harry, adesso confuso. "Scusa, cosa?"

Il ragazzo corruga le labbra, sembra pensieroso. Harry vuole baciarlo. Aspetta, no, non è vero.

I'd Burn This City Down To Show You The Light - Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora