SE FAI IL CATTIVO...

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Erano al supermercato, lui sedeva nel carrello.
'e questo per chi è?', la madre gli indicava un pacco di biscotti.
'Per me!'
Pur di invogliare il piccolo Trunks a parlare, Bulma stessa non chiudeva la bocca neanche per un secondo.
'e queste?', mostrava delle barrette dietetiche e il bimbo, non sapendo che roba fosse, 'per mamma!', provò a indovinare.
'Bravo amore mio!', continuava la passeggiata tra gli scaffali.
'Il latte per me!', esclamò, non volendo che venisse dimenticato il suo alimento preferito.
'Certo, tesoro, ora lo prendiamo. Questa per chi è?', afferrò una barretta enorme di cioccolata.
'Per papà?'
Per il padre non avevano ancora preso niente; era tutto per lui o per la mamma!
'No', sorrise lei, 'è per me quando litigo con il tuo papà!'
La cosa andò avanti per un po', fino a quando il carrello fu pieno al punto che il povero Trunks cominciava a sentirsi minacciato da tutta quella roba.
'Mamma', indicò la merce comprata, 'falli sedere da un'altra parte, qua ci sto io!'
Bulma, come tutte le signore che si erano trovate casualmente a sentire quella frase, scoppiò a ridere.


Alla cassa, il bimbo aveva insistito perché il pacco di biscotti, la bottiglia di latte, lo yogurt, le merendine e tutte le altre cose che erano state comprate per lui venissero messe in una busta a parte e, arrivato a casa, si allontanò col suo bottino destando il sospetto della madre.
'Dove vai, Trunks?'
La guardò.
'da papà!'
Bah. Forse voleva fargli vedere cosa aveva comprato? È vero che aveva solo tre anni e a quell'età si ha ancora una percezione un po' distorta della realtà, ma era piuttosto evidente che Vegeta non fosse interessato alla gestione della casa.

Era appena uscito dal bagno, la doccia l'aveva rilassato e...ed ecco che quel rompiscatole già gli si presentava davanti.
'papà', lo osservava con un'espressione grave, 'non devi fare più il cattivo con la mamma'
Il cattivo con la mamma? Non ricordava di aver litigato con Bulma quel giorno. E' vero che spesso e volentieri la trovava nervosa senza sapere perché, ma quando l'aveva vista a pranzo le era sembrata normale. Evidentemente il figlio aveva preso da lei e stava semplicemente delirando.
Lo vide tendergli la busta.
'Adesso facciamo metà', cacciò fuori biscotti e cibarie varie
'smettila, Trunks!', lo rimbeccò, 'tua madre non vuole che lasci roba in giro per la casa!'
'papà!', esclamò quasi arrabbiato, come se il genitore non capisse la gravità della situazione, 'guarda che tu non hai da mangiare!'
Spalancò gli occhi: che voleva dire? Avrebbe preso con più filosofia uno sciopero del sesso da parte di Bulma, ma che mancasse il cibo proprio non poteva tollerarlo.
Il bambino spiegò che al supermercato erano state comprate solo cose per lui e la madre e per nessun altro, 'perché tu hai fatto il cattivo', affermò sicuro, 'e mamma ha comprato una cosa che mangia solo quando tu fai il cattivo', aggiunse; 'ma adesso dividiamo le cose mie, così mangi anche tu'
Bulma comparve dinnanzi a loro, divertita. Li aveva spiati, come suo solito.
'ah, Trunks, non ti preoccupare', esclamò, 'le cose che ho comprato per me sono anche per papà', si avvicinò a loro, 'tranne la cioccolata'.
Gli accarezzò i capelli. 'Ora raccogli tutto, o stasera non si mangia'.
Vegeta stava per allontanarsi: si sentiva più tranquillo.
Trunks gli afferrò la mano: 'papà, mi devi aiutare. Sennò stasera non si mangia'; spiò il sorriso comparso sul volto della madre e capì di avere il suo appoggio.
'Fa' come ti ha detto, tesoro. Io vado a cucinare', aggiunse, infatti.
'BULMA!', la richiamò a gran voce.
'io raccolgo questa roba...', sibilò, '...a patto che tu mi faccia il piacere di non avvicinarti ai fornelli'
Bastardo. Eppure non era così male come cuoca.

Attraverso Il Buco Della SerraturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora