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'Avanti, Trunks, ripeti!', aveva quasi due anni, 'Voglio più bene a mamma!'. Il bimbo era esitante: 'Vogghio...vogghio pù bene..' si distrasse per un grillo che saltava tra l'erba, Bulma lo prese in braccio '...a mamma! A mamma!' 'mamma!' disse lui, guardandosi intorno alla ricerca dell'insetto. 'Bravo! Ora, dimmi: a chi vuoi più bene?' 'vogghio pù bene a mamma' aveva ripetuto in maniera meccanica. 'E fai bene, Trunks! Perché IO sono la persona che più ti ama al mondo!' , stavano rientrando, 'altro che quel cattivone del tuo papà!' . 'Papà!', si era guardato intorno eccitato, credendo fosse lì. La donna lo notò, 'ricorda Trunks: a chi vuoi più bene?', 'vogghio pù bene a mamma'.
Bulma era in camera da letto. 'Arriverà, Trunks, arriverà', il bimbo continuava a rotolarsi sul letto, divertito e noncurante dei progetti materni. A un tratto, la porta si era aperta, Vegeta era entrato. 'Finalmente!' esclamò lei ricevendo in cambio uno sguardo stupito. 'Ti sono forse mancato?' era stato il commento ironico e si era avvicinato a lei ma, vedendo il figlio ancora sveglio, si era fermato. 'Fallo addormentare' aveva detto, sdraiandosi; Trunks, nel suo imperterrito girotondo a gattoni, gli finì contro. 'Qualcuno ha qualcosa da dire' esclamò la donna, trionfante. 'Amore, dillo: a chi vuoi più bene?', il bimbo si mise a sedere, massaggiandosi la testa con le manine. Guardò la madre, poi il padre. 'Vogghio pù bene a papà'. 'Come darti torto', commentò l'uomo. Bulma stava per scoppiare in lacrime, per il disappunto in realtà, ma il bimbo lo notò. 'Mamma! No tiste mamma!', le si avvicinò, 'Io bagliato! Io vogghio pù bene a tutti due...', sembrò pensarci un po', 'uguale' e accompagnò quest'ultima parola con una scrollata di spalle che alla madre risultò dolcissima. Lo abbracciò, si stese anche lei e spense la luce. 'Mamma, culla io!' le aveva ricordato il bambino, 'No, stanotte dormiamo tutti insieme. Buonanotte, tesoro mio. Buonanotte Vegeta!', uno sbuffo fu la risposta, prima di aggiungere un: 'Guai a te se stanotte non dormo bene', rivolto ovviamente al figlio. Trunks allungò il braccino e gli accarezzò la guancia, 'notte papà', uno sbadiglio e si addormentò.

Attraverso Il Buco Della SerraturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora