Capitolo 41

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JIMIN'S POV

Oh cavolo.

Ma cosa si era messa?!

Già da vestita non faceva altro che farmi impazzire. Con quel costume, invece, non riuscivo a staccare gli occhi da lei.

Non ne ero capace.

Notai che era arrabbiata. Cos'era successo? Mi girai verso gli altri e pensai al fatto che anche loro l'avevano vista.

Anzi, ancora peggio. Federico se la stava mangiando con gli occhi mentre rideva come un pervertito.

NO.

Questa cosa non andava per niente bene.

Mi stava facendo imbestialire.

Corsi verso di lei e la presi per mano trascinandola nello spogliatoio per donne.

Era quasi tutto vuoto. Cercai di non farmi notare da nessuno, altrimenti mi avrebbero buttato fuori.

Entrai in un bagno singolo e la sbattei al muro. Forse facendogli anche male.
Ma non riuscivo a calmarmi.

"MI SPEGHI COS'È QUESTO?!" urlai indicando il bikini.

La mia voce esprimeva soltanto rabbia e mi sentivo ribollire dentro. V e Federico non avrebbero dovuto guardarla in quel modo.

Perché lei era mia.

Soltanto mia.

"Mi spieghi che stai facendo? Posso fare quello che voglio, quando voglio." ribatté lei turbata.

Amavo quello sguardo.

Mi guardava con rabbia ma anche con grinta, forza e soprattutto senza paura.

Mi faceva sentire vivo ma allo stesso tempo debole.

Non sapevo descriverlo.

"No. No, non hai capito. Tu ora te lo togli." replicai io cercando di calmare la mia gelosia.

"Ma certo, come vuoi." disse lei facendo una smorfia di disgusto.

Posò una mano dietro la schiena con l'intenzione di slacciarsi il bikini.

Io subito la fermai.

"Ora io esco. E poi tu ti cambi. Capito?!" gridai sforzandomi di non guardare il suo corpo. "Questo, ovviamente, è perché altrimenti ti stupro." aggiunsi scrutando il pavimento.

SAREBBE BASTATO VEDERLA UN ALTRA VOLTA E AVREI PERSO QUELLA POCA LUCIDITÀ RIMASTA.

Quindi non potevo rischiare.

Living with BTSWhere stories live. Discover now