cherry trees :: vkook

prologo

A scuola, più precisamente nella mia stessa classe, c'è questo ragazzo che mi affascina in ogni suo gesto ed espressione.
Capelli castani, occhi dello stesso colore, leggermente più chiari, dal colorito pallido. È magro, non ha un fisico robusto. Poco meno alto di me, intorno al metro e settantacinque.
Viene sempre a lezione, non manca mai, durante le spiegazioni si perde a fissare con sguardo vitreo punti a caso nel vuoto: le chiome verdi degli alberi fuori dalla finestra della classe, le penne e gli oggetti che giacciono immobili sul suo banco, i bimbi dell'asilo che giocano allegri nella struttura a fianco alla nostra scuola.

Non sembra essere un tipo molto socievole: non parla con nessuno a scuola, nemmeno con i professori, se non strettamente necessario. Sembra che non gli importi delle attenzioni delle ragazze, come invece succede alla maggior parte dei diciannovenni dei quali si legge nei libri (esclusi, ovviamente, i ragazzi omosessuali); se ne sta per i fatti suoi, viene a scuola da solo e torna a casa da solo, con indosso l'uniforme bianca e blu della scuola che aderisce alla perfezione al suo fisico magro.

I banchi a scuola sono disposti uno a fianco all'altro, tutti distanti di poco più di un metro, [l'ho scritto prima del covid rip e correggendolo mi sono accorta di sta roba] il collegio docenti mi ha spostato nel banco accanto al suo, motivo per il quale andare a scuola mi risultò molto più piacevole per i mesi a seguire.
È ormai da un mese che siamo seduti vicini, il mio interesse nei suoi confronti non ha fatto che aumentare nel corso del tempo. Il suo sguardo disinteressato nei confronti delle persone e, al contrario, la meraviglia e l'infinita curiosità che si scorgono nei suoi occhi quando osserva gli alberi in fiore e i loro colori vivaci al di fuori della finestra mi incuriosivano e mi affascinavano.
Lo osservavo con grande desiderio di conoscere il principio dell'aura di mistero che lo circondava.

È un personaggio singolare, una di quelle persone che trasmettono una nostalgia senza tempo, disinteressato nei confronti della realtà e delle leggi dettate da questa.
C'è, come potrebbe benissimo non esserci, e nessuno ne sentirebbe la mancanza, in tale caso.
Questo pensiero mi riempì di un'immensa tristezza.

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