32 ~ Inevitabilmente sempre noi

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Leggete lo spazio autrice alla fine del capitolo, please. Grazie e buona lettura. Xoxo

Stefano è subito davanti a me ma sento esclusivamente un incessante suono sordo nelle orecchie. Riprovo a chiamare il numero di Lavinia, poi Chris, poi Diego, ignorando i continui richiami di Elena e di mio fratello. <<Maggie, cosa è successo?>>

<<Perché hai urlato?>>

<<Maggie?>>

<<Basta!>> Provo a chiamare un'ultima volta e poi mi arrendo. Quando mi giro verso di loro, Step mi toglie una lacrima dalla guancia, i suoi occhi verdi, stralunati come i miei, mi fissano con angoscia e preoccupazione. <<Non so cosa è successo, hanno urlato, ho sentito uno schianto ma la linea si è interrotta>>

A Elena si mozza il fiato mentre Stefano impallidisce. <<Hanno avuto un incidente?>>

Scuoto la testa, incapace di concepirlo. Non possono aver avuto un incidente, non possono.

<<Un incidente?>> ripete Elena, come fosse in trans. <<E com'è successo? Dove stavano?>>

<<Non lo so, non so niente, stavano raggiungendo la stazione dei treni>>

Snocciolo in fretta la situazione, perché Diego voleva andare via, perché Chris l'ha accompagnato, perché c'erano anche Lavinia e Andrew con loro. Mi fissano entrambi preoccupati. <<Che cosa facciamo?>>

<<Dobbiamo chiamare un'ambulanza.>> risponde Stefano prendendo dalle mie mani il telefono.

<<E cosa diciamo? Non sappiamo in quale punto della strada si trovavano, non sappiamo nulla>>

La mia testa continua a fluttuare nella nebbia, sento solamente il panico che mi attanaglia lo stomaco. È questo dunque che si prova ad avere paura? Ho sempre odiato non essere a conoscenza delle cose, volevo sempre sapere tutto per essere preparata e sempre ho odiato le soprese; tutto per non essere colta alla sprovvista. Se davvero hanno avuto un incidente, come posso rimediare, come posso controllare la situazione?

<<Maggie ha ragione>> afferma Elena guardando mio fratello. <<Andiamo in ospedale>>

<<Quale ospedale? Non sappiamo se li porteranno in ospedale, se li hanno già portati, se li troveranno. E se rimangono per strada e nessuno li soccorre?>> La mia voce si alza gradualmente, ho la gola in fiamme e gli occhi appannati. Cado sul letto con un tonfo mentre anche a Elena si formano lacrime grossolane tra le ciglia.

Mi affianca subito, tenendomi tra le braccia mentre Stefano davanti a noi compone un numero.

<<Chi stai chiamando?>>

Passeggia avanti e indietro per la stanza, il petto che si alza velocemente e le mani che tremano. <<Sì, pronto? Volevo chiedere informazioni sugli ospedali in zona. Sì... No... Hanno tutti il pronto soccorso? Oh, davvero? Sì, sì, l'indirizzo sarebbe perfetto>>

Corre verso il mio comodino tirando fuori in fretta tutte le lettere di Chris e cercando un pezzo di carta. Impreca quando non trova una penna e svelta Elena tira fuori dalla borsa una matita per gli occhi. Stefano scarabocchia sul pezzo di carta un determinato indirizzo mentre io mi limito a fissare la scena, ancora impassibile.

Quando attacca, ci spiega il piano. <<Li ho informati dell'incidente, hanno detto che baderanno a controllare la zona. Ci sono un paio di ospedali in città, ai lati opposti l'uno dall'altro, ma solo quello verso la periferia ha il pronto soccorro. Ho l'indirizzo. Quando li avranno presi, è lì che li porteranno>>

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora