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A dire il vero mi sentivo in apprensione anche io, non soltanto Camila. Mentre eravamo nel corridoio in direzione della cucina, mi sentii nervosa nell'udire le voci di Shane e Jennifer. Che cosa avrebbero detto ora, che cosa sarebbe successo?

Quando arrivammo davanti alla porta della cucina mi soffermai a guardare Camila, per vedere se era pronta e lei fece un cenno affermativo con la testa. Entrammo e vidi subito Shane e Jennifer seduti a tavola. Non appena mi vide mio fratello venne verso di me e mi sorrise, sollevato.

<< Non dirò niente a papà, stai tranquilla>> disse. Io annuii e le presentai Camila.

<< Lei è Camila>>

I due si strinsero la mano e vidi quanto in realtà Camila fosse nervosa.

<< Io sono Shane, lei è Jennifer>> disse mio fratello indicando con un cenno del capo la sua ragazza.

<< Ciao>> rispose Camila con un cenno della testa, e anche Jennifer la salutò senza alzarsi.

<< Stai bene? Non mi sembra a giudicare da questo>> disse Shane indicando l'occhio nero di Camila. Lei sospirò, poi scosse la testa.

<< Tu sei il ragazzo che hanno picchiato. Ti conosco. Mi dispiace così tanto>> disse Camila appoggiando una mano sul braccio di Shane. Lui rise, poi scosse la testa per farle capire che non c'era alcun problema.

<< Non ti preoccupare. Va tutto bene. Tu, stai bene?>> le chiese. Camila annuì ma sapevo che stava dicendo una bugia.

<< A dire il vero ho bisogno di andare al bagno, posso?>> chiese a mio fratello che annuì.

<< Certo. Vieni, ti indico la stanza>> e detto questo i due si allontanarono. Io restai ferma a guardare il pavimento, poi mi avvicinai al tavolo e mi sedetti accanto a Jennifer la quale mi sorrise cordiale. Non parlammo, aspettammo il ritorno di Shane. Il tempo era poco, dovevamo prendere alcune cose e fuggire. Quando mio fratello tornò stringeva tra le mani uno zaino. Iniziò a riempirlo con cibo in scatola, carta igienica e altre cose.

<< Non so perché lo sto facendo. Quella ragazza ha bisogno di aiuto ed io la sto mandando in mezzo ai boschi con mia sorella che non capisce la gravità della situazione. Se chiama papà che cosa gli dico?>> mi chiese sistemando altre cose nello zaino.

<< Che sto dormendo, che sono a lavoro. Ecco, puoi dirgli che ho lo straordinario al supermercato. Digli qualsiasi cosa, basta che tu mi copra>> dissi aiutandolo.

<< Mi dispiace. Apprezzo quello che stai facendo, e mi dispiace procurarti tutta questa preoccupazione. Non volevo che le cose andassero così>>

<< Dove diavolo l'hai conosciuta?>> disse Shane sospirando.

Io guardai l'orologio <<è davvero una lunga storia. Rischiamo di perdere il treno. Dobbiamo fare presto>>

<< Restate qui, lo prendete domani>> provò Shane ma io scossi la testa.

<< No, dobbiamo andare adesso, non c'è tempo>>

<< Almeno lasciate che vi accompagniamo noi. Prendere il treno a quest'ora è pericoloso, e come ci arrivate al cottage?>> riprovò sospirando.

<< Prenderemo un taxi per arrivarci, stai tranquillo. Andrà tutto bene>> dissi io guardando la porta, aspettando che comparisse Camila.

<< Ma..>>>

<< Lascali prendere il treno. Li accompagno io alla stazione. A che ora avete il treno?>> disse Jennifer alzandosi da tavola. Shane la guardò male ma non disse nulla.

<< Tra un'ora>> risposi io guardando la ragazza e chiedendole scuse con lo sguardo. Lei annuì, poi si rivolse di nuovo a me.

<< Ho due domande da farti, forse tre. Michael è ancora vivo?>> mi chiese. Feci un cenno affermativo con il capo.

<< E conosce il tuo nome?>>

<< No, non credo. Non credo lo conosca. Camila non deve averglielo detto>> dissi io.

<< Bene. Perché lo devo sapere. Perché se questa storia avrà delle conseguenze su Shane il probelma diventerà anche mio>> disse seria. Per la prima volta mi parlava come una poliziotta. Io feci un cenno con la testa per farle capire che avevo compreso.

<< Okay. Shane crede che tu debba sapere che cosa aspettarti se Camila ha deciso di smettere con l'eroina. Pensi che abbia deciso seriamente di smettere?>>

<< Non ne sono sicura>> dissi guardando di nuovo la porta. Camila ci stava mettendo troppo.

<< Perché appena cercherà di smettere si sentirà malissimo. Davvero male. Penserò di dover morire, oppure di essere diventata matta. Diventerà depressa, poi irrascibile. Dolori da ogni parte, prurito. Ti odierà a morte, ti mentirà. Devi stare molto attenta. Pensi di essere pronta per tutto questo?>> chiese seria.

Io non seppi cosa rispondere. Non avevo idea di cosa fare in quei casi, anche se sapevo che sarebbe stato davvero difficile.

<< Ne vale davvero la pena Lauren?>> mi chiese Shane. Io annuì con decisione, e lui sospirò, venendo verso di me e abbracciandomi. Non mi chiese nulla, forse lui aveva capito tutto senza che io parlassi.

Quando tornò Camila controllai i suoi occhi senza farmi notare. Sembrava stare bene ma non potevo esserne del tutto sicura.

Salimmo in auto di Jennifer, dopo che Shane ebbe sistemato il viso di Camila con del disinfettante e acqua pulita.

<< Hai preso le chiavi del cottage?>> mi chiese Shane guardandomi. Io annuì, stringendo forte la mano di Camila. Lei stava guardando fuori dal finestrino.

<< Ho preso tutto. Stai tranquillo. Se ci sono problemi ti chiamo>> dissi e lui annuì tornando a guardare fuori dal finestrino a sua volta. Non parlammo per tutto il tragitto, troppa era l'agitazione. Continuavo a pensare a quello che mi aveva detto Jennifer, al fatto dell'eroina. Se Camila voleva smettere sarebbe stato davvero molto difficile. Lo sapevo.

Mi rivolsi a Camila.

<< Hai detto come mi chiamo a Michael?>> le chiesi. Lei scosse la testa.

<< No, ho detto di non ricordare il tuo nome. Non so se mi ha creduta, ma non importa. Lui non sa come ti chiami>> disse decisa. Io annuì, poi tornai a stringerle forte la mano. Lei appoggiò la nuca sulla mia spalla e mi sentii un po' meglio.

Quando arrivammo alla stazione Shane mi abbracciò forte. Jennifer invece restò in auto. Io presi i bagagli, Camila aprì lo sportello ed uscimmo dall'auto. Il treno stava per arrivare.

Dopo l'abbraccio di mio fratello mi sentii male. Stavo davvero per andarmene.

<< Chiamami quando arrivate>> mi disse Shane. Io annuii, restituendogli l'abbraccio, poi lo lasciai andare. Mi voltai in direzione delle stazione e seguii Camila che si era già incamminata. Mi voltai un'ultima volta a guardare l'auto. Jennifer aveva indossato un paio di occhiali da sole anche se non c'era alcun raggio e sembrava essere in modalità poliziotta. Shane mi salutò con la mano, un saluto che ricambiai. La voce di Camila mi riportò alla realtà.

<< Dai Lauren, fa presto o perderemo il treno>>

Tornai a guardarla ed annuii di nuovo, senza smettere di pensare a quello che mi aveva detto Jennifer. Non potevo più tornare indietro, così seguii Camila nella stazione.

Corremmo con forza, in direzione del binari e quando arrivammo il treno stava per partire. Salimmo in fretta, lasciandoci alle spalle la folla, la stazione, mio fratello.

Ho aggiornato prima del previsto... a questo punto vorrei ricevere almeno 10 commenti:) Per sapere cosa ne pensate, se vi piace. E forse posto anche il prossimo 😅 Grazie di aver letto. Vi lascio i miei contatti

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30 marzo 2017

CamilaWhere stories live. Discover now