Capitolo 24

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Jade's Pov.
„ Grazie Carl ” – così pensai nella mia testa. Il vecchietto aveva ragione. E pensavo che fosse un segnale che dovevo inseguire. E se non fossi stata così testarda, adesso tutto questo non sarebbe successo.
Sfortunatamente mi allontanai molto dal posto, ed era passata un'ora nel frattempo che parlavo con Carl e bevevo il mio té ai frutti rossi.
Quello che stavo pensando era solo di trovare tutte e due, e scusarmi.
E, un giorno, farlo anche con Perrie, quando possibile.
L'avevo fatta grossa. Avevo tradito la loro amicizia, non mi ero fidata. Avevo agito d'istinto e non me ne era fregato più niente.
Avevano fatto tanto per farmi sorridere e come le avevo ripagate ? Mandandole a cagare.

Sì, brava, Jade. Tu e le tue cagate mondiali, ma come ti è saltato in mente.

Arrivai fino al ristorante, ma ormai loro erano già andate. Percorsi qualche chilometro a piedi, ma di Jesy o Leigh nessuna traccia.
Sudavo freddo e volevo recuperarle prima che potessero pensare male di me definitivamente.

Dopo un lungo tragitto, decisi di ritornare a casa ed aspettarle lì, mi sembrava inutile ormai perdermi per le strade. Prima o poi sarebbero ritornate.

Jesy's Pov.
Io e Leigh l'avevamo rincorsa per un tratto, fino a vedere la sua testolina scomparire nel nulla.
Non avevamo smesso di cercarla, ma ormai perdendo il senso di orientamento, lasciammo perdere e aspettammo il suo rientro. Voleva solo stare sola, evidentemente.

Leigh-Anne : « Ma che cazzo faccio di sbagliato, per provocare reazioni così alle persone ? Jesy, dimmelo. »

Jesy : « Lee, basta. Non affliggerti anche tu adesso. Hai solo cercato di aiutarla. Sì, forse la situazione si è un po' ribaltata, ma è stata colpa sua, mica tua. Io lo so come sei fatta, Leigh. Non avresti mai voluto il suo male. »

Leigh-Anne : « Sì, lo so .. Ma già la situazione con Perrie, hai visto come si era svolta ? Ho deciso che non parlerò più di queste faccende con nessuno, o rischio di rovinare la nostra amicizia. »

Abbracciai Leigh. Non ci potevo credere che tutte queste cose stavano accadendo in un lasso di tempo così breve. Solo pochi mesi di distanza.
Ero comunque sicura che saremmo riuscite a superarle tutte, come avevamo sempre fatto.

Jesy : « Tesoro, credo che Jade sia ritornata a casa .. non c'è altra soluzione. Non può essere andata da altre parti. Poi, dai. La conosciamo bene la nostra Poopey, dopo si calma e capisce tutto. O almeno così spero sia successo anche questa volta. »

Leigh-Anne : « Sì, anche io l'ho pensato. Beh, allora torniamo a casa e vediamo. Se non c'è, io propongo di andare al centro di polizia. »

Jesy : « Certo che sì, Lee. »

Jade's Pov.
Me ne stavo seduta sul divano a guardare la televisione, col volume più basso del silenzio stesso.
Mancavo di compagnia, quindi delle immagini su uno schermo non potevano che aiutarmi a farmi passare il tempo.
I minuti passavano come ore, i secondi in secoli, i millisecondi in millenni.
Finché non sentii dei passi.
Era tardi, erano le 23:25 e sospettai fossero Jesy e Leigh.
Ero così spaventata che, se anche non volevo, piangevo.
Non fui mai stata così in ansia di parlare con loro in tre anni che ci conoscevamo e passavamo la nostra vita praticamente assieme.
Quindi, la voce di Jesy urlò nella stanza.

Jesy : « .. Jade ? Sei a casa ? »

Jade : « ... Sì, sono qui, Jesy. »

Jesy e Leigh chiusero la porta sbattendola dolcemente nella fessura metallica. Si sentii il rimbombo e l'eco dei passi che giungevano nel soggiorno, dove io stavo seduta.
Mi presi la testa fra le mani e respirai profondamente.
Non c'è stato bisogno di alzarmi, né di dire qualcosa.
Jesy e Leigh mi si sedettero affianco e mi abbracciarono.

Leigh-Anne : « Eravamo preoccupatissime, Jade ... pensavamo ti fosse successo qualcosa. »

Jade : « No .. sono arrivata qui mezz'ora fa e ho aspettato che arrivaste a casa. Ho anche bisogno di .. »

Respirai, perché non presi fiato precedentemente.

Jesy : « Sì ? »

Jade : « .. di scusarmi. Scusate se sono una persona difficile, ho mille paranoie in testa e l'assenza di Perrie mi ha fatto perdere il controllo.
La verità è che mi sono informata e ho letto che il trauma può essere permanente, ma io non voglio perderla, ragazze. Non voglio perdere nessuna di voi, e ho paura. Ho tanta paura che questo non si superi e che tutto rimarrà oscuro.
Ma, prima mi sono resa conto delle cazzate che ho fatto con voi e con Perrie. E che ho bisogno di imparare, di crescere.
Non ve lo dimostro spesso quanto vi ami dal profondo del mio cuore, ma è solo per colpa del mio carattere così chiuso, che non mi permette di vivere davvero.
Siete la mia unica certezza, nella vita, e pensare di perdervi sarà il mio più grande rimpianto. Ma non voglio che succeda. »

Jesy : « Jade, ti promettiamo che, qualunque cosa accada, noi ci saremo. Supereremo tutto, come abbiamo sempre fatto. Siamo una famiglia, nessuno viene abbandonato. »

Mi rallegrai a sentire quelle parole.
Un brivido di gioia mi sorpassò la schiena.
Guardai Jesy, sorrisi a cento denti e piansi lacrime di felicità, perché sapevo che non sarebbe stata la fine.

Leigh-Anne : « Ragazze, è arrivato un messaggio da Natalie !! »

Mi si illuminarono le pupille a quello che mi disse. Poteva essere una buona o una cattiva notizia.

„ Ho bisogno di vedervi presto nel centro riabilitativo per parlarvi di Perrie. Se vi va bene, domani vi aspetto alle 10:30 di mattina.
Un bacio, Natalie. xoxo

Chissà se il buon Dio aveva ascoltato le mie parole.
Quella notte, io, Jesy e Leigh avevamo dormito insieme, abbracciate e piene di speranza su quel messaggio.

piece by piece | jerrie ♡Where stories live. Discover now