Vivere è atroce...

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Vivere è atroce, come se lanciando delle monetine ti uscisse sempre croce quando avevi scommesso su testa e testa quando avevi scommesso su croce, sbagliando ogni santa volta, nonostante ci sia il 50% di probabilità di azzeccare. La vita è un labirinto truccato, muro continuo su ogni lato; una rosa priva di petali e piena di spine. Anni insulsi si susseguono senza senso, uno spreco di tempo. Cuore rattrappito e bruciato e che non smette mai di ardere perché non impara mai dai suoi errori; e tu invece preferiresti il gelo perché farebbe meno male, ma non riesci a soffocare la luce che t'abbaglia e t'illude. Un dolore inenarrabile, a metà fra tristezza, rabbia e rassegnazione. Voglia di soffocare, di rimpicciolirsi fino a scomparire e non lasciare di sé traccia alcuna. Mi sono impegnata a fondo, ho dato il massimo e non ho ottenuto nulla di ciò desideravo, e allora di più cosa potevo fare? Mi dicono di non arrendermi, ma ho davvero scelta? Sono circondata ormai, o mi arrendo o muoio, perché scappare sarebbe come correre su un tapis roulant; non posso allontanarmi dal vuoto riempito di niente che c'è dentro me; né posso sfuggire alla mia vita né dolce né salata né amara; ma solo insapore e inodore e inudibile e incolore, invisibile e inutile.  

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