La mia pelle è sottile, un foglio di carta velina: anche le carezze la graffiano.
La mia pelle è chiara, un foglio bianco: le esperienze negative, neri pennarelli, la deturpano.
La mia pelle raggrinzisce, un foglio di carta crespa: rughe profonde di rimpianti e rimorsi la solcano.
La mia pelle è ruvida, un foglio di album da disegno: i ricordi sono scarabocchi orribili e indelebili.
La mia pelle è un libro a metà: non c'è ancora la fine, ma gli esiti possibili sono significativamente limitati da ciò che è già stato scritto.