"Allora, come vanno le cose tra di voi?" chiede Mr. Styles dopo alcuni istanti di silenzio.

"Bene" risponde brevemente Harry.

Credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che questo argomento non è la ragione per cui Harry è venuto qui. Si sente la tensione nell'aria e riesco a notare l'impazienza disegnarsi sulla sua mascella.

"E Louise? Sta bene?" prova ad intavolare una conversazione, solo per essere congedato da un "yup" da parte di Harry.

Immagino che dovrò mediare...

"Sta bene, sta facendo la spesa per preparare un bel pranzetto per quando Lei tornerà a casa" dico sperando di iniziare una conversazione normale, nonostante ora Mr. Styles sembri a disagio.

"Oh si...a proposito" mormora fregandosi il labbro e guardandoci scettico, "Non credo che tornerò a casa per ancora qualche giorno"

"Cosa?" chiede Harry guardando suo padre sinceramente dispiaciuto. "Perché no?" sbotta.

È arrabbiato.

"Ci sono state alcune complicazioni con la terapia, e devono capire cosa ci sia che non va prima di decidere-"

"Complicazioni? Di che tipo?" interrompe Harry.

Oddio no, è la parola che ho sentito dal Dottore di mio fratello. "Complicazioni". In sostanza significa che il corpo sta facendo fatica a sopportare la terapia, dato che la malattia sta evidentemente diventando più forte.

"Non ne sono ancora sicuro, ha qualcosa a che fare con il mio...cancro che è forse ad uno stato troppo avanzato" dice fissando Harry con uno sguardo triste, sapendo che ogni parola lo sta ferendo.

E poi eccolo. "Stato troppo avanzato". Allora è vero, questo cancro ha oltrepassato il punto in cui può essere fermato, quindi ora si può solamente vivere il tempo che rimane. Quasi inizio a singhiozzare, ma mi trattengo ed afferro la mano di Harry; so di dover essere lì per lui più di quando voglia piangere. Harry mi guarda confuso dal mio improvviso contatto e poi si gira di nuovo verso suo padre.

"In che senso è in uno stato troppo avanzato? Tipo...hai bisogno di più terapia delle altre persone? Starai qui per un bel po'? Che cazzo significa?!" la velocità con la quale Harry sta parlando accelera progressivamente ed anche il volume aumenta, e capisco che sia scioccato dalla novità.

Mr. Styles chiude gli occhi per un istante e sospira sonoramente prima di posare nuovamente lo sguardo su Harry.

"Figliolo, sto morendo e non penso ci sia molto che i Dottori possono fare"

Harry molla la presa sulla mia mano e capisco immediatamente che è distrutto. Io strizzo la sua mano sperando che mi guardi, ma non lo fa. La sua postura è afflosciata sulla sedia ed i suoi occhi che una volta erano di un verde vivo, ora fissano inespressivi il pavimento bianco. Si ricompone sulla sedia, non è in grado di formulare una risposta o una frase. Non è arrabbiato, triste, scioccato o infuriato. Non sta piangendo, discutendo o urlando.

È semplicemente distrutto.

-

Una volta tornati a casa Harry si dirige lentamente ed in silenzio nella sua stanza, io lo seguo in silenzio. Si siede sul bordo del letto e guarda fisso per terra. Mi tolgo la giacca e le scarpe e le deposito vicino alla porta prima di raggiungerlo a letto. Lo circondo con un braccio ed appoggio la testa sulla sua spalla. Non ha avuto nessuna reazione da quando suo padre ha annunciato che il suo percorso di terapia era praticamente finito. Ho che le lacrime rigassero le mie guance mentre abbracciavo Mr. Styles mente Harry mi aspettava sulla porta senza dire una parola a suo padre. Mr. Styles era ovviamente ferito ma non mi ha comunque rivolto un piccolo sorriso per rassicurarmi che tutto sarebbe andato bene, ma sappiamo tutti che non è così.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin