Zayn era sul letto, nudo, con sdraiata sopra di lui Zoey, mezza nuda e si stavano baciando.

"A volte l'alcol è esattamente ciò che ci vuole." disse convinto Louis.

Liam prese il bicchierino con all'interno un liquido ambrato ancora molto titubante. Lo portò lentamente alle labbra, riversando l'alcolico all'interno della bocca, per poi inghiottire immediatamente. Gli bruciò la gola e dopo qualche secondo gli arrivò direttamente al cervello. Non aveva mai bevuto granché, escludendo qualche birra ogni tanto, quindi un superalcolico di quel genere gli fece subito effetto.

Dopo il terzo bicchiere il sapore migliorò leggermente, ma ovviamente era già ubriaco marcio.

"Come va?" Chiese Louis che si era limitato ad una birra visto che doveva riportarlo a casa.

"Forse ho bevuto abbastanza da-da uhm... - ci pensò un attimo. - cosa stavo dicendo?" sussurrò con la voce così impastata che al suo amico risultò difficile riuscirlo a capire completamente. "ma sai, lui me lo ricordo bene. E la scena di prima -si picchiettò le palpebre chiuse- è ben stampata qui dietro." aggiunse affranto, guardando verso il bancone consumato da altre mille storie. Tutte così simili eppure sempre così diverse.

L'amore aveva condotto lì innumerevoli persone a sfogarsi con il barista o il proprio amico. L'amore è l'artefice di molto, forse delle cose più belle della vita, ma possiamo chiamarlo anche un distruttore, uno spietato guerriero, che nulla può fermare dal distruggerci dall'interno lentamente e fatalmente.

Ovviamente quella sera Louis non poté impedire al castano di mandare chissà quanti messaggi al ragazzo asiatico. In uno gli chiedeva come aveva potuto fargli quello. In un altro lo mandava rudemente a quel paese. In un altro ancora gli diceva che sì, lui aveva visto tutto e che mai avrebbe voluto vederlo di nuovo. Gli aveva anche detto che non era vero e che mai sarebbe riuscito a farlo, e gli aveva scritto che era una bugia, gli aveva fatto troppo male fino a quel momento affinché tutto passasse velocemente. Zayn aveva risposto confuso a quella miriade di messaggi, così Louis stanco delle parole poco chiare di Liam, prese in mano la situazione e spiegò ciò che l'altro ragazzo aveva visto e che era colpa sua se era ridotto in quello stato. Il ragazzo moro aveva provato invano di spiegare come realmente fossero andate le cose.

Liam, ancora ubriaco dalla serata appena passata con Louis, aprì la porta di casa, con ovvie difficoltà, solo per trovare i suoi genitori che lo fissavano intensamente con maschere di pura indignazione e delusione, così il castano fece la prima cosa che gli passò per la testa ancora fantasticamente leggera, ovvero chiudere la porta e raggiungere il suo amico dagli occhi color ghiaccio. Scoppiarono entrambi a ridere per quella situazione e sgommarono sulla strada andando, per il momento, il più lontano possibile. Intanto Zayn, che aveva visto tutta la scena dall'alto della sua camera, preoccupato raggiunse i genitori del suo amico.

"Cos'è successo?" chiese.

"Aspetta, non era con te?!" quasi urlò la madre. Il moro scosse soltanto la testa, senza aggiungere nulla.

"Cosa gli sta succedendo?" chiese il padre a bassa voce.

Erano tremendamente preoccupati. Il figlio più piccolo non si era mai comportato in quella maniera. Era una situazione completamente nuova per loro.

Purtroppo Zayn aveva l'impressione che sapesse benissimo cosa stesse succedendo e la cosa che più lo spaventava era che probabilmente era tutta colpa sua.

Si rese drasticamente conto che lo aveva spezzato.

--

Liam era tra le braccia della madre e piangeva, come quando era piccolo, e la madre non poté far altro se non cullarlo a sé.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 22, 2017 ⏰

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