Capitolo 9

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Passarono tranquillamente, o quasi, due mesi. Liam aveva continuato ad uscire con Martin che alla fine non si era rivelato poi così male, anche lui sapeva ascoltare le poche volte che il castano decideva di aprire bocca. Non aveva più provato a baciare il suo migliore amico e sembrava che la storia tra questo e Zoey avesse ripreso il vecchio splendore, ma come poteva sapere che in realtà era tutta un'enorme messa in scena? Zayn non era felice ed aveva la tremenda sensazione che il suo Liam si stesse allontanando sempre di più. Forse era per questo che ogni volta che ne aveva l'occasione l'osservava e successivamente riproduceva quel viso che reputava perfetto sul suo fedele quaderno. Zayn non aveva mai smesso d far incontrare quelle labbra con le sue, ma non poteva continuare per sempre senza che lui lo sapesse. Era una tortura vedere quelle stesse labbra, che tanto sognava e spesso riusciva a sfiorare, baciare qualcun altro all'oscuro da occhi indiscreti, ma sfortunatamente lui riusciva sempre a vederli e ogni volta sentiva il rumore sordo del suo cuore incrinarsi, ancora e ancora. Non sarebbe sopravvissuto ancora per molto.

Il viaggio organizzato dal college era ormai alle porte e i ragazzi della facoltà d'arte avevano cominciato a stringere amicizia con gli studenti di quella di architettura. Con immensa sorpresa di Liam, quest'ultimo era riuscito a stringere amicizia con due ragazzi senza l'aiuto supplementare di nessuno. Louis, uno dei due ragazzi, con occhi di quel celeste ghiaciale ma caldo allo stesso tempo, si era rivelato davvero un ottimo amico e spesso passavano molto pomeriggi insieme e Liam si ritrovava a dover dire una parola a Zayn che mai avrebbe immaginato, "no".

"cosa vogliamo fare oggi?" chiese Louis, con fare annoiato, appoggiando la schiena al muro accanto la porta dell'ultima lezione di Liam.

"beh visto che domani partiamo che ne dici di preparare le valigie?"

"aspetta." disse mettendosi dritto, con gli occhi spalancati. "partiamo domani? Di già?" domandò più che altro a se stesso, con delle piccole note di panico nella voce. Prima che il più piccolo potesse rispondere Louis riprese il suo piccolo monologo. "mi ero completamente scordato. Mi dispiace amico, ma passerò tutta la serata con Harry. Glielo avevo promesso."

"allora ci vediamo domani." lo spinse incoraggiandolo a sbrigarsi per andare dal suo fidanzato.

Poco più lontano Zayn aveva osservato tutta la scena, mentre in silenzio e in sovrappensiero, aspettava di poter incontrare il suo insegnante d'arte per sapere il risultato del loro ultimo compito.
"avanti." sentì una voce dall'interno dell'aula, e appena vide quel volto familiare continuò, "prego signor Malik, si accomodi."

Estrasse il suo disegno da una cartella verde palude.

"inutile dire che come sempre mi hai impressionato con il tuo stile particolare, ma questa volta c'è stata una cosa che mi ha colpito particolarmente." girò il disegno in modo che il ragazzo potesse vederlo meglio. "l'ho visto e mi è venuta in mente una sola domanda: di cos'è che hai paura?"
"come scusi?" Chiese dubbioso.
"Guardando questo ritratto del signor Payne, completamente privo di colori che possano spiegare altre emozioni, mi è parso ovvio che tu debba avere paura di qualcosa. La domanda è cosa." Fece una piccola pausa, probabilmente per dare un peso significativo alla frase successiva. "Ma vedendo la tua espressione e i vostri comportamenti nell'ultimo periodo è palese che tu abbia paura di ciò che stai provando. Adesso perdona la mia sfacciataggine, ma accetta questo consiglio da un uomo che ne ha passate parecchie per quanto riguarda l'amore; non sopprimere mai ciò che senti o quel sentimento ti logorerà dall'interno, fino a quando di te non rimarrà altro che una massa indistinta di scarti che il tuo sentimento avrà voluto lasciare di te. Perché ricorda: insieme all'amore arrivano altri sentimenti, oscuri e pericolosi, come la gelosia, mai sottovalutarla."
"Grazie per il consiglio signore, ma penso che ormai sia troppo tardi." Sussurrò alzandosi per lasciare la stanza con una strana morsa alla bocca dello stomaco che, appunto lo stava logorando lentamente da tempo ormai.

"Bene ragazzi, andiamo a fare il check-in e poi siete liberi di andare in giro." Comunicò l'insegnante di storia dell'arte.
Liam e Zayn si guardarono con occhi sognanti. Erano entusiasti di poter partire e stare lontani dai problemi per un po'. Così dopo aver ritirato i biglietti si sparpagliarono, ma i due ragazzi rimasero da soli, almeno finché non arrivarono Niall, con i suoi splendenti occhi azzurri tutti luccicanti dall'entusiasmo, e Louis accompagnato dal suo altissimo ragazzo.
"piacere, io sono Harry. Tu devi essere Liam." si presentò sorridendo con una voce profonda che scosse il più piccolo.
"io, ehm, sì- sono Liam, piacere mio." gli strinse la mano.

Ci vollero almeno quindici minuti prima che riuscissero a separare l'adorabile coppia, entrambi con gli occhi lucidi. Stare un mese separati non doveva essere facile, ipotizzò Liam. Per fortuna non aveva mai dovuto affrontare nulla del genere visto che non si era mai dovuto separare da Zayn e mai avrebbe dovuto farlo, pensò. Incredibile come possano cambiare velocemente le cose nell'arco di un mese.  
All'altopadlante dell'areopprto chiamarono ad imbarcare il loro volo e i quattro ragazzi raggiunsero il gate quasi saltellando dalla gioia.
Zayn si strinse ancora più vicino a Liam entusiasta dall'idea di un mese, solo loro due, e bellissime città da visitare. Il cuore di entrambi scalpitò leggermente.

Sapevano che sarebbe successo qualcosa durante quel viaggio. Era come se lo sentissero nelle vene che presto qualcosa sarebbe cambiato. La vera domanda era, sarebbe stato in meglio o in peggio?

Laughter Lines||ziam (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora