Capitolo 6

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Liam si ritrovò a masturbarsi sotto la doccia pensando ancora al sogno appena avuto, pensando alle grandi e delicate mani di Zayn che lo accarezzavano ovunque. I capelli, il collo, per poi arrivare al petto e scendere ancora fino alla sua intimità. Venne subito dopo quel pensiero che gli provocò una stretta allo stomaco. Dopodiché indossò la prima cosa che pensasse fosse la più comoda e si sdraiò sul letto. Pensò al sogno sul suo migliore amico.

È tutto così sbagliato.

Liam era spaventato, molto.

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Zayn si svegliò confuso e tremendamente eccitato. Anche lui aveva avuto il medesimo sogno del ragazzo che abitava a pochi metri di distanza, anche se ovviamente non poteva saperlo.
Se c'era una cosa in cui era bravo, forse il numero uno, era proprio la capacità di ignorare i problemi o ciò di cui aveva paura, almeno finché le situazioni non gli fossero andate a sbattere contro con la forza di un treno ad alta velocità, così semplicemente ignorò la stretta allo stomaco, il battito accelerato e l'erezione. Ma nonostante ciò sentiva che c'era qualcosa che non andava, e se quella sensazione non proveniva da lui, poteva farlo solo da un'altra persona. Uscì velocemente da casa, dopo essersi vestito e lavato, ed arrivò alla porta della camera di Liam. Per la prima volta in vita sua esitò ad entrare. Con la mano appoggiata alla maniglia lucida si chiese se fosse davvero il caso di andare da lui e fare finta che non avesse mai sognato nulla, ma se invece ne avessero discusso avrebbe significato affrontare il problema e lui non ne aveva la minima intenzione. Così decise di entrare con un sorriso sul volto che subito si spense quando vide lo stato in cui era il suo migliore amico. Rannichiato sul letto in posizione fetale, con i capelli ancora bagnati dalla doccia recente e il volto arrossato dalle evidenti lacrime che solcavano quel viso tremendamente bello.
"cos'è successo Liam?" domandò sdraiandosi vicino a lui, abbracciandolo.
"Zayn credo di avere qualcosa che non va. Non mi sento giusto."
"perchè pensi questo?" chiese corrugando la fronte.
"stanotte ho fatto un sogno, sai era molto... spinto.." ammise imbarazzato."su un ragazzo. Zayn se io fossi gay? Non voglio essere diverso."
"non è essere diversi. É aver trovato il coraggio di essere se stessi in un mondo che è quel che è. Devi esserne fiero." Stranamente anche lui si sentì meglio dopo quelle parole, come se le avesse dette anche per se stesso, come se avesse avuto bisogno di essere rassicurato che tutto ciò che aveva pensato non era sbagliato, ma normale.
"Grazie." gli sussurrò all'orecchio Liam per poi chiudere gli occhi e lasciarsi tranquillizzare dalle carezze del suo migliore amico.
Zayn guardò attentamente il volto del ragazzo tra le sue braccia. Lo trovava immensamente attraente e il sogno terminato solo poco tempo prima di certo non aiutava a mantenere la calma e un'altra cosa nei suoi pantaloni. Così quando sentì il respiro farsi più pesante e regolare, un'idea folle ma elettrizzante gli attraversò il cervello.
E se lo avesse baciato?
Lui dormiva e non avrebbe mai saputo nulla. Non volle prendere in considerazione come si sarebbe sentito dopo quello che voleva fare quasi disperatamente. Non stava considerando il possibilissimo imbarazzo e l'inevitabile cambiamento nel loro rapporto, ma nonostante ciò decise di avvicinarsi lentamente al volto del suo migliore amico. Sentì i loro respiri unirsi sulle sue labbra come ad invitarlo a continuare, e così fece, dopo essersi assicurato che Liam stesse dormendo davvero. Fu un leggero sfioramento di labbra, e Zayn non riuscì a sentire il sapore di Liam ma le sue labbra erano così morbide che avrebbe voluto davvero approfondirlo. Purtroppo si ritrovò ad allontanarsi con il viso, anche se di poco, e continuò a stringerlo forse un po' più forte.
Passò velocemente buona parte della giornata mentre i due ragazzi rimasero in quella posizione, nella camera del più piccolo. Quella camera che aveva visto davvero di tutto e le cose migliori dovevano ancora arrivare.

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"Avanti Liam! Sbrigati è tardi!" Lo spronò Zayn mentre si guardava per l'ennesima volta allo specchio assicurandosi che il suo costume fosse ancora perfetto.
"Io sono Batman. Non sono mai in ritardo, gli altri sono sempre in anticipo." Disse con voce bassa, cercando di imitare al meglio quella di Bruce Wayne. Zayn rise reggendosi la pancia, piegato in due. Liam arrossì e sorrise leggermente, era felice di farlo ridere in quel modo, in più adorava il suono della sua risata, era come se anche la sua anima diventasse più leggera.
"Andiamo Batman." Disse ancora tra le risate. Gli prese la mano e subito il più piccolo si agitò, cercando di non darlo a vedere, ovviamente con scarsi risultati.
"Anche se ho il costume da Joker puoi stare tranquillo, non cercherò di ucciderti." Gli fece l'occhiolino e Liam sorrise arrossendo, ancora.
Da poco tempo ormai aveva accettato il fatto di essere omosessuale e che forse, dico solo forse, provava qualcosa per il suo migliore amico. Se anche fosse stato vero era intenzionato con tutte le sue forze a tenerlo nascosto, non voleva certo rovinare il loro rapporto, senza sapere però che se avesse ammesso i suoi sentimenti ci sarebbero stati molti meno problemi, dolori e fraintendimenti. Soprattutto, non poteva sapere quello che Zayn faceva ogni volta che il ragazzo con la voglia sul collo dormiva al suo fianco. Non sapeva del piccolo sfioramento di labbra che accadeva spesso, forse troppo.

Laughter Lines||ziam (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora