Capitolo 8

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Liam era appena arrivato a casa dopo aver trascorso il pomeriggio con Martin. Forse si era anche divertito, ma non era stato completamente a suo agio. Aveva parlato pochissimo, avendo paura che se stesso non fosse stato abbastanza, ma aveva ascoltato. Lui era un bravissimo ascoltatore.

Salì al piano di sopra e aprì la porta della sua camera, e si posizionò davanti al computer che stava ancora scaricando le foto dalla macchinetta fotografica.

Cercò altre cose da fare mentre questa finiva di passare tutte le immagini e i momenti che erano stati immortalati per sempre, forse era proprio per questo che al ragazzo piaceva tanto la fotografia, poteva fermare il tempo anche se solo per uno scatto, e sarebbe rimasto immutato nonostante le cose nella vita sarebbero inevitabilmente cambiate.

Stava tranquillamente leggendo un libro quando sentì un rumore provenire dalla finestra. Voltò il viso in quella direzione ed urlò.

"Perché urli?" gli chiese Zayn.

"Ma ti pare una cosa normale entrare dalla finestra?!" domandò retorico con un tono di voce molto alto, mentre con una mano premuta sul petto cercava di far calmare il cuore, in modo incredibilmente teatrale.

"Mi sembrava un'idea divertente." scrollò le spalle.

"Un'idea divertente? Ma davvero?" lo guardò in malo modo.

Il ragazzo moro ghignò felice nella sua reazione.

Dal computer provenì un leggero suono di notifica, indicando che il passaggio di dati era appena terminato ed entrambi i ragazzi voltarono lo sguardo verso l'oggetto incriminato. Subito Liam ci si fiondò sopra sperando che il ragazzo appena dietro di lui non avesse visto quelle foto. Ma non c'era motivo di nasconderle, Zayn era più sveglio che mai durante quel pomeriggio e non avrebbe mai potuto smettere di sorridere al solo pensiero che ciò che faceva non era unilaterale, ma che forse i suoi strani e nuovi sentimenti potevano essere ricambiati.

Ma quali sentimenti se non quelli di una profonda amicizia? Anche se quel pseudo bacio testimoniava ben altro.

"Oggi sono uscito con Martin." sussurrò Liam, mentre Zayn veniva invaso da quella ormai familiare stretta allo stomaco.

"E beh," tossì. "Com'è andata?" chiese.

"E' stato strano, molto strano. Non ero esattamente a mio agio." rivelò finalmente, e la vena sul collo del ragazzo moro prese a sgonfiarsi. Il più piccolo lo notò, ma lasciò correre.

"Cambiando argomento..."

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Finalmente quel giorno tanto atteso arrivò. L'ultimo giorno dell'anno era appena cominciato.

Zayn svegliò rumorosamente il suo migliore amico chiamandolo ininterrottamente. Era diventata una loro tradizione ormai svegliarsi presto e cominciare al meglio la giornata, così con il disappunto del più piccolo riuscirono ad andare a comprare due colazioni abbondanti nell'unico caffè aperto.

Stavano tornando a casa quando Zayn si sentì richiamato da una voce che aveva cercato di evitare per tanto tempo, ma non avrebbe potuto farlo per sempre. Si voltò molto lentamente vedendo quel volto che non gli provocava più nessun tipo di sentimento.

"Zayn! Amore mio! Dove stai andando?" urlò con voce civettuola mentre gli avvinghiava le braccia al collo, cosa che a Liam non piacque per niente.

"Stavo tornando a casa mia con Liam per preparare i festeggiamenti per questa sera." rispose annoiato.

"Perfetto, a stasera ragazzi!" scoccò un bacio veloce sulle labbra di Zayn e se ne andò sculettando.

"Ma... ma noi non l'abbiamo invitata." si lamentò subito dopo il più piccolo.

Laughter Lines||ziam (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora