Ricordi

35 6 3
                                    

<<Promettimi che quando guarderai questa rosa rossa penserai a me, anche se non dovessimo vederci più... Promettimelo!>> mormorava la piccola bambina dai lunghi capelli neri rivolta solo al ragazzino tanto grande quanto lei, in piedi l'uno davanti all'altro.

<<Promettimi...>> e qua fece una piccola pausa, mentre una silenziosa lacrima scivolava giù dalle guance della bambina, lasciando dietro di sé una scia bagnata luminosa sul suo viso, quanto i suoi occhi. <<... che non mi dimenticherai>> I lunghi capelli neri ella bambina furono mossi dal vento. <<Ti voglio bene così tanto, ti prego non dimenticarmi>> ripeté mentre una seconda lacrima silenziosa bagnò l'altra guancia del viso paffuto e roseo della piccola. Il bambino davanti a lei, la guardava sforzandosi di trattenere le lacrime, a testimonianza lo erano i suoi pugni chiusi, la gola secca: non riusciva a spiccicare parola. Il dolore era tanto, per entrambi. <<Diverrò un fantasma di ricordi...>> mormorò infine mentre i loro occhi si incontrarono, forse per l'ultima volta. Il bambino non replicò, non una parola lasciò la sua bocca. La bambina infine abbassò il viso mentre altre lacrime numerose le popolarono le guance, osservava il terreno erboso, vedendo doppio a causa delle gocce di pianto. Si mordicchiò il labbro carnoso, in combutta con sé stessa. Infine rialzò il viso guardando nei pozzi scuri di lui, si guardarono ancora una volta, per pochi miseri secondi. Fu il bambino a spezzare il loro legame fatto di sguardi, abbassando a sua volta gli occhi al terreno, stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche. Poi la bambina si voltò dando la schiena al suo interlocutore, <<Questo è un addio>> mormorò con voce rotta dal pianto, fece per fare un passo, quando le mani di lui si artigliarono sul suo polso, bloccandola in una presa ferrea a cui non c'è via di uscita. <<Non ti lascerò andare via...>>

<<Rimani, resta con me>> sussurrò infine quasi in tono di supplica, abbassando lo sguardo evitando di guardare lei. La bambina si voltò verso di lui, osservando dapprima la presa sul suo polso e poi il viso di lui, rivolto a terreno. <<Lo sai che non posso>> mormorò tristemente mentre ancora una volta il vento sembrò chiamarla a sé attirando i capelli setosi che ondeggiarono lievemente. <<Devo farlo, io non sono e mai sarò di questo posto. Per quanto desideri restare qui, ho una vita all'esterno...>> rispose infine rivolgendo un'occhiata nostalgica alle montagne distanti.

Anche se con enorme dolore, lui abbandonò la presa sul suo polso per rialzare gli occhi su lei. <<Allora va'>> affermò più duramente di quanto non avesse voluto. Seguì un silenzio tombale, in cui nessuno dei due osò neppure respirare, la durezza delle parole del bambino era quasi palpabile.

La bambina singhiozzò con forza, tirando su dal naso, mentre ora il pianto diveniva da silenzioso a "rumoroso", sentiva ora l'immenso dolore che le causavano quella frase dal significato inequivocabile. Pesava, faceva male, il suo cuore era spezzato.

Il bambino, poco più grande di lei, ora la fissava con durezza, senza far trasparire nulla dal suo sguardo.

<<Sono sicura che ci rivedremo, un giorno>> affermò provando lei con voce spezzata dai singhiozzi che le squassavano il petto. <<Lo spero>> rispose semplicemente voltandosi a darle la schiena. Era ferito, ferito dal suo voler andare via lontano da lui, il suo amico.

<<Promettimi che terrai fede alla promessa!!>> lo supplicò lei in tono di preghiera, disperata. Lui rimase fermo immobile, le mani nelle tasche dei pantaloni e lo sguardo basso.

<<Ora vattene, vai dal coniglietto spelacchiato amico tuo!>> disse infine senza risponderle e furono le sue ultime parole prima che, passo dopo passo, il bambino si allontanò per tornare a casa sua lasciando lei, sola e piangente nel prato, circondata solo dal suono del silenzio. Il pianto della bambina era solo un eco che si disperse nel vento.

...

Terrò fede alla promessa, te lo giuro pensò nella sua testa, mentre dalla finestra della sua stanza fissava la terra sottostante dal suo castello fluttuante e rimirava l'orizzonte immaginando di vederla lì.


Capitolo cortissimo, lo so, chiedo perdono. Ora vi spiego il perché: in pratica questi capitoli qui sono i ricordi dei nostri personaggi di Wonderland, mini capitoli in cui narrerò dei ricordi dei personaggi. Capiteranno ogni cinque o dieci capitoli normali (sono indecisa se cinque o dieci O.o) fatemi sapere se l'idea vi piace con qualche commento che possa suggerirmi se ogni cinque o dieci capitoli. Vi ringrazio troppo!! Ciauuu :3 Kiss kiss.

By Novelty02


WonderlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora