Capitolo 23

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«Megan, respira, ti prego respira» continuava a ripetermi Emma mentre mia madre guidava la macchina cercando di rimanere calma. «È presto, mamma non è presto?» Continuavo a chiedere tenendomi la pancia, era successo tutto troppo velocemente, mancava ancora un mese alla nascita del bambino. «Tesoro, devi restare calma, stiamo arrivando» cercò di dire mia madre. «Ti fa male qualcosa? Vuoi distenderti?» Chiese Emma guardandomi terrorizzata. «No, io... chiamate Ethan...» quasi non finii la frase per una fitta dolorosa che mi fece lamentare. «Lo chiamo, lo chiamo» disse in fretta la mia amica. «Mamma, perchè vuole nascere adesso? Non sono pronta...» Domandai lamentandomi, non capivo, io non ero ancora pronta, mancava un mese. «Megan, devi essere forte, il bambino è già pronto» rispose cercando il mio sguardo. «Sta arrivando, correrà subito da noi» mi tranquillizzò Emma parlando di Ethan, accennai appena un sorriso e poi mi toccai la pancia sentendo un'altra fitta. «Ho... ho le contrazioni? Oh mio Dio, sta per nascere» mi passai una mano sulla fronte e respirai profondamente. «Meg, ci siamo noi, Ethan sta arrivando» la mia amica mi afferrò la mano e mi sorrise.
Quando arrivammo Emma cominciò a urlare contro qualsiasi infermiera e contro qualsiasi dottore mentre io le chiedevo di smetterla.
In sedia a rotelle mi portarono in una stanza, lì mi cambiai e poi mi sistemarono su un lettino. «Le contrazioni sono già iniziate» disse un'infermiera ad un dottore. «Salve Megan, non si preoccupi, tra un po' saremo qui per fare un esame e controllare il bambino» mi disse sorridendomi, io cercai di ricambiare ma il dolore me lo impedì. «Dove è Ethan?» Chiesi a mia madre con fatica. «Sta arrivando, ho appena chiamato papà e William» mi fece sentire meglio, non vedevo l'ora di vedere Ethan. «Sto per partorire» dissi per la centesima volta e mia madre mi strinse la mano. «Diventerò nonna!» Esclamò per poi accarezzarmi il viso.
Dopo cinque minuti il dottore ritornò seguito dalla macchina per le ecografie. «Allora, vediamo a che punto siamo, sei pronta?» Mi chiese e io annuii decisa insieme a mia madre.
Il dottore passò del gel sulla mia pancia e poi controllò con l'apparecchio, rimase alcuni momenti a guardare il monitor e poi sussurrò: "facciamolo". «Mi spiace ma dobbiamo effettuare un cesareo d'urgenza, la bambina ha il cordone attorno al collo e non possiamo continuare con un parto naturale» disse con una voce estremamente calma mentre invece il mio cuore cominciò a battere veloce, troppo veloce. «Come sarebbe... mia figlia» fu allora che capii anche che sarebbe stata una femmina. «Ci pensiamo noi, andrà tutto bene, adesso l'infermiera Karen la preparerà per l'intervento, Megan resta tranquilla» disse in fine uscendo e andando a prepararsi per la sala operatoria, lanciai uno sguardo a mia madre e a Emma, ero terrorizzata. «Ho paura... ho tanta paura» dissi accorgendomi di stare piangendo, mia madre corse ad abbracciarmi e fu allora che la porta si aprì e un Ethan confuso corse verso di me. «Sei qui...» dissi piangendo mentre mi dava una sorta di abbraccio. «Allora sto per diventare papà» esclamò per poi accorgersi della mia espressione distrutta. «Devono farmi un cesareo, la bambina è in pericolo» dissi spaventata. «Siamo pronti» ci interruppe l'infermiera, altre lacrime scesero lungo il mio viso. «Cosa?!»
Dopo che l'infermiera spiegò tutto Ethan si passò una mono tra i capelli per poi accertarsi del mio stato d'animo.

Ethan mi seguì tenendomi la mano mentre mi trasportavano su un lettino in sala operatoria. «Sarà una bambina...» sussurrò baciandomi la fronte. «Sei forte Megan, andrà tutto bene, sono qui con te» strinse ancora la mia mano mentre qualcuno mise una mascherina sul mio viso, lo guardai e gli dissi che lo amavo, lo amavo con tutta me stessa, chiusi gli occhi e poi non vidi più niente.

Una ragione per amarti 3 - resterai? Where stories live. Discover now