•Capitolo 29•

357 18 17
                                    

"No no no! Non è possibile!"

Sto facendo avanti e indietro per il salotto da almeno un quarto d'ora e non riesco a capacitarmi delle parole di Ele

"Ma tu sei proprio sicura che fossero loro due e non una coppia di ragazzi che gli assomigliasse?" chiede Erika, shockata quanto me, ma decisamente più controllata

"Ve l'assicuro! Una faccia come quella di Adam non si scorda tanto facilmente e, ringraziando, non ce ne sono molte così... Aspettate un momento! Forse sono rimasti in qualche foto! Fatemi controllare..."

Dopo aver smanettato un po' su quella padella antiaderente che si ostina a chiamare cellulare, ci mostra una foto che ritrae la nostra amica sorridente e quello che, evidentemente, è il suo fidanzato con le labbra poggiate sulla guancia sinistra di lei. Sullo sfondo, la nostra coppia che scoppia.
Quell'energumeno dell'inglese intento ad aspirare il viso della ragazza che ci aveva espressamente chiesto di tenerlo d'occhio.

"Non mi sembra poi così contraria all'effetto ventosa, quindi posso solo pensare che si siano chiariti e che si sia accesa la scintilla..." commenta Erika davanti alla foto

"Va bene che chi odia ama, ma così mi sembra un po' eccessivo... una settimana scarsa mi sembra un po' troppo poco per cambiare drasticamente idea su una persona!" io non sono per niente convinta dell'ipotesi della mia migliore amica

"Non so cosa ne pensiate voi, ma io direi di chiamare i ragazzi e fare il punto della situazione tutti insieme. Che ve ne pare?" propone Ele

"Sì, anche secondo me è una bella idea. Mando un messaggio alle ragazze, tanto mi hanno messa in un gruppo dove ci sono tutte e cinque. I ragazzi li chiamate voi?"

"Sì, Anna. Io chiamo Lorenzo, Enea e Luca, ma Zac lo lascio a te" ammicca Erika

"Sentilo tu Danny, che se lo chiamo io poi non ci capisco una mizzica fritta. Mi capisco meglio con Nicco e quel fenomeno di Diggia" rettifica Ele

Così, finito il giro di messaggi e chiamate, mezz'ora dopo la proposta di Ele eravamo riuniti nel salotto di casa nostra: le due Irene, Caterina, Valentina, Alessia e relativi consorti, Lorenzo e Alessandro che erano arrivati quasi subito, Mig che era rimasto dopo un'entrata in scena non delle più fenomenali e noi tre.
Non so come fosse stato possibile, ma c'eravamo stati tutti e 16 nel nostro minuscolo salottino, ammassati tra divano, poltrona e sedie della cucina.

"Allora, fatemi capire... mi state davvero dicendo che Bianca e Adam stanno insieme dopo tutto quello che è successo con Marc?"

"Sì, amore. Mi chiedo come sia possibile!" esclama Enea tra lo shockato e l'incazzato

"Ci sono due opzioni, gente... o è una tr-oh!" si interrompe Diggia dopo la gomitata ben piazzata che si era appena preso da Irene che era seduta sulle sue ginocchia e che lo stava guardando malissimo

"Ok, o è una ragazza di facili costumi, va bene adesso, principessa?"

"Decisamente meglio" gli scocca un sonoro bacio sulle labbra lei

"La seconda opzione?" chiede curioso Migno

"La seconda opzione è che sia proprio una zoccola!" dice velocemente Fabio per poi coprirsi subito la testa con le braccia, pronto a prendersele da Irene che però stava ridendo, come tutti gli altri, del resto

Più di un'ora a cercare di capire per quale cavolo di motivo Bianca avrebbe dovuto fare quello che ha fatto ma senza trarre alcuna conclusione concreta, sentimmo suonare il campanello

"Vado iooo" esclamo scattando in piedi non senza problemi e rischiando di fare del male fisico a quel povero ragazzo di Ale che mi teneva in braccio, seduti sul tappeto

"Si esalta sempre quando suonano, ma non chiedetemi il perché. In 2 anni che viviamo qui non l'ho ancora capito è ormai ci ho rinunciato" commenta Erika mentre rischio di rompermi un femore durante una sgommata sul pavimento con le mie super fantastiche calze di lana arancione spessa e i fiori sopra

Apro la porta e mi trovo davanti l'ultima persona che avrei pensato di trovarmi davanti

"Posso parlarvi? Forse so qualcosa che potrebbe interessarvi"

"Certo, Marc. Entra pure"

Ok, forse mi sarei aspettata meno l'arrivo di Papà Francesco, ma nemmeno questo genere di visite sono all'ordine del giorno per me

Till the end    •Marc Márquez•Where stories live. Discover now