Alla radio Lorenzo Fragola mi ricorda che siamo uguali, in fondo, ma specchiandomi vedo solo una ragazza vestita da ombrellina ma che con le altre modelle non c'entra proprio nulla, ma ormai è tardi per tirarsi indietro. Sono salita sulla giostra e non posso scendere ora, ora che sono a tanto così dal vincere il premio della vita.
Girando per il paddock le osservo... Tutte impeccabili in quei vestitini striminziti e i tacchi vertiginosi che mi fanno venire male ai piedi solo a guardarle ma su cui loro riescono a camminare con la disinvoltura che io ho solo con le infradito da spiaggia, ma non sempre.
Alcune ragazze sono davvero poco vestite per il meteo leggermente piovoso dei Paesi Bassi e sembrano anche un po'...
"Guarda un po' che bosegate quelle là!"
Appunto
"Irene! Non ti avevo sentita arrivare!" esclamo girandomi di colpo verso di lei
"Ahahah non guardarmi come se avessi visto un mostro, però!" mi schernisce lei abbracciandomi
"Persa nei tuoi pensieri, eh?"
"Già" sorrido debolmente, "stavo guardando le altre ombrelline e mi chiedo come cavolo possano pensare i ragazzi del team che io possa essere una di loro"
"Che team, scusa? Ma tu devi fare l'ombrellina questo weekend e non mi dici niente? Ma di che team, poi?"
Rido per la sua sgridata più che affettuosa e le rispondo: "Sì, sono qui perché i miei migliori amici mi hanno iscritta ad una specie di concorso del team Repsol sperando di farmi una sorpresa e ci sono riusciti"
"Repsol?! Quindi sarai l'ombrellina di Marc o Dani? Non ci posso credere! Sarai la prima ombrellina della Honda che mi stia simpatica!"
"Ahahah che onore! Le altre non ti vanno molto a genio?"
"Tutte troie"
"Ahahah così drastica? Io le definisco 'cittàdistruttedaiGreci'..."
"Che finezza! Immagino Io sono molto più diretta e, sì, sono tutte tro-CittàdistruttedaiGreci"
La mattinata passa velocemente nonostante la pioggia battente non abbandoni per un attimo il circuito e il momento della verità si avvicina minacciosa.
Irene mi ha presentato delle ragazze che sembrano essere simpatiche ma di cui non ricordo minimamente i nomi, tranne quello di una che si chiama anche lei Irene
Nel box la concentrazione per la gara e l'ansia viste le condizioni meteo si tagliano con il coltello e io aspetto il mio 'grande momento' tesa come una corda di violino aspettando in un angolo del retro, giusto dietro la scrivania del telemetrista in modo da poter guardare i meccanici lavorare sulla messa a punto sotto le indicazioni sempre precise di Marc
"Carica?"
Sobbalzo visibilmente sorpresa dalla presenza inquietante, che scopro essere Alessandro, appostata dietro alle mie spalle come un avvoltoio pronto a divorarmi al primo segno di cedimento di nervi.
Lui ride sapendo benissimo che mi sarei spaventata e mi abbraccia per infondermi coraggio e, soprattutto, tranquillità
"Dai, non devi per forza cadere mentre stai andando in là o svenire in griglia con al meno 7 telecamere puntate su di te, escludendo i telefonini, ovvio... Potrebbe andare tutto b-"
"NON MI SEI MOLTO D'AIUTO IN QUESTO MOMENTO, SAI?"
"Lo so che mi vuoi bene, Tuli" mi abbraccia di nuovo per poi darmi un bacio leggero sui capelli
Ah, sto ragazzo mi farà impazzire
"Tuli? E che sarebbe?"
"Tuli! Tuli per Tulipanina!"
"Continuo a non capire"
"Non pretendo che tu capisca, ma piuttosto che tu inizi a muovere quelle belle chiappette che ti ritrovi verso la griglia, a sorridere e a spaccare alla grande vicina al boss"
"Mi hai guardato il culo?" lo guardo storto
"Non ho mai detto il contrario..." mi guarda con occhi furbetti, "...ma ora va', ti aspettano"
Gli sorrido stampandogli un bacio sulla guancia e mi incammino al fianco di Santi
Sto camminando e sento urlarmi dietro: "È SEMPRE FORZA ZACCCC!!!"
Hola!
L'urlo di Ale non sarebbe più azzeccato che in questo capitolo perché questo weekend corrono a Magny Cours aaaaaand la disgraziata qui andrà a sostenere il suo biondino preferito da vicino💪🏼
Fatemi sapere che ve ne pare, come sempre😉
Besos😘
•Annalisa🌷•
