11.

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Alice si stinse nel suo cappotto e si asciugò le mani sudate a causa dell'agitazione sulle sue calze. Alla fine, la sera prima Andreas e Francesca l'avevano convinta ad accettare l'invito a pranzo di Riccardo e ora si trovava fuori l'edificio uno, mentre andava in Piazza Leonardo dove aveva appuntamento. Dire che era girata era poco. Ma per una volta voleva provare a lasciarsi andare, Riccardo le piaceva veramente tanto e lui sembrava essersi accorto di lei. Una volta arrivata in piazza, Riccardo la riconobbe subito e le sorrise dolcemente salutandola. Alice gli si avvicinò imbarazzata e si impose di non abbassare lo sguardo mentre lo salutava.
"Ciao.." disse Alice cercando di nascondere il suo imbarazzo, soprattutto quando lui le lasciò un bacio sulla guancia.
"Andiamo? Ho prenotato ad una pizzeria qui vicino.." mormorò Riccardo. Alice annuì e poi in silenzio raggiunsero la pizzeria. Per l'occasione, Francesca e Andreas l'avevano obbligata a indossare una gonnellina rosso Borgogna e sopra una maglietta con le spalle bucate. Ovviamente aveva indossato le calze pesanti sotto, perché, essendo fine Gennaio, a Milano faceva abbastanza freddo per andare in giro con le gambe scoperte. Riccardo sembrò apprezzare molto il suo outfit e non si fece nessuno problema a farlo sapere.

"Quindi.." mormorò Riccardo una volta che il cameriere si fu allontanato con le loro ordinazioni.
"Cosa fai durante il tempo libero?" Chiese con un sorriso sulle labbra.
"Intendi dire a parte studiare?" Domandò Alice, era poco più di mezz'ora che erano insieme, e nonostante un lieve imbarazzo, Alice si trovava a suo agio con Riccardo ed era felice per questo.
Riccardo ride lievemente per poi annuire.
"Giusto, un'ingegnere matematici cosa può fare altro se non studiare.." scherzò lui facendo ridere anche Alice.
"Comunque leggo, o guardò serie TV.." rispose stringendosi nelle spalle.
"Tu?" Domandò poi curiosa.
"Scrivo e canto.." disse lui lasciando stupita Alice, per poi aggiungere con tono divertito " oltre guardare serie TV.."
"Allora una volta voglio sentirti cantare.." disse Alice e Riccardo le sorrise.
"Come desidera.." mormorò divertito Riccardo.
"E come mai hai deciso di fare ingegneria matematica? Cioè già ingegneria è difficile, ma anche matematica.." Alice abbassò la testa imbarazzata. Tutti i suoi amici l'avevano presa per pazza per aver scelto quella facoltà.
"Beh.. io amo la matematica.. e si, è abbastanza difficile, ma mi piace quello che faccio.. anche se non nascondo il fatto che ogni tanto mi piacerebbe avere un po' meno da studiare, mi piacere avere un po' più di tempo libero.." Riccardo annuì, ogni tanto anche a lui sarebbe piaciuto avere più tempo libero, ma l'università era così, più facile o difficile era, ti toglieva comunque molto tempo.
"Così potresti guardare più serie TV?" Domandò lui facendola ridere.
"No.. prima di trasferirmi a Milano ballavo, mi piacerebbe avere un po' più di tempo per poter riprendere a farlo.. mi manca ballare..."

"Grazie per il passaggio, non c'era bisogno che mi accompagnassi a casa.." mormorò Alice arrossendo e mordendosi il labbro. Riccardo le sorrise dolcemente e alzò le spalle.
"L'ho fatto con piacere, però ora devo andare che tra un'ora ho lezione a bovisa.." disse Riccardo per poi lasciarle un bacio sulla guancia e andare via. Alice rimase ad osservarlo per qualche secondo. Poi entrò nel palazzo e, una volta che fu nel suo appartamento, iniziò a fare salti di gioia. Il pranzo era andato fin troppo bene, lui era stato dolcissimo. Era simpatico e gentile. Oltre ad essersi offerto ad accompagnarla a casa, nonostante dovesse andare dall'altra parte di Milano, le aveva offerto anche il pranzo. Alice all'inizio si era opposta, era la prima volta che uscivamo insieme e non voleva che qualcuno le pagasse il pranzo, ma Riccardo aveva insistito fino a farla cedere.
Una volta che si calmò, si tolse il giubbotto e notò di avere ancora la sciarpa di Riccardo. Sorrise affondando la testa nel morbido tessuto grigio e respirando il profumo de ragazzo. One million, se non sbagliava. Chiuse gli occhi mentre la sua mente tornava a un'ora prima, quando durante la passeggiata dopo pranzo, lui le aveva dato in prestito la sua sciarpa. Si era alzato un po' di vento e Alice stava sentendo freddo, si era alzata il giubbotto ma non bastava a ripararla dal freddo. Così, Riccardo, come un vero gentiluomo, le aveva prestato la sua sciarpa per evitare che si ammalasse di nuovo.

The art of seduction.Where stories live. Discover now