10.

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Alice era seduta sulla sua sedia, le gambe piegate e sopra teneva un quaderno dove stava disegnando. Aveva rinunciato a studiare al terzo esercizio che non stava riuscendo a fare, poi come al solito aveva la testa altrove, stava pensando a Riccardo. Improvvisamente si ricordò di quella mattina quando le era andato a parlare e lei l'aveva quasi ignorato. Si accorse anche che era da quella mattina che non gli scriveva, che ci fosse rimasto male per come era scappata via? Alice non sapeva se era rimasto male per il suo comportamento o se non gli importava nulla di lei, però prese il suo telefono e decise di scrivergli un messaggio.
"Scusa per stamattina, ma un amico aveva bisogno di me.." aveva scritto. Poi non aveva avuto il coraggio di guardare il telefono ed era tornata a disegnare. Non che fosse una grande disegnatrice, anzi non era per niente brava, ma non le interessava, non avrebbe dovuto mostrare i suoi disegni, se così si possono chiamare, a nessuno. Poi non erano neanche dei veri e propri disegni. Erano delle semplici rune e una grande scritta a centro pagina. Fu risvegliata dai suoi pensieri dalla vibrazione del telefono. Una risposta da Riccardo.

Andreas era rientrato a casa da qualche ora e come al solito, i tre coinquilini, erano finiti a guardare qualche serie TV su Netflix. Ma nessuno dei tre stava dando veramente importanza a ciò che trasmettevano. Valeria era impegnata con un modellino che avrebbe dovuto consegnare la settimana successiva, Andreas giocava al telefonino e Alice si scriveva con Riccardo.
"Allora? Come procede con Riki?" Domandò Francesca facendo alzare lo sguardo di Alice dal telefono. Lei arrossì e sorrise spontaneamente, per il momento tutto andava bene. Almeno finché non si dovevano vedere di persona, in quel caso Alice era troppo agitata solo al pensiero. Non sapeva se sarebbe davvero riuscita a comportarsi normalmente con lui presente.
"Bene..anche se penso che per il momento eviterò di uscire con lui.." mormorò Alice.
"Perché?" Disse Andreas alzando lo sguardo dal telefono.
"Perché quando sono davanti a lui non riesco a dire due parole sensate di seguito.."
"Beh devi smetterla di essere così insicura Alice.." mormorò Andreas mentre Francesca annuiva concordante.
"Sei una bella ragazza, sei intelligente, simpatica e tutto.." Francesca continuava ad annuire mentre Alice sentiva le guance accaldarsi a qui complimenti. Andreas era suo amico, ma non le aveva mai detto nulla del genere.
"Sii semplicemente te stessa, non c'è niente di male in te.. sii più sicura, non avere paura di dire o fare qualcosa di sbagliato.." sembrava tutto così semplice detto a parole. Ma per una ragazza timida come Alice, lasciarsi andare non era così semplice. Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare. E quella frase non le era mai sembrata più azzeccata di così.
"E soprattutto, quando parli con qualcuno, guardalo negli occhi, ti fa sembrare una persona più sicura.." aggiunse Andreas che aveva notato questo piccolo dettaglio, Alice non riusciva a guardare nessuno negli occhi.

The art of seduction.Where stories live. Discover now