Capitolo 5

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Pov's Scott
* 17 Dicembre *
Sono tre mesi che io e Mya stiamo insieme. E sono stati dei mesi bellissimi. Lei veniva spesso a trovarmi a lavoro, portandomi ogni tanto, dei biscotti al cioccolato. Si è fermata molte volte a dormire a casa mia e viceversa. A mia mamma piace. La trova "graziosa". Altre volte ci siamo sfidati in cucina e lei vinceva sempre. Anche se sono pochi mesi che stiamo insieme, a me sembra una vita. Da qui a poco ci sarà il ballo della scuola e la vorrei invitare.

Pov's Mya
Entrai a scuola e mi diressi al mio armadietto, e poco dopo arrivò Scott
«Hey! Mya! Mya... ora devo scappare, ho gli allenamenti e sono già in ritardo. Ci vediamo a biologia.» mi disse correndomi in contro e lasciandomi un bacio sulle labbra. Non uno di quelli passionali, come suo solito. Ma uno casto, tipo quello che dai alla nonna. Alquanto imbarazzante. Passai l'ora di francese ad annoiarmi. Da piccola ho vissuto qualche anno in Francia e conosco molto bene la lingua. Quando quella tortura finì avevo un'ora buca e decisi di andare a guardare Scott, Stiles e Liam allenarsi. Quando Scott mi vide mi fece un cenno con la testa, prima di fare un punto. Io applaudii un po' più forte a Scott che a Liam per palesi motivi. Ma a Stiles gridai solo un SEI MITICO visto che dopo due giri di campo era stravaccato al suolo. Finiti gli allenamenti aspettai Scott fuori dagli spogliatoi. Quando uscì lo fermai e lo baciai.
«Questo è un bacio. Non quello che mi hai dato nel corridoio.» gli dissi ridendo. Si mise a ridere anche lui, e insieme ci dirigemmo verso l'aula di biologia.

«Quindi stanotte ti fermi da me?» chiesi «Certo. Sfida all'ultima pizza?» «Ci sto.»
Tornai a casa e cominciai a preparare tutto: sistemai il letto, pulii la casa, e preparai l'impasto per le pizze. Scott sarebbe arrivato per le 18.30. Anche se ero a casa mia mi vestii bene: una canotta bianca, una camicia a quadri nera, pantaloni neri e vans (per colorare un po' il tutto) nere con i macaroons. Legai i capelli in uno chignon e subito dopo Scott suonò al campanello. «Hey, entra pure. L'impasto e già pronto»

Cominciammo a preparare le nostre pizze, e Scott decise di lanciarmi della farina. Lo guardai e risposi, mettendogli la farina tra i capelli. Una manciata tira l'altra e ci siamo trovati ricoperti di farina. Infornammo le pizze e andai a cambiarmi, per poi dare il cambio a Scott e farlo cambiare. Quando scesi, dopo una mezz'ora buona, Scott aveva pulito la cucina, apparecchiato la tavola e tolto le pizze dal forno. La luce era soffusa e sul tavolo c'era un mazzo di rose rosse. Delle candele rendevano l'atmosfera ancora più intima. È troppo dolce. Uscì dal soggiorno con un vestito elegante. Mi prese per mano e ballammo. Ballammo tutta la sera. «Dovremmo farlo più spesso sai...» esclamò Scott.
«Già...ma quando?» «Non saprei, al Ballo d'Inverno, per esempio?» sussurrò con un tono dolce, sfilando un bouquet da polso da una tasca della giacca. Lo guardai negli occhi e ci baciammo. «Credo che questo valga come risposta»

~SPAZIO AUTRICE~
Alloraaaa....scusate se non ho aggiornato ma bla bla bla la scuola bla bla bla gli allenamenti bla bla bla. Succederanno tante cose ciarine!
Cosa accadrà secondo voi?
~🌙🐺

senza fiato || scott mccallWhere stories live. Discover now