Capitolo 4

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Pov's Mya
Mi prese per i fianchi e mi baciò. Un bacio passionale, pieno di emozioni. Io misi le mie mani fredde sul suo viso. Quando ci staccammo, ci guardammo negli occhi, e senza esitare, lo baciai io stavolta.

Tornammo mano nella mano verso la nostra tenda, dove il mio "sacco a pelo" ci aspettava, per farci dormire sonni tranquilli. Scott dormì in pantaloni e io misi la sua maglia. Mi avvicinai a lui e presi la sua mano calda, enorme in confronto alla mia. Lui mise un braccio intorno al mio corpo, facendomi percorrere dai brividi. E così mi addormentai. Tra le braccia di Scott.

La mattina seguente mi svegliai e notai che Scott stava giocando con i miei capelli. «Buongiorno» mi disse, dandomi un leggero bacio sulle labbra. «Buongiorno»
Ci alzammo e andammo con Lydia e Liam a prendere dei secchi per riempirli d'acqua e bagnare Stiles e Malia, che dormivano beatamente. Sfortunatamente Malia era sveglia, ma ci aiutò nel nostro piano.
«O mio dio, siete scemi?!» ci urlò dietro il malcapitato, mentre noi ridevamo a crepapelle. Cominciammo a scappare da lui, che ci inseguiva per bagnarci. La prima ad essere bagnata fu Lydia. Vidi Malia fulminarli con lo sguardo, e i suoi occhi, per un secondo, divennero blu. Malia è un lupo mannaro come me?

Pov's Scott
Dopo esser scappati da Stiles smontammo le tende, lasciando quella di Stiles aperta, per farla asciugare. Mya era seduta su un asciugamano, e Lydia le intrecciava i lunghi capelli castani. Mi avvicinai di soppiatto e Lydia, vedendomi si spostò. Le arrivai da dietro, e le misi le mani davanti agli occhi. «Chi sei? Liam, se sei tu, ti rammento che mi devi 15 dollari.» allora, lasciandole gli occhi chiusi la baciai. «Non credo che Liam farebbe questo» le dissi ridendo. Rise anche lei. Sempre bellissima.
Per le 17 accompagnai Mya a casa. Non avevo mai visto casa sua. Era una villetta a est di Beacon Hills, non molto grande, ottima per non più di quattro persone. «Non entri?» «Non credo che tu mi voglia presentare così ai tuoi genitori.» le risposi, facendole notare il mio abbigliamento poco adatto. Insomma, volevo fare bella figura. «Se è per questo lascia stare, sono sempre via a causa del lavoro. Adesso credo siano a San Francisco.» controbatté lei, prendendo la mia mano e trascinandomi dentro. Mi portò in camera sua. Era una mansarda, alla quale si accedeva tramite una scala a chiocciola. Non saprei dire il colore esatto delle pareti, ma era una sfumatura dell'azzurro. C'era una grande finestra sul soffitto, perfetta per guardare le stelle. Proprio sotto la finestra c'era il letto, enorme e in ordine. Le mensole erano piene di libri, foto, bracciali e altri ninnoli. Una grande tavola di sughero era nella parete davanti a me. Era piena di foto, fissate con una puntina. Mi avvicinai e vidi una foto di Mya da piccola, vestita da fatina. Suppongo per Halloween. Infine c'era un giradischi. Molti dei dischi erano vecchi, altri invece erano molto recenti. Tra questi trovai Lady Gaga e Katy Perry. «Si è fatto tardi. Devo tornare a casa» dissi tristemente, togliendo la sua attenzione da una foto. «Di già?» rispose lei, malinconicamente «Sì....ci vediamo domani Mya.» «A domani Scott»
Ma prima che potessi uscire dalla porta mi girai e le diedi un piccolo bacio sulla guancia, ottenendo un dolce sorriso di risposta.

senza fiato || scott mccallWhere stories live. Discover now