39. Profezia portaci via

385 47 41
                                    

Marissa Beata Clarissa Alvarez era conscia di non essere la persona più accomodante del mondo. Assolutamente no. Anzi. Aveva aspettative e standard molto alti nei confronti della gente. Voleva sempre il meglio e per questo non era particolarmente amata al Campo. Prendiamo, per esempio, la storia della sua scelta vegana. Quasi nessuno la approvava. Eppure lei aveva fatto di tutto per far capire agli altri che sarebbe stata la decisione migliore per loro stessi, gli animali e il mondo. Ma no, figuriamoci. Era molto più comodo ingozzarsi di hamburger rispettando alla perfezione l'idea che il mondo aveva degli USA. Avevano avuto il coraggio di chiedere a lei perché non avesse i baffi e non mangiasse tortillas, date le origini messicane paterne.

E poi ci si lamentava che Marissa apparisse altezzosa. Bah.

Tornando a noi: Marissa sapeva di essere una persona, diciamo, difficile. Però bisogna ammettere che pure le altre persone non aiutavano questa situazione: come aveva potuto miss Peak pensare che associarla all'individuo chiamato Riddock Callan, anni quindici, casa Otto, avrebbe portato a buoni risultati nell'impresa assegnata!? Pura follia. Assoluta, indecente follia.

Ah, ma Marissa quasi aveva creduto che per una volta la fortuna le avrebbe sorriso: sarebbe andato bene chiunque - beh, chiunque esclusi tutti i suoi nemici... diciamo... Cinque o sei persone in tutto? Il Chiunque Marissiano era roba molto particolare - CHIUNQUE! Perfino quel mattacchione incostante di Fabrice White, ma non Callan Riddock, soprannominato Spock, evidentemente abbreviativo di SPOCCHIOSO.

Callan non le era mai piaciuto: era troppo subdolo per i suoi gusti e non le piaceva il modo in cui trattava Sia. Perché sì: Marissa aveva capacità d'osservazione sufficiente per capire parte delle dinamiche del Campo.

Sapeva, per esempio, che William e Sandra stavano assieme. Che Daphne possedeva una fiaschetta di scorta. Che Callan torturava Sia quando ne aveva l'occasione e per questo Rob lo teneva d'occhio.

Marissa poteva anche non apparire simpatica, ma sapeva essere giusta. Forse troppo rigida, ma giusta. Ne aveva passate tante nei suoi sedici anni di vita! Tante da odiare il suo essere semidea più di una volta. Figurarsi come poteva considerare un personaggio come Callan.

Da parte sua Callan non aveva esattamente fatto i salti di gioia per essere stato estratto e andare a Dodona. In realtà il signorino Riddock avrebbe volentieri fatto a meno di tutta questa storia della profezia. Il suo stupido padre non aveva risposto alle chiamate iPhone di Theresa. Non era sufficiente questo per far capire a tutti che non era una buona idea immischiarsi in quel ginepraio?

Ma ovviamente non aveva avuto scelta: in quel Campo non c'era alcun tipo di apertura al dialogo, nessuno si era posto il problema di controllare che la richiesta corrispondesse ai suoi desideri. Che schifo.

"Quello è l'ingresso." annunciò Marissa, indicando due grossi alberi di quercia identici, uno accanto all'altro. "Hai preso l'acchiappasogni?"

"Per chi mi hai preso?" rispose scontrosamente il figlio di Apollo. La ragazzina gli lanciò un'occhiata, chiedendosi palesemente se non fosse il caso di tirargli un pugno sul naso.

"Bene. Allora entriamo."

Varcarono le soglie del bosco di Dodona. Davanti a loro si stendeva una distesa uniforme di alberi enormi e disposti a spirale. Nel percorrerla I due ragazzi sentirono le voci senza senso che popolavano il bosco 24/7. Non erano di certo i primi a farlo, ma era la prima volta dopo svariati anni che un semidio veniva spedito a chiedere info ad un vecchio querceto. Marissa era abbastanza preoccupata, ma riuscì lo stesso ad individuare l'albero più alto e massiccio, il vero e proprio oracolo, il centro di quel labirinto della follia. Tese una mano a Callan e questi, con tutta la riluttanza del mondo, le consegnò lo scacciapensieri che la casa di Afrodite aveva personalmente costruito con perline rosa, piumette bianche e azzurre e, così, qualche grazioso cuoricino di legno. Callan lo trovava ributtante.

La Seconda IliadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora