Capitolo 47

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Sono le 8 ormai... sento arrivare un messaggio, è suo, non lo apro, con stizza lancio il telefono contro il muro, rompendolo in mille pezzi, non mi curo nemmeno di raccoglierlo... cacciò un urlo che libera in parte il dolore e la rabbia verso me stessa che sto provando, e ormai esausta crollo in un sonno, per nulla tranquillo.

PIERO

Mi sveglio abbastanza presto sta mattina, guardo la sveglia e sono circa le 8... ieri sera abbiamo fatto davvero tardi, ho meno di 6 ore di sonno, ma mi faccio forza e mi alzo, oggi si torna a casa e non sto più nella pelle. Finalmente si da il via a queste vacanze e potrò riposarmi ma anche vivere finalmente la mia nana.
"Oddio" penso "non le ho nemmeno inviato un messaggio ieri sera".
Recupero il mio telefono da dentro la tasca della giacca che avevo la sera prima, e lo attacco subito al caricatore. Ieri durante la cena si è scaricato e non avevo il PowerBank con me, arrivato in hotel con la troppa stanchezza l'ho proprio scordato.
Si accende troppo lentamente, o sono io impaziente di rimediare al mio errore.
Mentre aspetto e ci ripenso, effettivamente ieri ci siamo sentiti pochissimo, ero troppo euforico per questo Contest, e chi ci ha rimesso è stata lei... che seppur lontana cerca sempre di starmi vicino.
Spero che la sua serata sia andata bene... e sopratutto che non abbia avuto problemi... mi rode sempre non sapere cosa succede, vorrei sempre essere li a guardarla. Ma non per controllarla, solo per proteggerla nel caso qualcosa non andasse.

Le scrivo uno dei buongiorno forse più dolci che le ho mai scritto, e mi scuso per la mia freddezza di ieri, le dico della vittoria, e che non vedo l'ora di stringerla a me fra poche ore. Ne abbiamo già parlato, non verrà a prendermi in aeroporto, la raggiungo direttamente io a Licata, nel suo hotel.
Vedo che il suo ultimo accesso risale a meno di un ora fa, quindi la serata si sarà conclusa davvero tardi, il messaggio è stato consegnato, lo leggera non appena si sveglia.

Mi vesto velocemente e chiudo la valigia, e scendo a far colazione dove trovo già tutti i ragazzi.
Do al mio solito un allegro Buongiorno, prendo della frutta al buffet, e una spremuta d'arancia, qualche fetta biscottata e mi siedo di fronte un Ignazio, abbastanza incavolato.

<Ehi Ignà, tutto apposto?> non lo vedo da ieri dopo il Contest, non ha passato la serata con noi, se n'è fregato se Michele non era d'accordo, ha passato la serata da solo con Alessandra in hotel. A lui non piacciono quei posti affollati. Anche per la brutta esperienza avuta in passato in quei generi di locali.

<Io si...> mi dice duro <E tu? Hai dormito bene?> continua nervoso, vedo Alessandra posare la sua mano sul suo braccio come a calmarlo. Vedo che lo guarda con occhi imploranti e io non capisco il trattamento riservatomi. 

<Sì... ma perché me lo chiedi?> dico io un po' confuso, prendendo a bere la mia spremuta.
Vedo Ignazio voltarsi verso Alessandra come se fosse esasperato, guardo Gianluca per capire se ne sa qualcosa, ma guarda anche lui verso Ignazio non capendo che vuole dire.

<A volte mi chiedo se ci sei, o ci fai!> mi dice lui... è sempre un incognita lui quando parla, anzi mi stranizza non mi abbia apostrofato con brutte parole. Smanetta con il suo telefono e mi porge davanti una FanPage. Scorro le foto e ne trovo di ogni sul Vip Master, e anche del dopo serata, continuo a guardarle ma continuo a non capire. 

<E quindi?> dico io, sempre più confuso... <Dov'è il problema, è un evento pubblico, è ovvio ci siano delle foto...>

<Senti Piero! Non fare il santo eh!> sbotta lui, <Chissa ti stesi npiccicata tutta a siritina! Stai attentu sulu chissu ti dicu!> mi urla lui, prima di alzarsi. (Quella ti si è appiccicata addosso tutta la sera! Stai attento solo quello ti dico!)

Sgrano gli occhi, per la sua reazione e per quello che ha detto, Greta è solo un amica, per carità è bellissima, ma non farei mai una cosa del genere alla mia piccola... io voglio solo lei.
Sono scioccato da quello che ha detto e guardo Alessandra che davanti a me si tiene la testa con le mani.

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