Capitolo 11

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Ero appena entrata nella mia camera, quella che da ora in poi sarebbe diventata il mio rifugio personale. Era veramente grande, un letto a due piazze si imponeva al centro della stanza, per il resto non c'erano molti mobili, giusto una piccola scrivania ad angolo con una poltrona girevole, ma il tutto era molto moderno, sui toni chiari, avevo una modesta cabina armadio e un bagno tutto per me... sul lato est della camera si apriva una grande portafinestra che dava su un terrazzino privato, non era grandissimo giusto un tavolo per due e due sedie in ferro battuto a renderlo perfetto. Potevo definirlo un monolocale all'interno di una grande villa.  

Con quelle due pazze delle mie coinquiline avrei condiviso solo la cucina e la sala da pranzo. Si erano fatte trovare all'entrata di casa e mi avevano accolta con trombette e palloncini! Si chiamano Cristina e Giorgia e sono due gran casiniste. Mi stavano già simpatiche, avevano preparato una cena di benvenuto per me, per conoscermi meglio, e anche se era durata solo un oretta, perché di regola la sera studiavano, mi avevano dato una bella impressione, sono siciliane entrambe e questo la dice lunga sul loro carattere estroverso ed ospitale.
La casa era tutta a nostra disposizione, e mi avevano informata che avevano liberato il box sottostante alla casa dalle loro cose, per permettermi di mettere la mia auto, perché per le vie di Catania non si sa mai che può succedere alle auto nuove. Ero colpita da tanta gentilezza, nel condominio in cui ero prima queste cose potevo sognarmele.

Metto un leggero sottofondo musicale con la mia cassa Bluetooth, e metto in riproduzione casuale la mia Playlist... ci sono centinaia di canzoni e cosi non rischio di sentire sempre le stesse, non mi pongo limiti sulla musica, unica regola deve trasmettermi qualcosa il testo...

Comincio ad aprire le mie valige, comincio dalle scarpe, ne ho portate circa una quindicina, e sono solo una parte di quelle che possiedo...Le sistemo nella scarpiera loro riservata in cabina, dividendole per occasioni d'uso. Poi passo a tutto l'abbigliamento seguendo lo stesso criterio... Lavoro, Tempo Libero, e poi la roba più elegante per uscire la sera... poi sistemo i miei innumerevoli accessori...una volta finito, mentre sto per passare alle cose da sistemare nel bagno sento il mio telefono vibrare sotto il ritmo della musica... per qualche secondo lo ignoro presa com'ero a sistemare le varie cose che erano in giro...

All'improvviso sobbalzo guardando l'ora... sono passate da poco le dieci... potrebbe essere Piero! Mi avvicino al cellulare e prima di sbloccarlo respiro profondamente, promettendo a me stessa che se così non fosse non ci sarei rimasta male, non dovevo alimentare in me aspettative vane.
Lui rimaneva comunque Piero, io una ragazza fra tante... e in queste due ore mi ero autoconvinta in tutti i modi che era stata una frase di circostanza, non l'avrebbe di certo fatto davvero.

Immetto la password e in alto a sinistra vedo l'icona di notifica di instagram. So che non dovrei, ma sorrido di già anche se non sono certa che sia lui, dato che potrebbe anche essere solo l'avviso che qualcuno ha pubblicato una foto, e non per forza un direct...

Chiudo gli occhi un istante e apro l'applicazione... quell'angolino a destra segna il numero 1 per indicarmi la presenza di un messaggio e io non credo ai miei occhi... potessi urlerei...
Già il fatto che si sia preso del tempo per scrivermi mi fa un enorme piacere, anche se voglio negarlo a me stessa... è come se venendo qui avessi azzerato ogni esperienza passata... non ricordo più il dolore che ho passato, le promesse che mi ero fatta, mi sento un adolescente alle prese con il ragazzo che le fa provare emozioni...emozioni a cui non sa dare ancora un nome...

barone_piero: Ehi nanerottola... ti hanno riservato una bella accoglienza?? Io volevo solo dirti che sono arrivato sano e salvo! :-)

Quel soprannome... il mio sorriso si apre ancora di più se questo è possibile...
Decido di digitare velocemente prima che in quella marea di notifiche il mio messaggio si sperda...

la_robi: Ehi... allora le mantieni le promesse!! L'accoglienza è stata degna di due coinquiline siciliane completamente pazze!! Ma già le adoro! E sapere che sei finalmente in famiglia non sai quanto mi faccia piacere... te lo meriti! Scusami ancora per averti trattenuto tanto oggi pomeriggio!

Invio e resto a fissare quello schermo... chiedendomi se ho esagerato in quello che ho scritto, o se gli sarà sembrato l'ennesimo messaggio banale che riceve dalle fan...  mentre rifletto su questo mi rendo conto che mi importa che lui si faccia una buona opinione di me... continuo a farmi mille di questi problemi per un semplice e innocente messaggio ma poco dopo ecco arrivare la sua risposta. Mi accorgo che mi trema una gamba per l'agitazione.

barone_piero: Dovresti smetterla di scusarti...non ti ho forse già detto che mi ha fatto davvero piacere passarlo con te?? E poi adesso abbiamo un problema... e dobbiamo trovare una soluzione...

la_robi: Problema?? Devo preoccuparmi?

Attendendo la sua risposta mi sto mangiucchiando le unghie... cosa ho combinato sta volta?
Lascio perdere qualsiasi cosa stavo facendo e mi siedo sul letto cercando di placare la mia gamba che non vuole saperne di smettere di tremare...

barone_piero: Oh si... non hai accettato il mio invito a cena e mi hai soffiato il conto al bar... devi farti perdonare... e per lo meno devi darmi l'opportunità di ricambiare!

Strabuzzo gli occhi... mi sta chiedendo di vederci??
Il terrore che si aspetti da me qualcosa in cambio, si presenta in fretta dietro me come un'ombra... ma cosa vado a pensare! In tutto il pomeriggio non ho visto un solo sguardo malizioso nei miei confronti da parte sua...
Che dovrei rispondergli? Ovvio che voglio, ma non mi va di dargliela vinta così in fretta, in realtà comincio ad avere anche un po' paura, mi ero sciolta così con lui perché lo reputavo un appuntamento che non si sarebbe ripetuto... lo tengo giusto un po' sulla corda.

la_robi: Tu dici?

barone_piero: Nanetta non costringermi a presentarmi sotto casa tua!! =) Ne avrei il coraggio! Dimmi tu quando... sta volta non accetto un no...

Vi prego ditemi che non ho sbagliato a leggere... Piero Barone si sta mettendo a mia disposizione? Ed è disposto a farsi due ore di strada per vedermi??
Nonostante la cosa mi lusinghi non posso permettergli di fare tutti quei kilometri per me...

la_robi: Il tuo essere autoritario non conosce proprio limiti... =)

barone_piero: So quello che voglio...

Oddio! Credo che questo gioco sia durato abbastanza adesso, un altro messaggio del genere e non credo sopravvivrei..

la_robi: Nei prossimi giorni ho un corso qui a Catania come ti dicevo, non posso proprio, sarò impegnata tutto il giorno, poi è giusto che tu stia con i tuoi cari non puoi farti 170 km per me...
Ma sabato mi trovo a Licata, ho un appuntamento con il gestore di un nuovo locale, è sulla spiaggia... e sta cercando una Barman per la stagione estiva... dovrebbe distare un 45 km da Naro, se vuoi dopo il colloquio ci troviamo nelle vicinanze se per te va bene...

barone_piero: È perfetto... e stavolta non farai la furbetta! Ti mando un abbraccio...

Si è congedato così... E io mi stringevo le braccia al petto come se davvero quell'abbraccio fosse il suo, come se le mie braccia potessero contenere la felicità che i miei occhi facevano traboccare.

Io Ti Ascolto..e Basta! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora