Routine/Clintasha

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Pizza and Film
-Maria io vado!- urló Natasha verso l'ufficio della Hill. L'Avengers Tower era diventata,anche,sede -Provvisoria-,aveva tenuto a sottolineare Tony,dello S.H.I.E.L.D. O meglio,di ció che ne rimaneva.
Questo implicava un andirivieni di Inumani che innervosiva non poco la signora Stark. Nemmeno a darle torto... Lincoln dopo una discussione con Coulson aveva ,quasi, provocato un blackout,ogni incubo che aveva Skye corrispondeva ad una scossa di terremoto e Elèna si divertiva a far prender infarti a tutti.
-Nat domani alle 10:00 da Starbucks?- urló di rimando Maria dalla sua scrivania. La rossa stava prendendo la borsa con le armi e la sua tuta. Era appena tornata da una missione e l'unica cosa che voleva era tornare nel suo appartamento cinque piani più su.-Okay non fare tardi..- borbottò mentre usciva. Prese l'ascensore dove incontró Pepper.-Ehi come va qui dentro?- chiese Natasha al pancione della donna. La signora Stark aspettava un piccolo Stark e non vedeva l'ora che nascesse.-Tutto bene,oggi siamo un po' nervosi. Mi ha massacrata di calci praticamente.- rispose Virginia.
Ci mise meno di un minuto ad arrivare al suo piano,dove salutó Pepper che invece saliva ancora.

L'appartamento Barton/Romanoff era enorme. Tony aveva davvero paura delle due spie quindi ogni loro richiesta era un ordine. Al contrario di Bruce e Sam che condividevano due appartamenti su un solo piano,il loro lo occupava interamente. C'era una mini palestra,un salotto con vista su Manhattan,una terrazza su cui Clint sfidava le leggi della fisica,quattro camere da letto,due bagni,una cucina e una stanza "segreta".
Ed era proprio verso quella stanza che Natasha era diretta. Sapeva di trovare il suo caro maritino lì. Infatti...cartone di pizza sulle ginocchia,appollaiato su un bracciolo del divano ormai logoro la aspettava Clint Barton.
Lanció malamente la borsa da una parte e si buttó sul divano.

La stanza era abbastanza grande.  Con una piccola finestra sul muro rivestito di mattoncini. L'avevano pretesa. Ricordava loro l'appartamento dove vivevano a Brooklyn,prima dei Vendicatori,prima di Stark. Quando esistevano loro e lo S.H.I.E.L.D. All'inizio condividevano l'appartamento per comodità poi con il tempo la loro amicizia si trasformó in altro. L'originale era un vero buco,tre stanze: Salotto/cucina,camera da letto e bagno. Probabilmente quella stanza era grande come tutto l'appartamento.Ma era il loro posto.


-Giornata dura?- chiese Clint avvicinandosi alla donna. Natasha poggió la testa sulla sua spalla e avvolse braccia intorno alla vita dell'uomo.- Già! Due missioni in 24 ore,Maria che si è presa una cotta,Skye ci ha fatto visita e puoi immaginare il nervosismo. Che film vediamo?-
Disse la rossa mentre lui le carezzava i capelli. Dopo una giornata dura era il loro rituale,pizza e film. Un classico. -Pensavo a un film comico. Mission Impossible?- Natasha rise,per lei e Clint quei film erano veramente comici. Potevano commentare e tranquillamente dire che per lo Strike Team Delta non esistevano missioni impossibili.- Ci sto dai.-

Coffe
Natasha dormiva ancora. Clint era sveglio da un'ora. Non di sua spontanea volontà ovvio,la piccola Lily Barton aveva deciso che le 6 di mattina erano un ottimo orario per svegliare i genitori. Clint era balzato dal letto appena l'aveva sentita piangere ed era corso in camera della bambina prima che sua moglie si potesse svegliare.
Al momento Lily dormiva beatamente nella sua culla,mentre il padre era ormai irrimediabilmente sveglio.
Mentre preparava il caffè si sentì stringere.-Buongiorno Barton- disse Natasha.-Romanoff. Il solito?- chiese lui voltandosi e baciandola dolcemente.-Te l'ho detto ormai anche io sono Barton,caro.- disse lei mentre si avvicinava allo sgabello per sedersi.-Lo so sarà l'abitudine..- rispose il marito mentre preparava il caffè per la moglie. Due cucchiaini di zucchero e un goccino di vodka. A suo parere faceva schifo,secondo lei era l'unico modo per svegliarsi quando era a casa. Glielo aveva detto una sera mentre guardavano un film. Il giorno prima lui gli aveva chiesto di dirgli qualcosa di lei e lei lo aveva fatto,inaspettatamente. Non se lo era dimenticato e la mattina le faceva sempre trovare una tazza di quell'intruglio.

Books
Natasha leggeva almeno un libro al giorno,quando non era in missione. Più che altro polpettoni in russo di cui Clint non riusciva a capirne la bellezza. Così una mattina uscì di buon ora,andó in libreria e le compró tutti i libri della saga di Harry Potter.-Questi sono interessanti non quei mattoni che leggi di solito.- le disse appena rientrato.
Vivevano da poco alla Tower e il salotto era ancora ingombro di scatoloni contenenti ogni genere di cosa. Natasha alzó un sopracciglio e prese in mano il quinto,L'ordine della Fenice.- Davvero Clint? Perché questo cos'è?-
Vero quel libro era infinito.-Dai Tasha non puoi non leggere Harry Potter. È tabù con me e Tony. E poi hai visto tutti gli Star Wars,hai sentito la maggior parte delle canzoni dei Beatles,hai letto il Signore degli anelli ti manca solo Harry Potter per poter dire di essere completa.- rispose Clint con aria strafottente. Se fosse stato Stark,Natasha già l'avrebbe steso con un colpo ben mirato del quinto libro,ma era Clint.-Okay ma poi se vediamo anche i film la pizza la paghi tu.-
Sul viso del biondo si allargó un sorriso a 32 denti. Da quel giorno a casa Barton,le avventure del maghetto erano un classico. Natasha ne parlava sempre con Jemna e lui e Fitz lessero tutti i libri a Lily Barton ed Emily Fitz.

Nota autrice
Okay fa schifo.
Ma mi sembrava carina e non ho resistito. Ho deciso di continuare quindi mi dovrete sopportare per un altro po'.
Alla prossima💫

Marvel one shotWhere stories live. Discover now