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«Tra 3 giorni inizia il College! Svegliaaaa» disse Madison facendo interruzione in camera mia.

Cosa mi interessa a me di una cosa che inizia tra 3 giorni.
D'improvviso sentii qualcosa sopra di me. Mi prese per le spalle e cominciò a scuotermi. Finché non mi tolse le coperte.

«Mad!» dissi lamentandomi.
«Dai! dobbiamo andare a comprare tutto il materiale che ci serve»
«Per cosa?»
«Per scuola Kim!»
«Vacci tu» dissi borbottando.
«No. Tu vieni con me!» disse e uno spintone, da lei causato, mi fece cadere dal letto con tutte le coperte.

«Preparati a scappare Mad. Lo dico per il tuo bene. Fidati.»

Mi liberai dalle coperte e cominciai a rincorrere Mad per tutto l'appartamento.

Intorno al tavolo.
Da una stanza all'altra.
Finché con tutta velocità si fece spazio nel bagno e prima di chiudere la porta a chiave, la vidi farmi il dito medio e dopo la sua risata.
«Ridi ridi» dissi e mi scappò un sorriso.

Mi andai a preparare e appena fummo pronte tutte e due, uscimmo.

********
Comprammo zaini, quaderni, diari, astucci, penne, matite, colori, libri ordinati settimane prima, le solite cose che si comprano per scuola.

Entrammo in stanza distrutte con mille buste in mano.
«Ordiniamo la pizza?»
«Odiniamo la pizza.» dissi.

Dopo pranzo mi misi beatamente sul divano a guardare il soffitto.

«Kim.. Mi accompagni agli allenamenti di basket?»
«Devo accompagnarti per forza?» dissi con la faccia spiaccicata sul cuscino del divano. Sembravo una drogata.

«Dai su, fammi questo favore»
«Eh va bene» mi arresi.

Mi vestii con dei jeans neri e una canottiera grigia con ai lati una striscia nera. Ai piedi misi le adidas. I capelli li lasciai sciolti. Mi misi solo l'eyeliner e subito dopo uscimmo.

«Ehy ragazzi!» disse Mad appena aperta la porta «Vi presento una mia amica» feci un un cenno con la mano.
«Lei è Kim»
Nick venne verso di me.
«Ehy Kim. Ti andrebbe di andare a prendere un gelato un giorno di questi?»
«Non penso di essere libera..»
«Ok.. solo..fammi sapere» disse facendomi l'occhiolino per poi allontanarsi.

Non è che non sapevo se ero libera, ma sapevo che a Mad piaceva Nick e non volevo accettare per questo.

Mi andai a sedere in tribuna su una sedia nelle ultime file.

Vidi un ragazzo uscire dagli spogliatoi.
Rimasi per un bel po' a fissarlo. Mi incantai a guardarlo.

Non era da me.
Infatti.

Distolsi lo sguardo e mi concentrai sulla squadra.

«Dylan!» urlò il ragazzo da me avvistato prima.
«Che cazzo stavi facendo?! Eh?! Pensi che va bene quello che hai fatto? Non va bene! Hai sbagliato presa! Hai sbagliato tutto!»
«Scusa, fammelo vedere te allora no?» disse l'altro con tono di sfida.

Non mi piaceva affatto la situazione.

Scesi le scale a lato della tribuna.
Presi la palla dalle mani di un ragazzo e sotto lo sguardo di tutti feci quello che non era riuscito a fare il povero ragazzo, spiegandogli il procedimento.

«Tutto chiaro?» dissi girandomi dopo averglielo mostrato.
«S-si» rispose lui.

Me ne andai e a quanto pare quel ragazzo che sembrava essere il capo-squadra non era contento dell'azione da me appena compiuta..

L'allenamento continuò.

«Kim andiamo» disse Mad venendo verso di me appena finito.

Uscimmo dalla palestra e vidi il capo-squadrq uscire subito dopo.
«Mad tu intanto vai. Tra poco ti raggiungo.» dissi e Mad fece come detto.

«Lei è il capo-squadra di questa squadra di basket, giusto?» dissi e si voltò verso di me.
«È stato duro con quel ragazzo prima.» continuai e lo affiancai camminando.
«Chi sei tu per dirmelo?»
«Kim, Kim Hermans.» dissi e lo vidi ridere.
«Perché ridi?» chiesi.
«Perché sono cose che non ti riguardano» disse e si girò finalmente a guardarmi negli occhi e giuro che mi bloccai a fissarlo.
«Hai finito?» disse dopo una ventina di secondi nei quali era calato il silenzio.
«Eh?» chiesi.
«Hai finito di consumarmi con gli occhi?» chiese per poi aggiungere subito dopo sorridendo «Se ti porto a letto che fine mi fai fare?»
«Semplice. Non mi porterai mai a letto.» dissi e sorrise
«Chi me lo impedisce?»
«Il fatto che non so il tuo nome. Che non ti conosco e più, non vado a letto con il primo che passa.»
«Cameron.»
«Cosa?» chiesi.
«Mi chiamo Cameron. Cameron Collins. Prima questione risolta, che dici?» disse sorridendo.
«Non ci posso credere.» dissi mettendomi una mano in faccia disperata.
Da lì cominciò a ridere contagiando pure me.

Arrivammo davanti al portone dei dormitori e ognuno si separò per la propria strada.

«Allora ci vediamo» disse ed io lo salutai con un cenno della mano.

Infondo era simpatico.

Entrai nell'appartamento e Madison mi si parò davanti.

«Con chi ti sei fermata a parlare?»

«Con un ragazzo, Cameron mi sembra si chiamasse» dissi indifferente.

«Cooooosa?» disse «Cameron? Cameron Collins? Il più figo del College e tu lo dici così? Così indifferente?! E tu ci hai parlato? Oddio! Ti ha baciata? Ti ha fatto qualcosa?»

Mi venne da ridere.
«Mad»
«Oddio. No Kim. Oddio seria? Veramente è successo? Se è successo..»
«Mad!»
«Certo che dico! È successo! Per forza! Lui con le ragazze non riesce a fare delle conversazioni di senso compiuto senza neanche prima baciarle e poi portarle a letto» disse tutto d'un fiato.
«MAD!» urlai.
«Calma, dimmi.»
«Primo calmati tu» dissi ridendo « poi non mi ha ne baciata ne portata a letto. Secondo ono stati solo 5 minuti, come fai a pensare che magari avremmo potuto fare tutte queste cose? E terzo non lo conosco nemmeno, ci siamo scambiati qualche parola. Sei un po' paranoica, ma giusto un po'.»

«Ok..»
«..Andiamo a fare la spesa? O resti qui?» disse subito dopo.
«Resto qui.» dissi.
«D'accordo, allora io esco. A dopo» disse per poi chiudere la porta dell'appartamento davanti a se.

*******
Andai a prendere il fogliettino, che molti giorni fa mi diede Nick, che lasciai sulla scrivania della mia stanza.

Andai, poi, verso il divano e mi misi comoda.
Compossi il numero di Nick sul cellulare e gli scrissi un messaggio:
"Ehy! Sono Kim"

Andai a prendere l'acqua dal frigo e poggiai il cellulare sopra il mobile della cucina.

Mentre mi versavo da bere nel bicchiere, il cellulare vibrò sopra al mobile.
Era Nick.

Nick
"Kim, aspettavo mi scrivessi"

Io
"Si scusa, mi ero proprio dimenticata"

Nick
"Tranquilla, l'importante è che ti sei ricordata.»

Io
"È ancora valida l'uscita di sta sera?"

Infondo era solo un'uscita per prendere un gelato, niente di più.

Nick
"Certo."

Io
"Allora ci vediamo verso le 22.30"

Spensi il cellulare andai in camera ed aprii l'armadio, ma uno bussare alla porta interruppe il silenzio che si era creato...

Ehylààà! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ditemi che ne pensate (il capitolo 3, quello precedente a questo, ho cambiato alcune cose, quindi vi prego di leggerlo.
Il capitolo 5 sarà qualcosa di bellissimo, me lo sento.
Notteee❤🍘
~Ila⚠❌

Una scommessa, una maledettissima scommessa-Hug me. Don't Leave Me Alone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora