Capitolo 9

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Sono passati alcuni giorni da quelle parole.
Molto pesanti da digerire.

Ormai non ho più la forza di piangere.
Non c'è la faccio più.

Per la milionesima volta, entra nella stanza e si mette davanti a me.

Sa:《Oggi come stai?》

I:《Come sempre.》rispondo fredda.

Sa:《Oggi voglio toglierti da questa stanza. Starai in casa. Ma ti avverto, se provi a scappare, sarà peggio per te.》dice con un sorrisetto malizioso.

Non immagino cosa voglia farmi.

Mi libera dalle manette e vado subito in bagno.
Mi chiudo a chiave e mi metto davanti allo specchio.

Eccola li.
Alissa Greco.
Con il polsi viola, gli occhi rossi dalle lacrime e i lividoni sul proprio corpo.

Perché io dovevo fare questa fine?

Mi guardo ancora allo specchio e poi decido di farmi una doccia.
Ci sono dei vestiti puliti sul comodino, mi metterò quelli.

Entro in doccia e mi lascio scivolare addosso tutti i problemi.

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Esco e sul mio corpo ci sono ancora i segni violacei dei lividoni.

Va be, farò finta di niente.

Esco già vestita e vado in salotto.

I:《Sascha?》

Nessuno risponde.

I:《Sascha sei in casa?》

E nessuno risponde.
Potrei approfittare del momento e scappare.

Mi avvicino alla porta e provo a muovere la maniglia.
Ma questa non si muove.

Vado in cucina, dove c'è una porta che porta sul retro, e provo a muoverla.

Ci deve pur essere un modo per scappare da qua.

Torno di nuovo in salotto e riprovo a muovere la maniglia.
Questa sta per cedere.
Manca poco e sarò libera da questa tortura.

X:《COSA STAI FACENDO?!》

Mi giro si scatto e Sascha corre verso di me.
Io tento il più veloce possibile di aprire la porta ma non ce la faccio.

Mi da uno schiaffo in faccia e mi prende in spalla.

I:《LASCIAMI SASCHA!!!》

Sa:《Mai. Tu sei e sarai mia.》

Mi porta in camera e mi lancia sul letto.

Cerco di dimenarmi ma con un polso mi blocca e con l'altro tira giù i miei pantaloni e le mutande.
Mi mette a pancia in giù e comincia a schiaffeggiare il mio sedere.

I:《SMETTILA SASCHA.》

Sa:《Mai. Comincia a contare o sarà peggio per te.》dice per poi scoppiare in una fragorosa e terrificante risata.

Comincio a contare e aumenta il ritmo degli schiaffi.

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Ne avrò contati minimo 200 e sono esausta.
Non mi sento più ne il sedere ne la faccia.

Io non ce la faccio più.
Preferisco morire.

Voglio morire.

Stefano Pov

G:《Sascha ti ha risposto?》

I:《Non mi vuole rispondere.》

Sl:《Comunque dobbiamo portarci avanti con i video anche senza di lui.》

I:《Si ma dovrà pur rispondere.》

Il cellulare squilla per la milionesima volta e lui non vuole rispondere.

I:《Prova tu Giuse.》

Prende il cellulare, compone il numero di Sascha ma niente.
Neanche a lui risponde.

Sl:《Provo io.》

Mette il viva voce e Sascha finalmente risponde.

Sa:《Che c'è?》risponde scocciato.

I:《Che c'è?! Oggi dobbiamo registrare tutti insieme.》

Sa:《Oggi non posso.》

G:《Sascha è da una settimana che sai che oggi registriamo.》

Sa:《Ma oggi non posso. Devo stare con Ali.》

G:《Come sta?》

Sa:《Mai stata più contenta. Dalla felicità, ieri sera abbiamo festeggiato come solo noi sappiamo fare.》dice con tono malizioso.

In questo momento vorrei essere da lui per prenderlo a schiaffi.
Non si sputtanano le persone così a caso.

G:《Okay.》dice in tono un po' schifato.

G:《Possiamo parlare con lei?》

Sa:《Ehm... sta dormendo. È ancora stanca sa ieri sera. Come vi ho detto prima, abbiamo lavorato.》

Okay, appena lo vedo lo uccido.

Sl:《E visto che dorme, vieni da noi no?》

Sa:《E va bene, 10 minuti e sarò .》

E attacca.

I:《Appena lo vedo, lo ammazzo di botte.》

G:《Perché?》

I:《Perché non si sputtanano le persone così a caso. Sono cose private ed essendo private, uno deve tenersele per se.》

Sl:《Anche se non ci parli più, vedo che la proteggi.》

I:《A me manca, okay?》

Il migliore amico 2 ||Stefano Lepri||Where stories live. Discover now