Capitolo 6

2K 127 92
                                    

X:《Sono passati alcuni giorni. Verrai dimessa.》

I:《Okay grazie.》

Con Ste non ci parlo più.
Mi ha fatto arrabbiare e non mi ha più riparlato.

Andrò a vivere insieme ai pargoli, in una casa comprata da Sascha molti mesi fa.
Doveva essere la nostra casa, poi ci siamo lasciati e adesso ci siamo rimessi assieme.
Sono contenta dai.

L'ho detto anche agli altri.
Giuseppe non era molto felice ma Sal si.

Giuse sta dalla parte di Ste.
Anzi, Giuse voleva che io mi fidanzassi con Ste ma lui sta con la Marina.

---

Sascha carica i miei bagagli che Stefano ha preparato da qualche giorno e partiamo.

Sa:《Non dista molto dal centro.》

I:《Okay.》

Mi giro verso i bambini e sorrido.
Sono due angioletti.

Scendiamo i bambini e le valigie ed entriamo in casa.
È una casa molto grande e spaziosa.
Anche il giardino è molto grande.

Sa:《Allora, la camera dei bambini sono nella seconda stanza a destra al primo piano.》

I:《Okay grazie.》

Salgo e cerco la camera.
Entro.
È bellissima.

È celeste e verde, due colori che stanno bene insieme.
C'è una finestrella che mi piace molto.
Il panorama da sul giardino sul retro che è vicino al bosco.

Nelle culle ci sono incisi i nomi.
Li sistemo per bene e li lascio dormire nei loro nuovi letti.

Scendo ad aiutare Sascha con le valigie.

Sistemiamo i vari oggetti nelle stanze e ci sediamo sul divano.

Sa:《Grazie.》

I:《E di cosa?》

Sa:《Di essere ritornata con me.》

Appoggio la mia testa sulla sua spalla e mi addormento.

-----

Il pianto dei bambini mi risveglia.

Cerco di alzarmi ma non c'è la faccio.

Mi guardo intorno.
Non sono più in salotto.
Con me non c'è Sascha.

I:《C'è qualcuno?》

X:《Oh, finalmente ti sei svegliata.》

Dal buio più totale compare Sascha.

I:《Dove sono?》

Cerco di nuovo di alzarmi ma io i piedi legati ai gambi delle sedie e le mani sono legate insieme dalle manette.

I:《Sascha, cos'è questa cosa? Dove sono?》

Sa:《Sei nella mia stanza preferita. La stanza buia.》

I:《Sai, non c'avevo fatto caso che questa stanza è buia.》dico ironicamente.

Si avvicina e mi lascia un forte schiaffo sulla guancia.
Sento il bruciore della mia guancia aumentare sempre di più.

I:《Ma che cazzo fai?!》

Sa:《Ti dirò delle semplici regole che dovrai rispettare se non vuoi ritornare qua. 1- Tu devi fare quel che ti dico. 2- Non devi mai disobbedirmi. 3- Non avrai più una vita sociale, rimarrai qua e quando uscirai, andrai solo al supermercato e dagli altri con me. 4- Non rivedrai i tuoi figli per un po', te lo dico subito, sono al sicuro. 5- Non dovrai parlare di questa cosa a nessuno o accadrà qualcosa di brutto ai tuoi figli. Dovrai rispettarle tutte.》

I:《Senti cocco bello, io non sono la tua schiava e tu non puoi comandarmi a bacchetta. Adesso dimmi dove sono i miei figli.》dico cercando di rompere le manette.

Sa:《Te l'ho già detto, sono al sicuro. Adesso in casa, d'ora in poi, saremo io e te.》

I:《SASCHA LIBERAMI SUBITO.》

Sa:《NO.》

E mi da un calcio nello stomaco.
Un dolore fortissimo che mi fa "quasi" perdere i sensi.

Sa:《Hai capito o devo darti ancora una lezione?》

I:《Capito.》

Sa:《Ora starai un po' qua. Ti verrò io a liberare. Non parlare di questa cosa a nessuno o sai che fine faranno i tuoi figli.》

Esce e poi rientra.

Sa:《Ti comprerò qualsiasi prodotto di bellezza, così ti coprirai le varie ferite. Buon tempo.》

I:《NO SASCHA TI PREGO LIBERAMI.》

Ma esce.

In che guaio mi sono cacciata?

Spazio me

Ehilà, che libro cartaceo state leggendo in questo periodo?
Io Divergent.

Il migliore amico 2 ||Stefano Lepri||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora