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Luke si staccò violentemente da me infilandosi i boxer alla velocità della luce.
Sebastian era sulla porta e la sua faccia mostrava un'espressione sconvolta mista a disgusto.
-"Sebastian,aspetta, posso-possiamo spiegare" disse Luke raggiungendo di corsa Sebastian.

Mi rotolai giù dal letto con la stessa velocità di Luke e mi infilai una sua maglietta larga cercando di coprire il più possibile il mio corpo nudo davanti al mio ex ragazzo.

-"Che cazzo è questo?" Sbraitó contro di noi.

-"Ecco Seb-" iniziai ma fui interrotta dalle sue parole dure.

-"No, taci, puttana! Tu-tu non volevi fare sesso con me perché dicevi di non essere pronta, e poi, subito dopo aver lasciato me vai con uno più grande?" Gridò " ho aspettato fino a che tu fossi pronta cercavo di capirti, ma poi, alla prima possibilità che hai avuto ti sei lasciata scopare da mio fottuto padre! Sei una puttana" continuò ad insultarmi con le sue parole che ferivano il mio cuore come una lama affilata.

Ma la cosa ancora più triste è che tutto ciò che usciva dalla sua bocca era vero. Mi merito ogni singola parola che lui ha detto, ogni insulto.

Sono disgustosa, faccio schifo a me stessa, e me ne accorgo solo adesso.

Iniziai a piangere e guardai verso Luke che a sua volta mi guardava con occhi sconvolti.

-"Non azzardarti a parlarle in questo modo" lo rimproverò Luke difendendomi.

-"No tu non azzardarti a dirmi cosa cazzo devo fare!" Iniziò Sebastian gridando sempre più forte." Io non ho più nessun rispetto per te, mi disgusti più di tutto, anche più di lei." Si passò una mano nei capelli.
"Una diciassettenne? Qual'è il.tuo cazzo di problema? È fottutamente illegale" continuò.

-"Sebastian, ti non devi dirlo a nessuno" disse Luke con calma cercando di controllare la situazione.

Io mi sentivo inutile in questo scontro, non avevo nulla da dire. Nessuna parola sembrava riuscire ad uscire dalla mia bocca, tutto ciò che usciva erano piccoli sospiri incomprensibili.

-"che cosa hai intenzione di fare?" Ribattè.

-"Non posso fare nulla perché qualsiasi cosa facessi per me sarebbe rischio galera" disse Luke, le sue parole erano fredde e taglienti, ma tristemente vere.

-"Voglio che tu non la riveda mai.più" disse Sebastian guardando il pavimento.

-"Cosa?" Luke fu sorpreso dall'affermazione del figlio.

-"non voglio che tu riveda questa cazzo di ragazza mai più, è quello che ti meriti" disse Sebastian "se io non posso dirlo a nessuno allora tu non potrai più vederla" esclamò.

-"Dai Sebastian, adesso sii ragione-" iniziò Luke prima di essere interrotto da me.

-"va bene" sussurrai.

-"cosa?" Questa volta furono sia Sebastian che Luke a parlare, Luke si voltò verso di me confuso.

-"Ho detto che va bene"

-"ma piccola" mormorò Luke.

-"No Luke, ti amo così tanto e non vorrei mai, per nessun motivo al mondo, che ti fossi rinchiuso in una piccola cella di una prigione per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne; ti amo troppo per farti questo" dissi camminando verso di lui.

Lo avvolsi con le mie braccia e gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra.
Luke ricambiò immediatamente. Il bacio fu pieno di amore e di passione. Avrei voluto fermare il tempo e rimanere li per sempre.

-"Oh mio Dio, siete disgustosi" esclamò Sebastian ricordandomi della sua presenza.

Tra le braccia di Luke mi ero scordata di lui, tutto ciò che mi importava era quel bacio che però finì troppo velocemente.

-"ora vattene" Sebastian indicò la porta.

Annuii ed uscii fuori dalla camera.

Camminai verso la camera di Mathilda per indossare dei vestiti e per prendere la mia roba, poi mi avviai alla porta d'ingresso.
Luke era li ad aspettarmi e mi guardava come se volesse memorizzarmi prima di lasciarmi andare per l'ultima volta.

Andai accanto a lui e lo guardai nei suoi occhi color zaffiro.

-"Ti amo" sussurrai.

-"ti amo anche io" sussurrò lui di rimando.

Avvolsi le braccia attorno al suo collo e lo strinsi quanto più forte potevo.
Le lacrime stavano scendendo lungo le mie guance come le gocce di pioggia in una giornata di temporale.

Non posso credere che mi era stato proibito di vedere il mio vero amore. Non potevo. Non potevo non vederlo mai più. So che non posso.

Luke mi stacco e mi baciò sulla fronte.

Mi sorrise debolmente e poi io uscii dalla porta che avevo attraversato così tante volte, la porta che avevo desiderato di attraversare così tante volte.

Sebastian entrò nella stanza.

Sapevo che era giunto il momento di andarmene, e dovevo andare ora.
Ma non riuscivo a convincere me stessa a fare quei pochi passi che mi allontanavano dal mio uomo.
Il mio cuore batteva fortissimo e i miei occhi lacrimavano impetuosamente.

Rimasi li, guardando la porta, sperando in un qualche miracolo.
Chiusi i miei occhi forte, desiderando, sperando che quando li avrei riaperti io fossi nel mio letto, appena svegliata da questo incubo terribile.

Ma quando li riaprii ero nello stesso posto. Non mi ero mossa.
Presi un grosso respiro e presi il pomello della porta.
Lo girai lentamente e aprii la porta; l'unico suono nella stanza era il cigolio che faceva la porta ruotando sui suoi cardini.

Quando la porta fu aperta guardai Luke mimandogli un 'ti amo' e lui fece lo stesso.

Chiusi la porta dietro di me e corsi lungo tutto il tragitto che mi separava da casa, i miei piedi volavano sul marciapiede.
Volevo solo andare a casa.

Raggiunsi casa mia e bussai alla porta con così tanta forza e rabbia che se lo avessi fatto appena più forte si sarebbe rotta.
Il viso di mia madre apparve davanti a me mentre la porta si apriva.

Il mio viso era rosso e i miei occhi erano gonfi dal pianto.

-"Oh Dio, cosa è successo?" Chiese mia madre preoccupata.

In risposta singhiozzai e la soprassai senza dire una parola.

-"Camilla Anne Jontson, cosa succede?"

-"mamma, quando hai incontrato papà hai capito subito che lui era la tua persona?" Domandai con le lacrime ferme sulle mie guance.

-"immagino di si" rispose.

-"L'ho trovato mamma, ho trovato la mia persona, ma non potremmo mai più rivederci". Gridai correndo su dalle scale.

-"Milla, ma cosa stai dicendo?"

-"Mamma ho fatto un enorme sbaglio, ma è stato lo sbaglio migliore della mia vita" dissi chiudendo la porta.

Mi sdraiai sul mio letto e seppellii la mia testa sotto il cuscino piangendo ogni lacrima.

Poco dopo sentii dei passi avvicinarsi alla mia porta e mia mamma entrò nella stanza.
Si sedette accanto a me e appoggiò una mano sulla mia schiena.

-"Tesoro, ti voglio bene, e se quello che dici è vero e hai trovato il tuo vero amore allora devi andare da lui. Non importa se è giusto o sbagliato" disse accarezzandomi.

-"Ma non è facile"

-"L'amore non è facile, è incredibilmente difficile" rispose "ma una volta che hai trovato l'amore della tua vita è la cosa più facile del mondo"

Regalino di Natale.

Belle gioie vorrei soltanto ringraziarvi per tutta la gioia che mi date in ogni momento con i vostri voti e commenti. Mi auguro di cuore che la storia vi piaccia ma soprattutto che possiate passare un Natale sereno circondato dalle persone che più amate.

Buon Natale a tutte. Vi voglio bene 💗

My Bestfriend's Dad {L.H. (Italian Translation)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin