Il Mio Sbaglio Più Bello//CAMERON DALLAS & SELENA GOMEZ//

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*FLASHBACK*
Questo sarebbe stato un giorno diverso, oggi era l'unico giorno dove potevamo stare tutti insieme, dove potevamo fare un giro o semplicemente stare a casa per parlare o fare qualcosa.
Usciamo di casa per andare al parco, Emi porta la sua palla per giocare mentre mio padre porta la cesta per il picnic preparato da mia madre.
:《Siamo arrivati, avanti tutti fuori da questa macchina》Dice mio padre parcheggiando la macchina vicino l'entrata del parco. Questo è il nostro posto, non capita spesso che riusciamo a passare una giornata con i nostri genitori, un giorno abbiamo deciso di venire in questo parco, che è anche poco frequentato quindi potevamo evitare di avere problemi. Con il mio vestitino bianco e le mie ballerine dello stesso colore scendo dalla macchina.
M:《tesoro andiamo ad appoggiare le nostre cose lì》dice mia madre indicando un punto con la mano. Mia madre passa la tovaglia quadrata rossa e bianca a Emi è con il mio aiuto la sistemiamo per terra. Mio padre appoggia la cesta sopra la tovaglia
D:《Dai Emi andiamo a giocare!!》Dico alzandomi e iniziando a correre, ero felice, qui c'è tranquillità, pace, nessuno che ci disturbi e soprattutto la mia famiglia. Mi avvicino all'altalena e mi ci siedo sopra, iniziando a fare avanti e dietro.
:《Dai ti spingo io》dice Emi inizando a darmi delle spinte più forte facendomi arrivare più in alto. Era come toccare il cielo,  Era così vicino ma lontano.
:《Ragazzi facciamo due tiri avanti》Dice la voce di mio padre, così iniziai a rallentare per poi scendere dall'altalena.
Mio padre prese la palla tra le mani e la passò a mia madre
:《Decidi tu Amore》dice mio padre
:《Giochiamo a pallavolo!》così iniziamo a giocare a pallavolo tutti insieme. Di solito quasi nessun genitori gioca a pallavolo con i proprio figli ma noi invece si, alcune volte facevano anche delle partite a calcio. Dopo aver giocato per parecchio tempo mia madre si allontanò andando a sedersi sulla tovaglia, così la raggiunsi.
:《Ti sei stancata?》dico sedendomi vicino a lei
M:《Beh si, non sono più una ragazza, sono giovane si ma no una ragazzina stupenda come te》dice lasciandomi un bacio sopra la guancia.
:《Ti voglio bene mamma》dico abbracciandola
:《Anche io tesoro, anche io》dice stringendomi a sé
:《Ehi anche io voglio un abbraccio!》dice mio padre quando mi allontano da mia madre, così mi alzo velocemente e mi lancio tra le sue braccia
:《Ti voglio bene Papà》
:《anche io bimba, anche io》
E:《Si io sono orfano》 dice Emi causando una risata da tutti noi così mia madre lo andò ad abbracciare mentre mio padre gli diede dei colpetti sulla spalla, da veri "uomini" anche se Emi ha 14 anni come me.
:《Dai! Lavatevi le mani con quella bottiglia di acqua è poi a mangiare! 》dice mia madre passando a mio padre la bottiglia dell'acqua e lasciando cadere l'acqua sopra le mani di mia madre, mia madre fece lo stesso sopra le mani di mio padre.
Mi lavai anche io la mani è subito dopo Emi.
:《Dai sedetevi》dico a mio padre quando siamo tutti seduti sopra la tovaglia.
Mia madre si alza e si avvicina a mio padre
:《Ehi, tutto bene?》Dice mettendo la sua mano sopra la sua spalla
:《No, andiamo via》 dice mio padre avvicinandosi a noi
:《Andiamo via!Adesso》 detto questo ci alziamo sia io che Emi
:《lasciate tutto qui》dice mio padre così iniziammo a correre verso la macchina,  Emi aveva il suo braccio intorno alla mia vita, riuscii a stare al suo passo anche se era più veloce, ma un colpo di pistola ci fece fermare tutti, lì fermi immobile, lentamente mi girai e riuscii a vedere il corpo di mio padre per terra in una pozzanghera di sangue, mia madre era inginnochiata vicino a lui.
:《Andate via di qui, mettetevi al sicuro, siete troppo importante per me, siete la mia vita ricordatevelo ma adesso andate via!》
:《Ti voglio bene mamma》dice Emi con gli occhi di lacrime
:《Ti voglio anche io bene mamma》dico piangendo
:《Vi amo figli miei, come vostro padre, ma adesso andate via, siete in pericolo》
Emi mi trascina via mentre io urlo di voler rimanere lì. 
Usciamo dal parco ed Emi mi afferra dalle spalle 《DAISY BASTA! dobbiamo metterci al sicuro, pagheranno per aver fatto questo, ma dobbiamo andare via,lo so mi fa male anche a me dire questo ma dobbiamo farlo》annuii soltanto tremante
:《prometto che scopriremo chi è stato》 lo strinsi forte a me, ecco che un altro suono di pistola risuona nell'area, mi allontano da emi piangendo e stringendo la sua mano andammo via di lì lasciando per sempre i nostri genitori.
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*Fine FLASHBACK*

Devo farlo, per i miei genitori.

Un furgone nero che passa velocemente dalla strada mi riporta alla realtà, due persone con un cappuccio scendono dal furgone e con una velocità incredibile si dirigono verso il retro di casa mia.
Prendo il telefono e chiamo velocemente Cameron
/CHIAMATA CAMERON&DAISY/
C:《Ehi bambolina dove sei?  Ti sto cercando in tutta la casa ma non ti trovo》
D:《Cam sono fuori, ho visto che persone con un cappuccio andare sul retro della casa! State bene?》 Dico velocemente. Si sente per un attimo il silenzio
C:《Ce qualcuno, rimani nascosta per bene lì e chiama la polizia, qualsiasi cosa accada non ti far vedere!》
Detto questo chiude la chiamata
/FINE CHIAMATA/
chiamo immediatamente la polizia, gli dico cosa sta accadendo e mi assicurano che stanno arrivando.
Mi nascondo dietro un cespuglio mentre guardo all'interno della casa.
Non riesco a vedere niente, così mi avvicino rimanendo sempre nascosta. Troppa ansia, è se ha fatto del male ai miei uomini??
Vedo la macchina della polizia in lontananza è finalmente lascio uscire un sospiro di sollievo uscendo al scoperto.
Immediatamente qualcuno esce da casa mia ma mi vede
Tutto velocemente, uno sparo , il cuore a mille, delle sirene...
La mia vita mi compare davanti agli occhi..
Emi, i miei genitori, la mia infanzia, le cose belle, quelle brutte, le ragazze, i ragazzi, la casa, le feste, il mio primo bacio, la prima sigaretta, la prima birra, Cameron...l'unico che mi ha capita, che mi ha rubato il cuore, la mente e l'anima, il nostro primo bacio, le litigate, la gelosia, la prima volta con lui, la sua spallata, le carezze, i piccoli gesti...
Ed ecco ...tutto nero.