[ 40 ] Compagni di stanza.

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- Giugno -

« Ho messo troppe virgole dove ci volevano dei punti »

Qualcosa di incredibilmente freddo mi si appoggia sul ventre e inizia a percuotermi e tutto ciò che riesco a fare è tenere gli occhi serrati imprecando,
con un male di testa lancinante e gli occhi gonfi, poso un dito appena sotto alla palpebra, le ciglia sono umidicce, ho pianto?

« Joselyne »
La voce è tranquilla e ferma, ma nasconde un velo di timore,
il freddo passa dal mio ventre, al mio collo,

« Altri cinque minuti Leo, non sto bene, fanculo la scuola »
Mugugno, sono pure sudata.

« e Leo chi è? Il tuo amante? »
Mi alzo di scatto a sedere con il fiato mozzato,
osservo il ragazzo castano affianco al letto sorridere per la battuta del cazzo,
ehi, ma aspetta...
« Shawn Mendes?! »
« In persona »
Ahahah simpatico proprio
« che cazzo ci faccio qui? Anzi no, che cazzo ci fai tu qui?! »
« Io ci abito? »
Ride di gusto, come se la mia faccia perplessa fosse qualcosa di tanto esilarante,
vuoi vedere come è esilarante un pugno dove non batte il sole?

« Dove sono? Tu, tu... »
Non riesco a riordinare nemmeno i pensieri, riappoggio la testa sul cuscino ansimando,  mente le sue mani sono sempre più ghiacciate sulla mia pelle,

« Ehi, calmati, Jo sei al sicuro con me e tu lo sai »
Mi accarezza dolcemente i capelli,
mentre pronuncia tutto con quel tono rassicurante e caldo,
è una così bella sensazione...
ma che sto facendo?
Io, lui... è un puttaniere ecco cosa è,
prendo la sua mano e la tolgo dai miei capelli,

« Shawn non posso, io... è sbagliato... noi siamo sbagliati... »
Sussurro continuando ad agitarmi,

« Sei ancora sconvolta, stai tranquilla »
a quelle parole cerco ancora di più di divincolarmi dalla sua presa passata nuovamente ai miei fianchi,
ha una presa molto salda, che quasi mi fa male, ma non mi fermo.

« Joselyne! Ti prego »
Ora mi sta davvero facendo male,
continua a stringermi contro il materasso, mentre le sue mani grandi e forti fanno sembrare minuscoli i miei fianchi.

« Lasciami! La scia mi»
Lo imploro continuando a sembrare in pieno di una crisi epilettica,

« Smettila cazzo di muoverti o sveglierai Matthew! »
Non si sveglia con ste urla figuriamoci con un letto che si muove,

Assume un'espressione strana, la faccia che fa quando ha una idea malsana,
infatti la sua presa passa ai miei polsi,
e in meno di un secondo, mi ritrovo il suo peso su di me,
è letteralmente su di me.
Su. di. me.

« Che cazzo fai? Togliti ora, togliti! »
Dove sono? Dove è Matthew? Intendiamo lo stesso Matthew?

« Non mi muovo finché non sarai calma e mi spiegherai quelle urla nel sonno. »
Quali urla?
Che male alla testa.

Cerco di prendere respiri profondi, e di scandire il loro ritmo, con movimenti lenti e tranquilli, anche se il gentil peso di un diciassettenne addosso non aiuta.

« Ora puoi alzarti »
Uso il tono piatto, quello che mi riesce meglio,
« Le urla, perché? La frase... »
« Che frase? »
« Qualcosa sulle virgole... i punti... »
Pensavo di averla solamente pensata
« Significa che faccio schifo a scrivere d'accordo? »
« Jo... sappiamo entrambi che non è vero »
Dio dammi la forza di non mettergli le mani al collo in questo preciso istante,
« Non ho concluso molte cose nella vita, almeno non ufficialmente, ho detto più forse, che no, questo Shawn. »
Alza il volto dal mio incavo della clavicola nel quale si era rifugiato,
« Come la nostra relazione? »
Non riesco a leggere dai suoi occhi se sia serio o no,
« E-esatto »
Cazzo, perché ho esitato?
« Ma io ti piaccio ancora »
« Cosa? »
Si avvicina leggermente alle mie labbra e sento il cuore esplodermi nel petto,
ma che cazzo fai corpo? Mi tradisci così?
Si ferma a una distanza quasi inesistente dalla mia bocca schiusa,
e sorride
« Oh si, io ti piaccio ancora, e pure tanto. »
sentii schiena rabbrividire e la pelle sotto di lui scaldarsi sempre di più,
« Non è vero »
Sussurro, ma non ne ho la completa certezza,
« Cameron ti fa accelerare i battiti così? Eh? Cameron ti fa salire la pelle d'oca ad ogni tocco, ogni sguardo... »
Si avvicina repentino al mio orecchio e inizio a capirci ancora meno,
«... a ogni parola sussurrata »
No, Cameron non lo fa.
« Cameron, mi fa felice. »
Era così difficile dirlo in quel momento,
come se fosse più una provocazione che una verità,
« Oh, ma davvero? »
Non feci in tempo a ribattere che aveva appoggiato sue labbra all'angolo della bocca, e per fortuna, o non so dove sarei ora.

Roses »Cameron Dallas vs Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora