Dov'eri quando avevo bisogno?

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La sveglia suonava per la millesima volta dopo aver fatto delle pause di qualche secondo.
Decisi di alzarmi anche perché avevo saltato troppi giorni questo mese.
Mi tirai su e corsi in bagno lavandomi più volte la faccia come se l'acqua riuscisse a levarmi un po' del dolore che stavo vivendo sulla mia pelle.
Il taglio sulla fronte era leggermente meno evidente mentre la botta era praticamente scomparsa,meno male che esistono queste creme miracolose!
Presi i trucchi dalla mia borsa nera,mi spalmai col pennello a punta rosa il fondotinta e poi passai con il correttore e la terra più volte.
Misi anche il mascara e l'eyeliner in modo che non sospettassero nulla ma pensassero solo che per oggi volevo truccarmi.
Dopo essermi lavata velocemente presi i leggins e una felpa grigia.
Misi le scarpe e mi precipitai fuori dalla casa con lo zaino per non incontrare quel coglione.
Mi accorsi di non sapere la direzione della scuola e di non sapere dov'ero precisamente.
Cosi accesi il telefono che venne trapanato dai messaggi di justin.
Non li guardai perché ero ancora incazzata con lui e guardai l'orario sul mio telefono.
Merda tra mezz'ora iniziava lezione e non sapevo dove cavolo ero!
Presi google maps orientandomi e notando che a piedi la scuola era lontana esattamente trenta minuti cosi incominciai a correre.

Ho fatto un breve ritardo di un quarto d'ora,google maps non funziona molto bene,non fidatevi!
Ero in classe dopo la ramanzina fatta dalla professoressa ricordandomi che oltre ad arrivare in ritardo non ero mai andata ai corsi pomeridiani che mi aveva obbligato di fare mesi fa. La campana suonò e la professoressa si avvicinò a me a grandi passi.
"Signorina Gomez,le consiglio di cominciare a darsi una regolata,se continua così sarò obbligata a chiamare a casa e aver il permesso di sospenderti per vari giorni"non la sopportavo più e glielo feci capire.
"Faccia quello che vuole non ho nulla da perdere"con questo usci dalla classe correndo verso il mio armadietto ma venni bloccata e la schiena ricominciò a bruciare per l'impatto contro il muro.
"È da tantissimo che non ci vediamo Sel"sorrise malignamente,Mark.
Mi strinse forte le guance sorridendomi"questo weekend non l'hai perso,l'hai solo sprecato per mangiare"delle lacrime ribelli che non ero riuscita a fermare calarono sulle mie guance.
Avevo mangiato due volte questo weekend e non e pensavo si fosse notato così tanto ma mi sbagliavo.
Mi tirò un pugno sullo stomaco che mi fece piegare in due e risbattere contro il muro.
Continuò quella tortura per molto fino ad arrivare al punto di dover andare in bagno a vomitare...sangue.
Ritornai in classe e fini la scuola senza aver visto Justin.
Come sempre aspettai che uscissero tutti e poi mi aggiunsi.
Nel corridoio si sentivano solamente le mie scarpe che facevano troppo rumore per i miei gusti.
Fui incuriosita da qualcosa che sbatteva ripetutamente la porta dello sgabuzzino.
Ma quando senti un gemito e vari versi capi che quello non era il mio posto e che dovevo farmi gli affari miei.
Ma il mio cuore perse un battito quando senti pronunciare tra i gemiti un "oh justin".
Corsi via con le lacrime agl'occhi e ripercorsi la strada di casa perdendomi quattro volte e all'ultima mi sedetti su un marciapiede e scoppiai.
Come avevo fatto a fidarmi di lui?
Come spiegatemelo santo cristo come ho fatto ad innamorarmi di un fottuto coglione come lui!
...
Mi tirai su senza forse e riuscì a tornare a casa dopo il tramonto,ma il peggio doveva ancora arrivare.
Entrai in casa ma qualcosa mi spinse contro il muro della cucina.
"Ciao bambolina"Lucas.

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