Ho bisogno di te qui ora.

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Sono le sette e sono già davanti a scuola,penso che andrò al bar.
Controllo di aver portato i soldi e entro nel piccolo bar accogliente davanti alla scuola.
Mangio una brioche e bevo un caffè e dopo aver pagato riprendo lo zaino in spalle ed entro a scuola visto che sono già le 8.
Alla vista del ragazzo del giorno prima faccio un balzo indietro svolto l'angolo e mi precipito al bagno.
Mossa sbagliata,i bagni li condividiamo e questo pensiero lo realizzo dopo che lui è entrato tranquillamente alla vista di una bidella.
"Come va balena?"un sorriso maligno si formo sulle sue dolci labbra.
"Sai sono stato molto maleducato l'altra volta e volevo presentarmi quindi,eccomi qua,piacere Justin,Justin Bieber"
Rispose sfacciatamente,era un bel nome Justin,com'era bello lui ma non dentro.
Lo guardai impaurita quando lui incominciò ad avvicinarsi."cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua?"alzò di poco il tono cercando di farmi paura e ci riuscì palesemente.
"Dai piccola non mi vuoi propio dire il tuo nome?Non fare la ragazza difficile"mi tirò un pugno direi poco leggero vicino allo stomaco.
"I-io m-mi c-chiamo Selena"risposi balbettando anche per la timidezza ma sopratutto per il male tremendo che tenevo al fianco.
"Selena di cognome?"mi domandò ovvio.
"G-gomez,Selena Gomez"risposi infine più decisa.
La campanella suonò segnando l'inizio delle lezione
"Beh buone lezioni Sel ci vediamo dopo"mi fece l'occhiolino ed usci e io subito mi rifugiai in classe in modo da non incontrare Mark.
All'ultima ora una bidella bassa e robusta,di cui non ne sapevo l'esistenza,mi venne a chiamare dicendomi che avevo una chiamata urgente dall'ospedale.
Corsi di sotto facendo due a due le scala e superando la bidella.
Strappai il telefono dalle mani di un'altra e me lo misi subito all'orecchio.
"Oh finalmente l'abbiamo rintracciata,le dobbiamo dire una cosa molto importante"risposero al telefono,penso sia un dottore.
"Cioè?me la dica subito"alzai il tono di voce.
"La madre è entrata in coma"
"C-cosa no lei si sbaglia,mia madre aveva solo alcuni problemi ai polmoni glielo assicuro"il mio tono da agitato passò ad agitatissimo mentre i miei occhi cominciarono a far scivolare alcune lacrime.
"Mi dispiace molto"terminai la chiamata e posai il telefono sulla scrivania accanto.Corsi al piano superiore e entrai in classe riprendendomi lo zaino e scappando via .
Justin's pov
Vidi Selena correre giu per le scale piangendo(?)e visto che avevo saltato l'ultima ora la segui.
Non odiavo vederla soffrire anzi mi divertiva,Mark mi aveva raccontato la sua storia,cioè il fatto che era una figlia di papà,una tipa viziata e piena di soldi.
Usci dal grande cancello e la vidi inginocchiarsi a terra tenendosi il viso tra le piccole manine.
"Ehi Selena ci sei?"non capivo il perché ma in quel momento la mia voce si era addolcita.
Si voltò,aveva i gli occhi gonfi.
Mi faceva abbastanza pena,non capivo perché cosi le chiesi cos'è successo.
Si alzò da terra e si pulì di poco il viso con le maniche della felpa.
"Non succede niente,fatti gli affari tuoi."mi avvicinai a lei e la presi per i capelli.
"Cosa scusa?Ripeti"
"Fatti gli affari tuoi justin" le tirai una violenta cinquina"non permettertelo più"lei annuii per poi cominciare a correre ed arrivare al pullman.
L'ultima volta non aveva preso lo stesso pullman e quindi la rincorsi e presi il pullman senza che lei se ne accorgesse.
Mi misi il cappuccio e cominciai a spiarla.
Era molto bella anche se non aveva
degli occhi chiari e i capelli biondi.
La vidi prenotare la fermata dopo un'ora che io avevo passato ad ammirarla.
Scesi dopo di lei e mi ritrovai all'entrata dell'ospedale.
Lei entrò e io la segui.
Chiese qualcosa all'infermiera che le indicò l'ascensore e fece il numero tre con le dita. Corsi su per le scale e la vidi entrare in una stanza.
Ci passai vicino e la vidi parlare con una donna...in coma.
Assomigliava molto a Selena,probabilmente era la madre o la zia.
Ora capisco perché piangeva.
L'aspettai nel reparto dopo e quando la vidi uscire erano oramai le otto.
La rincorsi e presi il sui bus e questa volta però mi sedetti accanto a lei.
"Cosa ci fai qui?"era veramente molto incazzata.
"Ti ho seguito"feci spallucce per indicare il poco valore che davo a questa cosa.
"Fino a che punto mi hai seguito scusa?" Chiese sorpresa.
"Fino a dove c'era tua mamma in coma"i suoi occhi si trasformarono in piccole fessure"perché l'hai fatto?Vuoi prendermi in giro anche per questo!"
Alzò il tono di voce facendo girare alcuni passeggeri e intanto alcune lacrime cominciarono a girovagare sulle sud guance.
L'abbracciai perché era l'unica cosa che avevo la possibilità di fare in quel momento.

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