35ºCapitolo

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Aspetto che mamma apra la porta e quando lo fa corre ad abbracciare prima me e poi Andrea.

«Non restate lì impalati, entrate!» ci dice radiosa «Quanto è bello vederti, Andrea!» gli dice poi.

«Papà non c'è?» le chiedo.
«Dovrebbe arrivare a momenti.»
«Allora aspettiamo che arrivi anche lui per dirvelo.»
«Dirci cosa?»
«Lo saprai dopo» dico salendo di sopra.

Prendo una borsa e ci metto dentro qualche cambio.
Non so per quanto resterò ancora da Andrea, ma sicuramente fino a quando porterà il gesso.

Torno di sotto e li vedo confabulare.
«Non avrai già anticipato la notizia?» chiedo ad Andrea che scuote la testa.

Bussano alla porta.
«Vado io» la apro e appena entra Mirco gli salto in braccio.
«Ma guarda un po' chi si vede» mi dice portandomi in braccio in cucina «Ciao Andrea, che piacere» gli dà una pacca amichevole sulla spalla sinistra.
«È un piacere anche per me» risponde lui sincero.

Ci sediamo tutti e quattro a tavola.
«Io e Andrea dobbiamo dirvi una cosa» dico.
«E questo lo avevo capito» mi prende in giro Mirco.

«Io e Deborah ci sposeremo» dice schietto il mio fidanzato e mostro l'anello.
Gli occhi della mamma si riempiono di lacrime e viene ad abbracciarmi.
«Sono troppo felice per voi» mi dice sincera mentre guarda l'anello approvando la scelta.

«Mi fido di te, Andrea. So che sei la persona giusta per mia figlia perché sei riuscito ad abbattere tutte le barriere che mai nessuno era riuscito a scavalcare in così poco tempo. Quindi, sono più che felice che sia stato tu a rubarle il cuore» dice Mirco.
«La ringrazio. Io non le farò mancare niente, glielo giuro!»
«Non ne ho il minimo dubbio» dice infine prima di abbracciarmi.

«Quindi ora dobbiamo organizzare la festa di fidanzamento» riflette Rosa.
«Esatto, hai carta bianca» le dico e lei annuisce contenta.

«Torniamo a casa?» chiedo ad Andrea appena saliamo in macchina.
«No, non mi va. Andiamo al McDonalds?»
«Te la senti?»
«Ho solo il braccio ingessato, niente altro» ride.

Scuoto la testa mettendo in moto e guido verso la meta decisa.

È pomeriggio inoltrato quando usciamo dal fast food, Andrea non voleva più tornare a casa.
«Dobbiamo andare da Alessia» mi dice appena metto in moto.
«Perché? È successo qualcosa?»
«No, sono tutti lì.»
«Ah ok, va bene» dico confusa.

In pochi minuti siamo lì.
Scendiamo dalla macchina e c'è Nico fuori.
«Pronto ad andare, fratello?»
«Andare dove?» chiedo perplessa.
«Io e Nico andiamo a casa, tu hai una serata al femminile da passare» mi accarezza la guancia ed escono Megan e Alessia.
Sto per dirgli qualcosa ma lui mi precede.
«Se mi serve qualcosa c'è Nico, perciò sei libera» sorride.
«Come devo fare con te?» scuoto la testa «ora organizzi tutto alle mie spalle. Mi renderai partecipe del nostro matrimonio oppure mi ritroverò all'improvviso all'altare?»
«Sai che non è una cattiva idea?» ride «Avevi solo bisogno di staccare un po' la spina dopo questi giorni un tantino pesanti e quindi non c'era miglior cosa che portarti da tua sorella e da Megan. Un avvertimento però, visto che andrete nel vostro localino, non bere e tieni alla larga i maschietti.»
Lo guardo col sopracciglio accigliato.
«Andremo al locale?» chiedo alle due che in risposta annuiscono.
«Credo che se vieni con noi facciamo prima» dico poi ad Andrea.
«No, no ci mancherebbe» ride «Dai Nico andiamo, la pizza a domicilio ci aspetta» mi da un bacio a stampo e sale in macchina con suo fratello.

«Potevate avvisarmi, almeno mettevo qualcosa di più adatto» dico entrando a casa di Alessia.
«Se te lo avessimo detto avresti rifiutato per "prenderti cura" di Andrea» ribatte Megan mimando le virgolette «e poi ci abbiamo pensato noi. Hai quindici minuti per cambiarti» mi porge un vestitino e i tacchi mentre mia sorella mi spinge in camera sua.

Quando torno si sono cambiate anche loro.
Ora con questi tre vestitini sembriamo la versione femminile dei tre moschettieri.
Megan mi si avvicina e mi scioglie la coda per ravvivare i capelli.

«Ora va meglio» mi fa l'occhiolino e usciamo di casa.
Entrate in macchina Megan urla la sua solita frase.
«Pronte per questa serata al femminile?»
E io e mia sorella, in coro, le rispondiamo con un acuto «Sì.»

Appena arrivate andiamo subito verso il bancone.
«Cosa bevono queste belle signorine?» chiede il barista mentre balla sulla musica a tutto volume.
«Tre drink leggeri, per favore» ordina Alessia.
«Non volete niente di più alcolico?»
Scuotiamo la testa.
«Magari un'altra volta» dico ridendo e in pochi minuti il barman ci dà i nostri drink.

Facciamo "cin cin" con i nostri bicchieri e beviamo godendoceli a pieno.

«Io il bis lo farei» farfuglia Megan.
«No, uno basta e avanza! Andiamo a ballare» le tiro verso la pista da ballo dove mi lascio andare alla musica.

Per la prima volta in questi giorni riesco a lasciarmi andare e a lasciare andare le angosce che hanno avuto la meglio su di me.

Balliamo ridendo come matte e allontanando i ragazzi che ci si avvicinano mostrando loro gli anelli.

Ci divertiamo così tanto che non ci rendiamo conto del tempo che passa.
È mezzanotte inoltrata quando usciamo dal locale.

«Questa serata ci voleva proprio» dico una volta entrata in macchina e appoggiando la testa al sedile.
«Sono d'accordo. È da ripetere» dice mia sorella.

Metto in moto e accompagno prima mia sorella e poi Megan.

Entro in casa e mi tolgo i tacchi lasciandoli all'ingresso.
«Deb.»

Raggiungo Andrea sul divano e lo saluto con un bacio.
«Com'è andata la serata?» mi chiede.
«Alla grande, ci siamo divertite come delle bimbe» mi appoggio sul suo petto.
«Avete fatto le brave?»
«Assolutamente sì» sorrido «Tu invece cos'hai fatto?»
«Ho mangiato la pizza e visto la partita, solo questo.»
«Come mai non ti sei messo a letto?»
«Sapendo che dovevi tornare ti ho aspettata.»
«Ma che bravo fidanzatino» gli pizzico il naso facendoglielo arricciare.

«Se non avessi il braccio rotto ora ti prenderei in braccio e ti porterei a letto» sussurra.
«Ma visto che non puoi mi accontenterò di salire con le mie gambe» lo prendo in giro per poi alzarmi e porgergli la mano.

Saliamo di sopra e lo aiuto a mettergli il pigiama, poi metto la sua t-shirt dopo aver tolto il vestitino e mi accoccolo sul suo petto.

«Buonanotte amore» sussurro chiudendo gli occhi.
«Buonanotte principessa» mi bacia la fronte e mi addormento.

L'altra metà di Me Where stories live. Discover now