Sayonara

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*Un mese dopo*


«Harry!» urlai facendo lo slalom fra la gente accalcata nei corridoi della facoltà di Giurisprudenza «Harry!!» urlai disperata, finchè non lo vidi ridere e scherzare con dei suoi amici, così gli saltai quasi addosso, facendogli spavento, ma vedendomi con gli occhi spalancati e il fiatone, si scusò con tutti e mi portò dentro un'aula vuota.

«Che è successo?!» domandò allarmato.

«Ashton...» rispirai a fatica «Io non pensavo potesse farlo...»ripresi altro fiato, sentendomi mancare per la corsa appena fatta.

«Fare cosa?!»chiese spazientito, evidentemente lo avevo interrotto in un momento tragico.

«Si prostituisce» sputai il rospo, vedendolo con gli occhi persi «Si prostituisce, Harry...» ribadii il concetto, avendo paura che non avesse sentito bene «Lo fa su un sito...»

«Come lo hai scoperto?» boccheggiò.

«Ero in biblioteca a fare una ricerca per la canzone che sto scrivendo e mi è comparsa la pubblicità di questo sito di gigolò, con la foto di Ashton, così sono andata a controllare, pensando avessero preso da internet una sua foto, ma poi ho visto che c'era il suo profilo con il numero di cellulare e tutto, la descrizione e il resto, corrispondeva al vero» dissi senza fiato, vedendolo sempre più sconvolto.

«Chi altro lo sa?» mormorò.

«Penso nessuno, ma non lo so, quella pubblicità sembra essere ovunque e chiunque faccia una ricerca lo vedrà» spiegai sempre più in ansia.

«C'è un modo per bloccare questa cosa?» mi prese per il polso portandomi nuovamente fra i corridoi leggermente più liberi.

«Non lo so, non sono un'hacker, non ho idea di come si faccia» cercai di stargli dietro, con lui che mi tirava dal polso per farmi correre non so dove.

«Questo è un problema» finalmente ci addentrammo nel cortile principale, ritrovando un po' di pace.

«Perché?»

«Perché lui è qui con una borsa di studio, se la notizia che si prostituisce per soldi si sparge a macchia d'olio lui rischia l'anno» puntò ai dormitori, andando in un'ala in cui non ero mai stata: la parte esterna, quella dei senior d'ingegneria.

«Dove stiamo andando?» gli corsi dietro, ormai con il braccio libero.

«Da un mio amico...Lui s'intende di computer, magari riusciamo ad attutire la cosa» ci fermammo davanti ad una delle tante porte, così bussò ed aspettammo.

Ci venne ad aprire un ragazzo bassino, abbastanza hipster da depistare la gente dalla sua vera natura.

«Ciao, Don, mi devi fare un favore» Harry mi si piazzò davanti, notando come il suo amico mi stesse osservando riluttante.

«Harry, capiti in un momento tragico-...»

«E' una questione di vita o di morte» lo anticipò lui, mormorando ancora di più.

A quel punto il ragazzo ci pensò su, attentamente, guardandoci entrambi.

«Lei chi è?» m'indicò con un gesto del mento.

«E' Lorrain, è una a posto» gli sorrise nervosamente.

«Entrate e ditemi i vostri peccati» sbuffò, girandosi di spalle, così Harry mi prese per le spalle e mi fece entrare per prima nella stanza.

Era un ambiente ampio, più ampio delle nostre camere, con un letto singolo diviso dalla zona "studio" in cui si ergevano quattro computer uno affianco all'altro, con annessi e connessi vari.

U.N.I || Harry StylesWhere stories live. Discover now